domenica 21 agosto 2011

Intervista agli Spark

Intervista tratta da CasaPerno&Zora #6 (2006)


Cosa vi ha spinto a creare gli “Spark”?
La passione per l’hardcore e il desiderio di fare musica senza tanti fronzoli, dandoci la possibilità di sfogarci

Torino, vita e miracoli; com’è la scena musicale sotto la mole antonelliana?
Torino ha sempre avuto un fascino particolare, è una città che al primo impatto sembra perbenista e bigotta, in realtà nasconde una scena underground attivissima. Nel panorama hardcore ha sempre sfornato gruppi di livello e secondo noi resta una delle realtà più interessanti.

La scelta dell’autoproduzione quanto è importante?
Molto: c'è chi pratica il DIY per necessità e chi,come noi, per scelta: vi è una grossa differenza. Se fatta con giudizio e impegno porta delle soddisfazioni enormi.

Qual è il significato del vostro nome? Com’è nato?
Spark significa “scintilla”. Come per ogni nome di un gruppo, abbiamo cercato di scegliere quello che può dare l'idea di ciò che facciamo.

Le scuole stanno per finire, è tempo di pagelle; date un voto alla scena per impegno dei ragazzi, per coerenza e divertimento.
Un bel sei e mezzo, anzi facciamo sette meno meno, anche se non siamo professori… Di realtà musicali (e non) ce ne sono diverse in tutta Italia, più o meno attive, più e meno grandi. Per quanto riguarda quella a noi più vicina non possiamo che ritenerci soddisfatti: tanta voglia di fare, di divertirsi e di collaborare.


Secondo voi ci sono fanzine e webzine valide per contenuti? Voi quali leggete?
Fanzine di gente che si sbatte veramente tanto come il Porro di Messina(Porrozine), la fanza di Luca e Cecilia di Como (Autumn product), Giulia di Ventimiglia (Generation excrement) e ,ovviamente, la tua(slurp!!). Inoltre tutte le webzine che recensiscono gruppi emergenti e dedicano loro spazio.

Domanda di rito: quali band ti hanno impressionato ed influenzato per liriche ed attitudine?
Ovviamente cerchiamo di essere i più originali possibile, avere un nostro stile, anche se le influenze di ciò che ascoltiamo sono inevitabili. Ci ispiriamo all’hardcore anni 80 e all’old school in generale. Per citarne alcuni: Negazione, Raw Power Indigesti etc.. senza dimenticare Minor Threat e Bad Brains. E comunque il gruppo che mette d’accordo tutti e 5 (non sappiam perchè!) sono i Sottopressione. Poi c'è da dire che ascoltiamo generi diversi e cerchiamo di buttare in ciò che facciamo un po' di tutto quello che può avere a che fare col rock nel senso più lato.

Cosa sono per voi la musica e l’hardcore? Sono ancora uno degli ultimi mezzi per sentirsi liberi? E cosa ci è rimasto di libero a sto mondo?
Hai detto bene: sentirsi liberi. Crediamo che oggigiorno, purtroppo, sia perlopiù una condizione mentale che altro; certo la musica ti dà la libertà di gridare, sfogarti e dire ciò che pensi e provi. Una grossa opportunità che non và sprecata.

Che sensazioni provate a vedere sotto il palco gente che vi adora e canta insieme a voi le vostre canzoni?
Adorare? Magari! Purtroppo ci capita di rado.. comunque vedere la gente che si cartella sotto il palco mentre suoni, indicando col ditone e cantando i pezzi è una goduria pazzesca, è anche meglio di un pompino..


Come descriveresti la tua musica e i tuoi testi a qualcuno che non ti conosce?
Un genere veloce, potente, con cenni di melodia e testi intimistici.

Secondo voi perché la gente muove il culo solo per i grandi nomi stranieri e snobba le piccole realtà e speranze casalinghe?
E' una situazione che si verifica soprattutto in Italia. Il problema è che manca la cultura musicale, la mentalità della massa è chiusa e,un po’ per pigrizia e un po’ per ignoranza, si preferisce andare “sul sicuro” e vedere il concerto di un artista affermato piuttosto che “rischiare” e ascoltare un gruppo emergente semi-sconosciuto.. la cosiddetta industria crea solo danni in tal senso.


Più passa il tempo e più mi affligge l’ignoranza e l’indifferenza delle persone, di gente così ce n’è sempre di più, riuscite ancora a sperare in un futuro più giusto e leale?
Sinceramente.. no.


Negli ultimi anni sono risorte centinai di band, che cosa è successo? All’improvviso a tutti è tornata la voglia di suonare o più concretamente qualcuno è andato alla ricerca dei cinque minuti di celebrità e nel case delle band straniere alla ricerca di soldini facili che spesso vengono offerti?
Preferiamo pensare che se un gruppo rinasce è perché i componenti hanno ritrovato la voglia di fare (buona) musica, anche se non mancano quelli che scelgono di ritornare a calcare le scene per racimolare cash.. mah.

Nella tua vita “cosa non va?”
Il contagio degli stati d’indifferenza, mi macchiano la coscienza e ci rimango sempre con un pugno di mosche in mano.. in ogni caso continuo a camminare, anche dopo datate delusioni.

Come mai l’idea di inserire una cover dei grandi Indigesti nel vostro cd?
Volevamo rendere omaggio a un gruppo storico italiano..alla fine abbiamo scelto loro.

Siete contenti di essere nati e cresciuti a Torino dove la scena hardcore è più viva che mai?
Certo che sì!

Passano i mesi ma si respira ancora aria elettorale, pensate sia giusto votare (amministrative, politiche, europee..) o non volete delegare questa classe politica?
Alcuni di noi votano, altri no… ma in ogni caso non crediamo nella politica “contemporanea”.

I fatti accaduti l’11 marzo 2006 a Milano sono stati criticati da molte persone, sono passati vari mesi ed è stata portata molta solidarietà con una serie di concerti e cd. Che idea ti sei fatto di quel corteo\guerriglia urbana e dei successivi eventi di solidarietà?
E’ sotto gli occhi di tutti che negli ultimi tempi ci sia stato un giro di vite nei confronti dei contestatori e dei ragazzi dei centri sociali. Quelli arrestati per i tafferugli di Torino del giugno 2005 rischiano pene severissime,addirittura più di 10 anni e durante i disordini di Milano ci sono stati più arresti che durante il G8 di Genova….COSA NON VA???

Che valore ha l’antifascismo per voi nel 2006?
Ovviamente molto grande. E' importante che l'antifascismo non diventi un valore secondario, le merde vanno calpestate: porta anche fortuna.

Manda un saluto, un grido, un insulto, un ringraziamento, un complimento…
tutto quello che vuoi pur di chiudere questa intervista…
Perno sei figo!!

Andrea 'Perno' Salutari




Spark - Il lungo addio
Difficile spiegare il vuoto che pervade
Spiragli di benessere estinti
Continuo cambio di gioie
Cosa posso dire?
Cara la mia realtà
Niente di vero, niente di finto esce dalla mia pelle
Manca il tuo dolce essere
Manca il tuo dolce essere
La voglia che non c'è
Ormai coperta da continui paesaggi díindifferenza
Che mi portano lontano
Il grande peso della lacrima
Tutto quello che ho imparato

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