martedì 3 gennaio 2012

Viaggio al centro della Terra

La scienza [...] è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché a poco a poco conducono alla verità. (Verne)

Quello che non conosciamo ci spaventa, non ci permette di avere il controllo.
L'ignoto, che in gioventù può essere identificato col buio può terrorizzare e bloccarci. Ma se si supera questo primo blocco, si riscopre l'avventura sospinta dalla curiosità dell'ignoto, della scoperta, dell'esplorazione.
Uno dei classici che ripercorre questa volontà d'esplorazione è senz'alto "Viaggio al centro della Terra" di Verne.

La storia inizia con il ritrovamento, da parte del professor Otto Lidenbrock, di una pergamena contenente un misterioso messaggio decifrato da Axel, nipote del professore. Il testo in latino contiene le indicazioni per raggiungere il centro della Terra attraverso un vulcano, lo Snæffels in Islanda.
Il professore e il nipote Axel dopo diverse tappe procedono verso il cratere Jökull del vulcano Snæffels per iniziare il viaggio verso il centro della Terra.
Il cratere d’entrata è segnalato dall’ombra dello Snæffels il 22 giugno, il solstizio d'estate. Il manoscritto infatti sarebbe opera di Arne Saknussemm, alchimista danese del XVI secolo, che avrebbe effettivamente compiuto l'impresa lasciando vari segni nelle caverne in modo da facilitare il compito dei suoi successori. Nel viaggio sono accompagnati da una guida locale, Hans-bach Hulja, fedele e assolutamente impassibile, che li conduce fino all’entrata del cratere nell’Islanda rurale. Per poi proseguire scendendo pian piano verso il centro della terra, meta del loro viaggio.

Il viaggio è appunto oscuro ed avventuruoso, si procede tramite immense cavità sotterranee dove non mancheranno sorprese e scoprirte di preziosi minerali e resti di animali preistorici. La vita dei tre eroi spesso è a rischio, il limite dell'uomo, freddo, fame, sete, mette a nudo l'umanità.
I viaggiatori arrivano poi in una grande “caverna” descritta come il centro della Terra. Qui si trovano davanti ad un mare che provano ad attraversare su una zattera; dopo giorni di navigazione arrivano alla riva, ma non quella opposta, bensì - apparentemente - quella di partenza. Durante la traversata assistono a effetti atmosferici spettacolari e lotte tra sauri, ed incontrano anche un uomo gigante. Questo in loro crea agitazione.
Accettano il fatto di trovare un mare al centro della terra, di trovare dinosauri non estinti, ma rifiutano di credere che al centro della Terra possano esistere altri uomini, altre cività. Trovate le tracce dell'alchimista Saknussemm cercano di farsi largo trovandosi il passaggio bloccato. Ma l'esplosione che causano ha l'effetto di gettare i tre nella bocca di un vulcano in eruzione. Risalgono le cavità terrestri attraverso un condotto del magma e si ritrovano alle pendici dello Stromboli, vulcano delle Eolie, in Italia. Da qui torneranno ad Amburgo.

Un viaggio difficoltoso, che ha fortificato i personaggi, conclusosi anzitempo non per volontà degli eroi. Sono giunti nell'ignoto, al centro della Terra, scoprendo, in minimissima parte, misteri e ritrovamenti. L'ignoto non fa più tanta paura, crea curiosità e la curiosità è vita!

Andrea 'Perno' Salutari

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