Se non avrai nemici significherà che hai sbagliato tutto. (Giovanni Arpino)
Il mio compito è terminato, la mia utilità ridimensionata, la spinta esaurita. Ora il carrozzone dei Giovani Comunisti Torino può, se avrà la volontà e le idee, correre da sola verso la costruzione territoriale di una realtà radicata con prospettiva socialista. Ad una fase di attacco (fase1) è seguita una fase di costruzione (fase2), per poi giungere all'attuale fase di stagnazione (fase3). La mia avventura concretamente si conclude qui, decisione presa e concordata già da molti mesi con tutta la giovanile attiva. Una scelta umanamente dolorosa, ma credo politicamente intelligente.
Nel 2010, dopo la fuoriuscita a Torino di tutta la vecchia giovanile vendoliana, da alcuni compagni lontani dalla dirigenza locale mi è stato chiesto di ricostruire la giovanile, io che mai ne ero stato iscritto (ero tesserato a Rifondazione). Dopo alcune esitazioni accettai creando quel genuino movimento d'azione che ha spaventato un intero partito per il suo mix di proposte, innovazione e nuova prospettiva. Un terrore che spesso ha allarmato le dirigenze che, in più riprese, hanno tentato di allontanarmi. La classe dirigente in questo è molto chiara. Sostegno ed aiuto se da allineato, obbedisci alle loro decisioni; emarginato e ostacolato, se osi pensare con la propria testa, riuscendo spesso ad anticipare anche di qualche anno l'elaborazione politica.
Tre esempi concreti?
1) La comunicazione: ho spinto per rinnovare la comunicazione del partito. E anche se nella pratica questo non è stato fatto, o è stato fatto marginalmente, tutti ormai sono concordi che la militanza e la propaganda vada fatta con capacità e professionalità anche sulla rete.
2) L'antimperialismo: ho avvertito e fatto molta controinformazione sui bersagli dell'imperialismo. Iran, Libia e Siria. Nonostante sia stato sommerso da critiche, fango e diffamazioni, ora buona parte dei compagni hanno sposato la tesi della manipolazione mediatica per scopi imperialisti e con ritardo hanno realmente capito cosa è successo in Libia, quali sono le trame contro l'Iran e i movimenti contro la Siria.
3) La sovranità nazionale: ho iniziato a parlarne tempo addietro e fui additato come fascista perchè alcuni dirigenti insinuavano che il tema della sovranità non appartenesse ai comunisti, cancellando tutte le realtà socialiste da cui proveniamo. Oggi, l'attacco della sovranità da parte dell'UE, ha mostrato, seppur timidamente, che il tema della sovranità è perno fondante di qualsiasi formazione politica, che ha a cuore la Costituzione Italiana ed una prospettiva socialista.
Sono un persona ipercritica, ma tutto sommato penso che la spinta 2.0 abbia portato dei frutti evidenti. Ho interesse a rivendicare che, con quasi tutta la dirigenza locale che ha tentato di spingermi fuori fal partito, ho ricostruito dal nulla la giovanile. Riuscendo, nel primo anno di attività, ad aumentare gli iscritti del 20% circa rispetto alla giovanile uscente. Un risultato straordinario, con il 90% di neo-iscritti.
Siamo riusciti a costruire iniziative importanti, abbiamo creato dibattito e contribuito alla buona riuscita di diverse iniziative. Sono riuscito, con mia estrema sorpresa, a influenzare compagni sparsi in tutta Italia, interni ed esterni alla giovanile. Compagni con cui continuerò a costruire percorsi d'azione o di prospettiva.
Come concordato con i miei compagni, che ringrazio immensamente per tutto il sostegno politico e morale, lascio il campo libero per evitare di essere partecipe di un'eventuale stagnazione. Hanno le capacità per contribuire a risollevare le sorti di questo partito locale, nonostante le imboscate e le ostruzioni di una parte della dirigenza che dimostra nuovamente quanto il loro essere conservatori (dell'inutile micropotere interno conquistato) sia dannoso al partito. Lascio la giovanile per la gioia di diversi compagni che vedranno un pericolo in meno, un distruttore del loro nulla politico, paurosi dell'innovazione, paurosi del confronto, paurosi di lasciare spazio ad una nuova classe dirigente e "militante".
La soddisfazione più grande è quella di aver raccolto consensi, apprezzamenti o anche solamente confronto, tra coloro che per diverso tempo avevano costruito in me il nemico tra loro e il socialismo. Vorrei ricordare, anche se forse non ce ne sarebbe bisogno, che quella dirigenza che tanto criticai dopo il disastro torinese, riconosciuto ormai da tutti, si è dimessa. Non certo per causa mia. Ma sottolineo il fatto che forse non erano così campate in aria le mie critiche. Torno al ruolo che meglio mi si addice, la militanza.
Auguro buon lavoro ai Giovani Comunisti Torino che hanno il mio appoggio, il mio sostegno e sicuramente avranno la mia supervisione per diversi mesi. Siete stati partecipi e protagonisti di battaglie importanti ed utili. Umili, disponibili e militanti. E lo sarete ancora ...
Faccio i complimenti a tutti coloro che lottano, a quelli che non si arrendono mai di fronte alle difficoltà, a coloro che credono nelle capacità umane per creare, seminare e coltivare valori e idee, a coloro che puntano sull’umanità, a tutti coloro che condividono la bellissima convinzione che un mondo migliore è possibile! Lotteremo insieme a voi e vinceremo! (Fidel Castro)
Andrea 'Perno' Salutari
Ciao Andrea, non ci conosciamo di persona ma, essendo anch'io un militante del Prc torinese,
RispondiEliminaho avuto modo di seguire i GC nelle loro iniziative di questi ultimi tempi. In più, ho
spesso letto con grande piacere i tuoi interventi on line, caratterizzati da lucidità, passione e competenza, qualità fondamentali in chi crede ancora che la politica, quella vera, possa riprendere le redini del processo storico, alla faccia di quanti sostengono che, ormai, la realtà vada passivamente accettata così com'è.
Cosa dire? I comunisti del terzo millennio devono sapere che devono essere i giovani come te a dare l'esempio, i giovani capaci di guardare alle glorie del passato non con atteggiamento nostalgico, ma con la consapevolezza di chi cerca nelle pagine trascorse gli stimoli di un'azione politica innovativa. I giovani che non ne possono più del "politicamente corretto" (a suo tempo ci son cascato pure io), maschera fasulla che serve solo a giustificare il dominio illimitato capitalista ed imperialista, tanto più se legittimato dalle impresentabili e irrecuperabilmente svendute sinistre di governo. I giovani che sentono l'importanza di rilanciare la questione nazionale, già a suo tempo magistralmente imposta da Lenin all'attenzione del movimento operaio e socialista. I giovani che dimostrano come la Rete possa costituire un formidabile strumento di formazione civile e politica, e non solo un enorme scatolone d'intrattenimento per menti irrimediabilmente assopite, purchè affiancata dai sistemi più tradizionali, che non perderanno mai la loro valenza educativa.
Quindi, onore a te per tutto quello che hai fatto e, soprattutto, per quello che continuerai a fare: il partito, con tutti i suoi limiti, ha bisogno di giovani come te come tutti gli altri che con onestà, correttezza e vivacità ti hanno appoggiato.
Saluti comunisti,
un compagno torinese un po' timido
ciao Andrea, ci siamo confrontati qualche volta e ho sempre seguito con interesse ciò che tu avevi da dire e soprattutto ciò che il progetto 2.0 aveva da dire. non sempre sono stato d'accordo con te, alle volte mi sono seriamente domandato cosa avessi in testa di fare. ma il progetto 2.0, mi pare, ha pagato. la grafica, la propaganda, l'antiimperialismo: tutte queste cose sono un po' diventate un riferimento per chi come me non fa parte delle correnti, delle dirigenze, ma crede seriamente nel socialismo e non chiede altro al proprio partito di essere ciò per cui militiamo al suo interno, cioé un partito serio ed alternativo.
RispondiEliminaTutte queste parole e questi complimenti per dirti solo una cosa: grazie Perno.
Saluti comunisti,
Leonardo (Vicenza)