lunedì 16 gennaio 2012

L'asteroide Apophis e la fine del mondo

Le meteoriti e l'Italia
Le meteoriti sono ciò che rimane dopo l'ablazione atmosferica di un "piccolo" asteroide entrato in collisione con la Terra. In pratica è ciò che di esso raggiunge il suolo. La gran parte delle meteoriti si disintegrano in aria, e l'impatto con la superficie terrestre è raro. Ogni anno circa 500 piccole meteoriti della dimensione di una piccola palla cadono sulla Terra, di queste solo 1% vengono recuperate. La meteorite più grande giunta sul suolo terreste è caduta in Hoba (Namibia) nel 1920, il suo peso è di 60tonnellate.
L'Italia è famosa per la pioggia di meteoriti di Siena, primo avvenimento ad essere documentato e studiato in modo scientifico, era il 16 giugno 1794 quando un'intensa pioggia di meteoriti colpì la zona sud-est di Siena.

La meteorite di Fermo
Qualche mese fa mi sono recato a Fermo per vedere di persona una delle più famose meteoriti cadute in Italia. Il meteorite roccioso è caduto nel 1996, accompagnato da un rumore simile a quello di un aereo. Il corpo di dimensioni 19x24x16 cm e dal peso di 10.2 kg, totalmente ricoperto da una sottile crosta di fusione di vetro nero spessa 0.2 mm, fu recuperato all'interno di un piccolo cratere profondo 30 - 40 cm.
Certamente di piccola dimensione rispetto ai 228 kg del meteorite Alfianello, il più grande meteorite caduto sul suolo italiano, ma di importante valore, è il terzo di peso tra quelli caduti nel XX secolo. Dalle testimonianze si evince che il meteorite si è spaccato perlomeno in 2-3 pezzi nella bassa stratosfera e, a queste altezze, la sua velocità di entrata nell'atmosfera era probabilmente vicino ai 15 Km/sec.

L'asteroide Apophis
99942 Apophis è un asteroide che potrebbe colpire la Terra il 13 aprile 2036.
Si ritiene che si troverà ad una distanza così ravvicinata da poter essere individuato a occhio nudo senza difficoltà. Questo incontro ravvicinato sarà visibile in una vasta zona che comprende Europa, Africa e Asia occidentale. Apophis appartiene a un gruppo denominato "asteroidi Aten", pianetini la cui orbita ha un semiasse maggiore inferiore a un'unità astronomica. Apophis, in particolare, ruota attorno al Sole con un periodo orbitale pari a circa 323 giorni, e la sua orbita lo porta ad attraversare per due volte quella della Terra a ogni rivoluzione. Oggi è noto che le probabilità di un impatto con Apophis sono molto basse, i possibili effetti di un tale evento sono pressoché irrilevanti.

La fine del Mondo
Se un giorno saremo colpiti da un grosso meteorite il mondo non finirà. Sarebbe necessario non trovarsi nei pressi della caduta, ma i danni provocati non sarebbero irrimediabili, questo è quanto elaborato dal modello interpretativo dell'Università di Monaco, Germania.
L'allarmismo, il richiamo al catastrofismo e la conseguente paura derivano da una manipolazione mentale e dalla poca conoscenza.
Quante volte i mass media, citando la Nasa o altre fonti, hanno lanciato allarmi provienienti dal cielo che poi sono risultati inesistenti? Succede sempre.
Ri-uso l'asteroide 99942 Apophis per citarne un esempio.
Il primo rapporto NASA del 24 dicembre 2004 indicava una probabilità d'impatto di "1 su 300 circa", un dato ampiamente diffuso dai media.
Il 7 ottobre 2009, sulla base di nuove osservazioni e simulazioni, il rischio d'impatto è stato ulteriormente ridotto ad 1 su 233000.
Ormai il dado è tratto, e la psicosi da fine del mondo nel 2036 è iniziata, anche se i dati statistici in questo caso non lasciano spazio ad interpretazioni.
I meteoriti nella storia terreste non hanno mai ucciso l'uomo. Il nemico, il portatore dell'apocalisse non cerchiamolo tra le stelle, ma davanti allo specchio, cerchiamolo tra la follia dell'umanità.

Andrea 'Perno' Salutari

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