giovedì 18 settembre 2014

I dieci libri preferiti

Quest'estate sui social network è spopolata la catena culturale per esprimere i dieci libri preferiti.
Qui sotto la lista dei dieci libri consigliatissimi da me, arricchita da una frase tratta dai rispettivi libri. Buona lettura.


Il lupo della steppa di Hesse
I lupi della steppa che sono senza pace, che soffrono continuamente e terribilmente, che non hanno lo slancio necessario per arrivare alla tragedia, per penetrare nello spazio astrale, che sentono la vocazione dell’assoluto eppure non vi possono vivere:quando il loro spirito si è fatto abbastanza forte ed elastico nella sofferenza, trovano la confortante via d’uscita dell’umorismo.


Le Notti bianche di Dostoevskij
Io non posso non venire qui domani. Sono un sognatore; ho una vita reale talmente limitata che mi capitano momenti come questo, come adesso, tanto di rado che non posso non ripercorrere questi momenti nei miei sogni. Sognerò di voi l'intera notte, l'intera settimana, tutto l'anno. Verrò immancabilmente qui domani, proprio qui, in questo stesso punto, proprio a quest'ora, e sarò felice ricordando il giorno passato


Il libro dell'inquietudine di Pessoa
Eterni viandanti di noi stessi, non esiste altro paesaggio se non quello che siamo.


Il ciclo delle Fondazione di Asimov
Più la menzogna è vicina alla verità, più è efficace, e la verità stessa, quando la si può usare, è la menzogna migliore


1984 di Orwell
Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere.


Memorie di un rivoluzionario di Serge
Sin dall'infanzia, mi sembra d'aver sempre avuto, molto netto, il doppio sentimento che doveva dominarmi durante tutta la prima parte della mia vita: quello cioè di vivere in un mondo senza evasione possibile dove non restava che battersi per una evasione impossibile


Addio alle armi
di Hemingway
Il fatto che la materia del libro fosse tragica non mi rendeva infelice, perchè ero sicuro che la vita è una tragedia e finisce sempre allo stesso modo


La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo di Niffenegger
Clare, voglio dirti di nuovo che ti amo. Il nostro amore è stato il filo che mi ha guidato nel labirinto, la rete di sicurezza sotto il funambolo, l’unica cosa reale in questa mia strana vita di cui mi sia potuto fidare. Stasera sento che il mio amore per te ha più spessore di me nel mondo: come se potesse permanere dopo la mia dipartita e circondarti, tenerti, stringerti. Odio pensare a te che aspetti, so che tu mi hai aspettato per tutta la vita, sempre incerta su quanto lunga sarebbe stata l’attesa. Dieci minuti, dieci giorni. Un mese.


Di questo mondo e di altri di Saramago
E’ questo il difetto delle parole. Stabiliamo che non c’è altro mezzo d’intenderci e di spiegarci, e finiamo con lo scoprire che restiamo a metà della spiegazione e così lontani dal comprenderci che sarebbe stato molto meglio lasciare agli occhi e al gesto il loro peso di silenzio. Forse anche il gesto è un di più. In fin de conti, non è altro che il disegno di una parola, il muoversi di una frase nello spazio. Ci restano gli occhi e il loro accesso privilegiato alle apparizioni.


La meccanica del cuore di Malzieu
Un giorno o l'altro, tutto il piacere e la gioia che l'amore può suscitare si pagano con la sofferenza. E più si ama intensamente e più il dolore sarà moltiplicato. Sperimenterai l'assenza, poi i tormenti della gelosia, dell'incomprensione, infine la sensazione del rifiuto e dell'ingiustizia. Avrai freddo fino nelle ossa e il sangue formerà dei ghiaccioli che sentirai passare sotto la pelle. La meccanica del tuo cuore esploderà. Ti ho impiantato io questo orologio, conosco perfettamente i limiti del suo funzionamento. Può darsi che resista all'intensità del piacere, e sarebbe già molto. Ma non è abbastanza robusto da sopportare le pene d'amore.

Nessun commento:

Posta un commento