domenica 22 maggio 2016

Boschi, Travaglio e il giovane Alessio

L'Italia non ha bisogno di eroi, nè autentici, nè costruiti. Ha necessità di un popolo informato, critico, attivo e sicuramente rivoluzionario perchè ciò che viviamo va ricostruito totalmente. Continuo a pensare che il nemico della sinistra, sia quella autentica, sia quella mascherata per l'occasione, sia sempre uno: se stessa.
Inizio a provare terrore di questi "eroi" costruiti, armati di smartphone e like.
L'elogio dei selfie concordati che fanno apparire una donna sola in lotta contro una marcia di "razzisti", o l'ensustiamo per il tweet dell'attore di turno, o oggi questa esaltazione per un nervoso monologo, emozionante, di 10 minuti contro la Boschi.
Persino la lotta appare una vetrina di individui. Manca una voce che rappresenti un collettivo, serve un'organizzazione, tutto ciò che esaltate odora di sconfitta.


Sulla pagina del Fatto Quotidiano un collega di Alessio, Marco Caramma, anch'esso contro la Riforma, pubblica la sua testimonianza e il suo pensiero.
"Ma fatemi il piacere! Chiudiamolo questo squallido teatrino! Io ero presente in quell'aula quel giorno, frequento la stessa facoltà di Giurisprudenza del Grancagnolo e per evitare inutili critiche premetto pure che sostengo il NO alla Riforma. Io vi offro il punto di vista dall'interno: quel giorno la stragrande maggioranza dei presenti,tra docenti e studenti,erano d'accordo su un fatto: che l'intervento di Alessio,se da una parte è legittimo,perché tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione,anche se questa è scomoda,dall'altra parte è stato totalmente fuori luogo,per i toni e i modi in primo luogo,inutilmente aspri,nonché per il contenuto dello stesso intervento. Prima di lui si sono avuti altri 3 interventi nel merito della Riforma,molto costruiti,molto dettagliati e che magari avrebbero meritato sicuramente molto più risvolto mediatico di quello di Alessio. Uno di questi interventi,se volete vi posso dire pure il nome del ragazzo che lo ha fatto,ha riportato le stesse identiche considerazioni fatte poi da Grancagonolo,solo in maniera molto più educata e serena. L'incontro non doveva essere un comizio,ma una semplice discussione sul merito della Riforma. A questo punto la domanda sorge spontanea: perché date risvolto mediatico nazionale ad Alessio e non agli altri tre? Perché inoltre mettere in secondo piano la risposta della Boschi,che ha poi confutato tutto il discorso di Alessio? La risposta mi pare ovvia: perché in Italia vince chi grida di più,perché ovviamente cosa può fare più like: un ragazzo che va contro la Boschi o la Boschi che risponde a tono? 3 ragazzi che parlano del merito della riforma con toni adeguati o uno che fa un comizio? A questo punto non mi metto neanche a criticare Grancagnolo,perché al posto suo poteva esserci chiunque,magari pure io,che sono contrario alla Riforma. Perché alla fine lui ha espresso un parere,non condivisibile,ma è nel suo diritto farlo. Critico piuttosto il vostro modo di fare giornalismo. Più che il Fatto Quotidiano mi sembrate l'Anti-Fatto."


Un ripetersi, a sinistra. Travaglio probabilmente è innamorato della Boschi e fa di tutto per attirare la sua attenzione. Ci prova, ritenta, e non demorde mai.
I suoi articoli di malainformazione sono spesso al limite della realtà falsata. In un dibattito pubblico, che tutti stanno censurando, viene diffuso solo l'intervento scritto di Antonio. Un intervento che sicuramente frantuma il tempo che aveva a disposizione, ma che muove critiche già sentite e che risentiremo. Per fortuna.
Non mi interessa ascoltare le maligne ipotesi che questo fosse un intervento organizzato da qualche forza politica, un'imboscata democratica. Quello che ha importanza è il dibattito sul futuro dell'Italia. Questo si, è necessario discutere se le critiche sono fondate, se questa riforma costituzionale è sana per la carta fondamentale. Sono soddisfatto nell'intervento del giovane "non eroe" Alessio. Sono invece disgustato dal modo di fare informazione  e di una parte del popolo della sinistra, sordo e cieco, che si ripete sempre di aver ragione, ma che non è in grado di ascoltare. Una sorta di totalitarismo delle idee da parte di chi, almeno in teoria, dovrebbe opporsi al pensiero unico.
Il Fatto Quotidiano, nelle prime ore, spingeva il lettore a credere che il ragazzo fosse stato censurato, che la Boschi fosse scappata dalle domande, aggiungendo: "il re è nudo". Poche ore dopo abbiamo scoperto che non era così, ad essere nudo era Travaglio, e non è stato un bello spettacolo.
Dopo ore, su altri canali youtube, è iniziato a girare il video integrale. Il lungo intervento di Antonio, la reazione scomposta, quella si, del Rettore, e la pacata risposta della Boschi. Che ad argomenti ha risposto con argomenti. Il punto è questo.
Ad essere contro la riforma costituzionale siamo tanti, secondo gli ultimi sondaggi non abbastanza. (per approfondire leggere Sondaggi sul Referendum Costituzionale )
Sarà una lunga battaglia, che però deve essere sui contenuti, non su un plebiscito sul Premier. Renzi presto, speriamo molto presto, non ci sarà più, ma la costituzione, riformata o meno, si.
E' lei che dobbiamo salvaguardare, per lei, per noi. E' nata cosi: con la discussione, con i compromessi, con un consenso ampio.
Cosa mi spaventa più dei governi d'Italia? Il popolo italiano. Che elegge questi governi e che non è più capace di discutere per il bene comune.
Senza discussione non ci sarebbe la democrazia, non ci sarebbe la Costituzione italiana.
Ci si può definire partigiani della democrazia se non siamo capaci di ascoltare le opinioni altrui, se esaltiamo chi pone delle domande, e non ci preoccupiamo di ascoltarne le risposte, o ancor di più, fingiamo che non ci siano. L'arroganza di chi pensa di saper già tutto, e che poi però non sa spiegarsi perchè tutto va male.
Solo con la discussione l'Italia potrà crescere, e per farlo c'è bisogno di un popolo critico e anche di una sana informazione. Oggi non abbiamo nulla di tutto questo. Intorno a me vedo: un governo arrogante, un popolo senza spina dorsale, e una cattiva informazione. Le tre cose vivono in sintonia.

Per questo, ed altri motivi, pubblico il video integrale. Perchè il senso delle domande è questo, ascoltare le risposte e insieme dibattere e crescere.




Andrea 'Perno' Salutari

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