domenica 17 aprile 2011

Un cosmonauta figlio di un carpentiere, Juri Gagarin figlio dell'ottobre rosso.

Il 12 aprile 1961, alle 9:07  (ora di Mosca), il Cosmonauta  sovietico Yuri Gagarin scrive una delle  pagine più sensazionali  dell'intera storia dell'umanità. 50 anni dopo ritengo necessario dedicare un piccolo spazio al grande compagno Yuri.

Il cosmonauta russo Jurij Alekseevič Gagarin nasce il 9 marzo 1934. Cresciuto in un'azienda collettiva di quelle create in Russia dopo la Rivoluzione, in cui il padre faceva il falegname, vive la tremenda esperienza dell'invasione del suo Paese da parte della Germania. Il padre di Yuri, per contrastare l'avanzata dei nazisti, si arruola nell'esercito, mentre la madre cerca di portare lui e suo fratello maggiore, con l'intento di proteggerli, il più lontano possibile dai conflitti e dalle battaglie.

"Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini."

In seguito, nel suo percorso scolastico, attirato dalle materie scientifiche, decide di specializzarsi in qualche settore tecnico, iscrivendosi ad una scuola di stampo professionale in Mosca.
Gli anni di studio sono segnati da difficoltà economiche di vario tipo, tanto che più volte è costretto ad abbandonare la scuola per intraprendere qualche lavoro di tipo manuale e poco qualificato.
Mentre è ancora studente inizia ad interessarsi agli aerei e a tutto ciò che è in grado si solcare il cielo, iscrivendosi presto alla locale scuola di volo.
Si accorge, e per primi i suoi insegnanti, che è dotato di un vero e proprio talento in questo campo e una volta diplomato nel 1955 entra nell'aviazione sovietica. Anche in mezzo a provetti piloti, appare chiaro che le doti del giovane asso sono sopra la media, tanto che viene sottoposto a test che esulano dai normali standard o a prove altamente specializzate. Non solo: l'aviazione lo sceglie anche per testare nuovi sistemi e apparecchiature di volo. Il passo da lì a desiderare di volare "più in alto" è breve. Si offre infatti volontario per diventare astronauta.

Non molto tempo dopo un volo intorno alla Terra di 108 minuti consegnava alla storia come primo uomo nello spazio uno sconosciuto ufficiale di 27 anni dell'aviazione sovietica. Era il 12 aprile 1961.

La sua missione, come la maggior parte delle imprese spaziali sovietiche, non viene preannunciata. Gagarin viene lanciato alle 9:07 - ora di Mosca - dal cosmodromo di Baikonur all'interno dell'astronave "Vostok 1", del peso di 4,7 t.

Entrato regolarmente in orbita, compie un giro attorno alla Terra, raggiungendo una distanza massima di 344km (apogeo) e minima di 190 km (perigeo). Gagarin è stato il primo uomo a sperimentare lo stato di imponderabilità e ad effettuare osservazioni del nostro pianeta dallo spazio esterno.

Dopo 78 minuti di volo accese i retrorazzi che frenarono la corsa della "Vostok" e la portarono sulla traiettoria del rientro. I sovietici sostennero che l'astronauta rimase all'interno della capsula, la quale scese dolcemente per mezzo di paracadute sulla terra ferma; secondo fonti americane, invece, l'astronauta fu catapultato a sette mila metri di altezza e discese con un proprio paracadute. L'atterraggio avvenne alle ore 10:55.

"Girando attorno alla Terra, nella navicella, ho visto quanto è bello il nostro pianeta. Il mondo dovrebbe permetterci di preservare ed aumentare questa bellezza, non di distruggerla!"

L'impresa di Gagarin è considerata fondamentale perché dimostra che l'uomo può resistere alle tremende sollecitazioni della partenza e del rientro all'ambiente ostile dello spazio extraterrestre. Dopo Gagarin, primo astronauta della storia e primo uomo che ha portato a compimento un volo spaziale attorno alla Terra, bisognerà attendere vent'anni esatti per vedere lanciato da Cape Canaveral il primo shuttle statunitense.

L'exploit di Gagarin è un trionfo per l'Urss. Gagarin muore prematuramente a soli trentaquattro anni. Passano solo sette anni dalla sua conquista dello spazio quando il 27 marzo 1968 muore a bordo di un caccia da addestramento. Il caccia, un Mig 15, aveva a bordo anche un pilota collaudatore molto esperto: per ordine del Cremlino, Gagarin non poteva volare da solo (per questioni di sicurezza). Sempre il Cremlino gli aveva impedito anche di ritornare nello spazio: un eroe non doveva morire per qualche incidente. Invece nella più banale delle situazioni Gagarin cadde. Ma il mistero sulla sua fine è fitto.

A Juri Gagarin è stato dedicato in Russia il centro di addestramento dove si preparano i cosmonauti prescelti per le varie missioni spaziali e a suo onore è stato eretto a Mosca nel 1980 un monumento alto 40 metri, costruito in Titanio.

Andrea 'Perno' Salutari

"Non vedo nessun Dio quassù"

Banda Bassoti - Gagarin
La castità,la verginità, monsignore adora i bambini, il presidente con la segretaria, in God they trust in God they trust.  Padre loro che sei nei cieli, sia fatta la tua volontà, fanteria cacciabombardieri, cosi in cielo come sulla terra, i ribelli dentro ai cimiteri, e la plebe chine a lavorà, le baracche e i grattacieli, omelie bombe e povertà.
Sempre più su, sempre più su i conti in banca a le preghiere, sempre più su, sempre più su beati i santi di wall street, sempre più giu sepmre più giu gli operai nelle miniere, sempre più giu sempre più giu sempre più giu.

Oggi 12 aprile 1961 alle 9 e 07 ora di mosca dal cosmodromo di baikonur unione repubbliche socialiste sovietiche, lancia l'astronave vostok 1 per il primo viaggio spaziale pur orbitando nel pianeta terra.. radio vostok .. radio vostok

Un astronauta figlio di un carpentiere, Juri Gagarin figlio dell'ottobre rosso.
Sempre più su, sempre più su non vedo angeli nel cielo, sempre più su, sempre più su niente maria niente gesù, sempre più su sempre più su la falce insieme col martello, sempre più, sempre più su, sempre più su.

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