sabato 9 maggio 2015

Putin, l'Europa e la Grande Guerra Patriottica

"Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all'Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita!". Ernest Hemingway

Quello che l'occidente vuole cancellare. La storia, le cause della guerra mondiale, il sacrificio di milioni di persone.
L'Europa, Italia compresa, impegnata a cancellare il ricordo di chi ha dato la propria vita per la libertà, contro il nazifascismo e la guerra causata dal capitalismo.
Nessuno ne parla, e chi lo fa tenta ignobilmente di sminuire il gesto eroico, ci incoraggia a dimenticare il sacrificio di chi ha dato tutto per un ideale di pace e solidarietà.
Il 9 maggio del 1945 l'Unione Sovietica annunciò la fine della Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta della Germania nazista. Oggi, per il 70esimo anniversario della sconfitta di Hitler, oltre la parata, più di 165 mila persone hanno portato le foto dei parenti che combatterono la grande guerra, ricordando l'eroico sacrificio del popolo russo che salvò l'intera umanità.


Il messaggio di Fidel Castro
Dopodomani, 9 maggio, si commemorerà il 70° anniversario della Vittoria del popolo sovietico nella Gran Guerra Patria. Data la differenza di ora, quando elaboro queste linee, i soldati ed ufficiali dell’Esercito della Federazione della Russia pieni di orgoglio, staranno esercitandosi nella Piazza Rossa di Mosca con i passi rapidi e marziali che li caratterizzano.  Lenin fu un geniale stratega rivoluzionario che non vacillò nell’assumere le idee di Marx e portarle a termine in un paese immenso e solo in parte industrializzato, il cui partito proletario si convertì nel più radicale ed audace del pianeta dopo il maggiore massacro che il capitalismo aveva promosso nel mondo, dove per la prima volta i carri armati, le armi automatiche, l’aviazione ed i gas asfissianti fecero la loro apparizione nelle guerre, e perfino si utilizzò nella sanguinante contesa un famoso cannone capace di lanciare un proiettile pesante ad oltre cento chilometri.
Da questo massacro sorse la Lega dalle Nazioni, un’istituzione che doveva preservare la pace e non riuscì nemmeno ad ostacolare l’avanzamento accelerato del colonialismo in Africa, gran parte dell’Asia, Oceania, i Caraibi, Canada, ed un neocolonialismo grossolano in America Latina.
Appena 20 anni dopo, un’altra spaventosa guerra mondiale si sviluppò in Europa, il cui preambolo è stata la Guerra Civile in Spagna, iniziata nel 1936. Dopo la schiacciante sconfitta nazista, le nazioni hanno basato le loro speranze sull’Organizzazione delle Nazioni Unite che si sforza per creare la cooperazione che metta fine alle aggressioni ed alle guerre, dove i paesi possano preservare la pace, lo sviluppo e la cooperazione pacifica degli Stati grandi e piccoli, ricchi o poveri del pianeta. Milioni di scienziati potrebbero, tra gli altri compiti, incrementare le possibilità di sopravvivenza della specie umana, già minacciata con la scarsità di acqua e degli alimenti per migliaia di milioni di persone in un breve lasso di tempo. Sono già 7 300 milioni gli abitanti nel pianeta. Nell’anno 1800 erano solo 978 milioni; questa cifra si alzò a 6 070 milioni nell’anno 2000; e nel 2050, secondo calcoli per difetto, saranno 10 mila milioni.
Naturalmente, appena si menziona che in Europa Occidentale approdano imbarcazioni strapiene di emigranti che si trasportano in qualunque oggetto che galleggi, un fiume di emigranti africani, provenienti dal continente colonizzato dagli europei durante centinaia di anni.
23 anni fa, in una Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ecosistema e Sviluppo ho affermato: “Un’importante specie biologica è a rischio di sparire per la rapida e progressiva scomparsa delle sue condizioni naturali di vita: l’uomo”. Non sapevo allora quanto fossimo vicini a tutto ciò.
Dal momento che si commemora il 70° anniversario della Vittoria nella Gran Guerra Patria, desidero ricordare la nostra profonda ammirazione per l’eroico popolo sovietico che offrì un servizio colossale all’umanità.
Oggi è possibile una solida alleanza tra i paesi della Federazione Russa e lo Stato di più rapido avanzamento economico del mondo: la Repubblica Popolare Cina; entrambi i paesi con la loro stretta cooperazione, le loro scoperte scientifiche ed i loro eserciti poderosi e soldati coraggiosi costituiscono uno scudo poderoso della pace e della sicurezza mondiale, affinché la vita della nostra specie possa preservarsi.
La salute fisica e mentale, e lo spirito di solidarietà sono norme che devono prevalere, o il destino dell’essere umano, questo che conosciamo, si perderà per sempre.
I 27 milioni di sovietici che sono morti nella Gran Guerra Patria, lo fecero anche per l’umanità e per il diritto di pensare e di essere socialisti, essere marxisti-leninisti, essere comunisti, ed uscire dalla preistoria (Fidel Castro Ruz)
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La dichiarazione congiunta di più di 50 partiti comunisti di tutto il mondo per celebrare i 70 anni della Vittoria sul nazi-fascismo
Per l'Italia hanno sottoscritto il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito Comunista d'Italia

La liberazione di Berlino da parte delle truppe sovietiche, nel maggio 1945, è il segnale della vittoria dei popoli nella Seconda Guerra Mondiale e della sconfitta del nazi-fascismo – la più violenta forma di dominio di classe generata dal capitalismo e causa diretta della guerra e della morte di decine di milioni di esseri umani.
Il ruolo decisivo nella Vittoria del 9 maggio spettò all'Unione Sovietica, al suo popolo e all'Esercito Rosso, sotto la direzione del loro Partito Comunista. Fu sul Fronte Orientale che si svolsero le grandi battaglie che decisero l'esito della Seconda Guerra Mondiale. Celebrare il 70° anniversario della Vittoria è ricordare ed esaltare l'eroismo, il coraggio e la determinazione di milioni di uomini e donne sovietici che, a costo di enormi sacrifici e più di 27 milioni di morti, resistettero e lottarono, dando il contributo determinante alla sconfitta della barbarie nazi-fascista. Celebrare il 70° anniversario della Vittoria è ricordare ed esaltare l'eroismo, il coraggio e la determinazione di altri milioni di resistenti e combattenti antifascisti di tutto il mondo che hanno dedicato e offerto le proprie vite alla lotta per la Vittoria. Il nazi-fascismo è stato uno strumento brutale di imposizione del potere del grande capitale, di fronte alla profonda crisi del capitalismo che era seguita alla Prima Guerra Mondiale, in particolare dopo la grande crisi del 1929, e le ripercussioni della Rivoluzione d'Ottobre. L'anticomunismo sempre è stato il tratto distintivo del nazi-fascismo. Dovunque, il movimento operaio, e i comunisti in particolar modo, furono le sue prime vittime. Dovunque i comunisti furono sulla prima linea della resistenza al fascismo, rappresentando l'avanguardia della resistenza di massa e armata che portò alla liberazione.

Oggi, la riapparizione della minaccia del fascismo e i pericoli di una nuova guerra di grandi proporzioni sono reali e sempre più grandi. Di nuovo, nel quadro dell'approfondimento della crisi del capitalismo - risultato delle sue contraddizioni irrisolvibili – il grande capitale cerca di uscire dalla crisi con la forza, imponendo livelli brutali di sfruttamento e aggredendo la sovranità dei popoli e l'indipendenza degli Stati, in tutti i continenti. Le grandi potenze imperialiste cercano di imporre la loro egemonia planetaria per via militare, moltiplicando le guerre di aggressione. L'Ucraina soffre le conseguenze dell'azione fascista, con l'appoggio attivo degli USA e dell'Unione Europea – e del loro braccio armato, la NATO. In nome della “lotta al comunismo”, il revisionismo e la falsificazione della storia, con la vergognosa equiparazione di fascismo e comunismo, promuovono la riabilitazione del fascismo.

E' per questo di cruciale importanza ricordare le lezioni della storia, segnalare i crimini del nazi-fascismo, la sua natura di classe e le complicità che ne permisero l'ascesa. Non permettere che si ripeta la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, per impedire che una simile catastrofe abbia nuovamente luogo.

I Partiti Comunisti e Operai firmatari chiamano i lavoratori e i popoli di tutto il mondo a sviluppare la loro lotta di emancipazione, per fare della celebrazione dei 70 anni della Vittoria sul nazi-fascismo una poderosa affermazione di unità e lotta per la Pace, contro la minaccia del fascismo e della guerra, che ha le sue radici nel capitalismo e che rappresenta un pericolo per l'umanità, e per la democrazia, il progresso sociale, il socialismo.
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Il discorso di Putin
Egregi cittadini della Russia! Cari veterani! Egregi ospiti! Mi congratulo con Voi per il 70° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica!
Nel ricordare oggi questa sacra ricorrenza, ci rendiamo conto un'altra volta di tutta la grandiosità della Vittoria sul nazifascismo. Siamo orgogliosi del fatto che propiro i nostri nonni e padri siano riusciti a vincere, a disfarre e ad annientare questa forza oscura.
L'avventura di Hitler fu una terribile lezione per tutta la comunità internazionale. Allora, negli anni '30 del secolo scorso, l'Europa illuminata non subito riuscì a vedere il micidiale pericolo insito nell'ideologia nazista.
L'Unione Sovietica andò incontro ai colpi più duri del nemico. Qui fu concentrata l'élite delle truppe naziste. Qui ebbero luogo le battaglie più grandi, dal punto di vista del numero delle truppe e dei mezzi, che furono decisive per l'esito della Seconda guerra mondiale.
È quindi logico che sia stata proprio l'Armata Rossa, dopo il travolgente assalto di Berlino, a mettere il punto finale nella guerra contro la Germania hitleriana.

Cari amici!
La Grande Vittoria rimarrà per sempre la vetta eroica della storia del nostro paese. Tuttavia ricordiamo anche i nostri alleati della coalizione antihitleriana.
Siamo riconoscenti ai popoli di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti d'America per il loro contributo alla Vittoria. Ringraziamo di antifascisti dei vari paesi che con abnegazione lottarono nelle file della Resistenza e in clandestinità.
Ricordiamo lo storico incontro degli alleati sull'Elba. La fiducia e l'unità che costituirono un nostro patrimonio comune e diedero esempio di riunificazione dei popoli in nome della pace e della stabilità.
Proprio questi valori furono posti alla base dell'assetto postbellico del mondo. Venne creata l'Organizzazione delle Nazioni Unite, un sistema di moderno diritto internazionale. Queste istituzioni hanno dimostrato con fatti la loro efficienza nella soluzione delle controversie e dei conflitti.
L’Alleanza Atlantica trasferirà in via temporanea nel prossimo mese di giugno il proprio quartier generale meridionale da Napoli in Romania, nel quadro dell’esercitazione militare Trident Joust
Tuttavia, negli ultimi decenni, sempre più spesso i principi fondamentali della cooperazione internazionale vengono ignorati. Principi nati dalle sofferenze dell'umanità dopo le prove globali imposte dalla guerra.
Siamo stati testimoni di tentativi di creare un mondo unipolare, vediamo come sta crescendo la mentalità della forza basata sui blocchi. Tutto ciò erode la stabilità dello sviluppo mondiale.
Il nostro compito comune deve essere quello di creare un sistema di equa sicurezza per tutti gli Stati. Un sistema che sia adeguato alle sfide contemporanee, basato su principi globali e regionali e esente dalla logica dei blocchi. Soltanto in questo caso potremo garantire la pace e la tranquillità del pianeta.

Cari amici!
Insieme ai militari della Russia in Piazza Rossa sfileranno anche dei militari di altri dieci Stati. Si tratta di rappresentanti di Azerbaigian, Armenia, Kirghizia, Kazakistan, Tagikistan. I loro nonni e bisnonni combatterono fianco a fianco sul fronte e nelle retrovie.
Oggi sfileranno insieme i loro nipoti e pronipoti. Il Giorno della Vittoria è una nostra festa comune, perché la Grande Guerra Patriottica fu una battaglia per il futuro di tutta l'umanità.
Chiniamo la testa davanti a tutti coloro che combatterono fino all'ultimo sangue per ogni via, ogni casa, ogni palmo della Patria. Coloro che caddero nelle durissime battaglie di Mosca e Stalingrado, di Kursk e del Dnepr, che furono uccisi dalla fame e dal freddo a Leningrado che non si arrese al nemico, che furono torturati a morte nei campi di concentramento, in prigionia, nei territori occupati.
Chiniamo la testa davanti alla gloriosa memoria dei figli e delle figlie, dei  padri e delle madri, dei nonni, mariti, mogli, fratelli, sorelle, compagni d'armi, parenti e amici. Di tutti coloro che non tornarono dalla guerra, che non sono più con noi.
Onoriamoli con un minuto di silenzio.
Nostri carissimi veterani!
Siete voi i principali protagonisti del grande giorno della Vittoria. Il vostro eroismo ha reso possibile una vita pacifica e dignitosa di molte generazioni …
Oggi i vostri figli, nipoti e pronipoti servono con fedeltà la Patria, garantendo il successo dello sviluppo, la potenza e la prosperità della nostra Patria, della nostra Russia!
Gloria al popolo vincitore!
Congratulazioni a tutti!
Buona festa della Vittoria!
Urrà!
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Conclusione
Aberrante il passato che ritorna, i potenti del mondo che giocano con la guerra: psicologica, economica e infine militare. I governi europei, ad eccezione della Grecia di Tsipras, hanno disertato le celebrazioni per il 70anniversario della vittoria contro il nazifascismo.
Le istituzioni dei potenti che gettano fango sul sacrificio del popolo, dei comuni cittadini che han dato la vita per l'uguaglianza, la libertà. 27 milioni di morti che, oggi, sono deceduti una seconda volta. Cambiano le modalità, ma non le ragioni. Il predominio, ieri con gli eserciti, oggi con il pensiero unico. Tra i leader politici erano presenti il presidente cinese Xi Jinping, quello indiano Pranab Mukherjee e il segretario dell’ONU Ban Ki-moon.
Tantissimi leader mondiali che sono stati invitati per ricordare l'eroico sacrificio di chi ha fermato, con la propria vita, il nazismo, oggi hanno risposto: No, grazie. Gli stessi leader che oggi parteggiano per il golpe ucraino che tra le sue file, nel governo, ha ministri dichiaratamente nazisti e sostenitori di Bandera.

La storia riscritta, i morti dimenticati e le ragioni della guerra che, occultate, stanno inquinando l'aria di libertà che, a caro prezzo, avevamo conquistato. L'espansione della dittatura del pensiero unico con l'uso illegittimo della forza: psicologica, mediatica e infine economica.
Oggi i governanti d'Europa non hanno solo infangato gli eroi di guerra, combattuta da gente comune: hanno fatto di più. Con un' indifferenza totale della vita umana, con uno sfregio alla resistenza al nazifascismo, e con le logiche di sempre, hanno pesantemente piantato un tassello pericoloso che ha un vecchio odore, quella della guerra. Mondiale.

Andrea 'Perno' Salutari

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