Il costo delle guerre del terrore
Solo i morti hanno visto la fine della guerra. (Platone)
Spesso ho la concreta sensazione che il popolo italiano sia poco più di una marionetta nelle mani dell'informazione. Poco importa se di destra o sinistra, ognuno alimenta il proprio popolo. Oggi il "popolo del web" si schiera contro l'inutile parata militare, inutile sperpero di denaro pubblico in tempo di crisi. Le marionette restano tali se si "indignano" per le piccole spese e non per affrontare il tema principale, per le grandi spese. Ed ecco l'ennesima dimostrazione.
Nei primi quattro mesi di guerra alla Libia l'Italia (in crisi economica) ha speso 500 milioni di euro. (1)
La guerra in Afghanistan ci costa 51 milioni di euro al mese . (2)
Il centro di ricerca Watson institute for international studies dell’americana Brown University ha varato un progetto chiamato "Costs of wars" secondo cui, nell’ultimo decennio, il coinvolgimento degli Stati Uniti in Afghanistan, Iraq e Pakistan è costato una cifra a 12 zeri: 4 mila miliardi di dollari.
(3) Solo la guerra in Iraq è costata più di un milione di vite umane. (4) Perchè la guerra non è solo uno sperpero di denaro pubblico, ma un orrore generato dal genere umano. Non dimentichiamolo mai.
La guerra è pace (G. Orwell)
Nei mesi scorsi su Patria del Ribelle avevo parlato dei cacciabombardieri acquistati (I cacciabombardieri ci servono per uccidere)
Ogni F35 ci costerà dagli 80 ai 60 milioni di euro.
La scelta dello stato è chiara. Al posto degli Eurofighter (aerei per la difesa), si comprano F-35 (arei per l'attacco). Anche la "balla" della necessità di rafforzare la difesa non regge, gli F-35 che acquisteremo serviranno esclusivamente per uccidere. Dunque la scelta morale che ogni cittadino dovrebbe fare è una: sei contro la guerra o per l'acquisto degli F-35?
Chiunque si oppone all'acquisto dei cacciabombardieri F-35 vuole disarmare la nostra nazione e sposare la pace. Se si è contro l'acquisto dei cacciabombardieri F-35 si è anche contro la guerra, qualsiasi guerra. Senza aerei come potremmo combattere ed uccidere?
Chi è stato ed è tutt'ora favorevole alle "guerre umanitarie" è incoerente se si oppone all'acquisto dei cacciabombardieri.
In Iraq, in Afghanistan, in Libano, nei Balcani, nell'Oceano Indiano e poco fa in Libia il nostro esercito è stato o è impegnato in missioni militari.
Che senso ha schierarsi contro le parate militari (costo 3 milioni di euro) ed essere favorevoli alle guerre che portano terrore, morte, distruzione? E' questo il vero sperpero di denaro pubblico per aiutare il controllo "del sistema attuale" e uccidere chi non si allinea con la nostra "democrazia"
La campagna Sbilanciamoci!, che condivido, chiede l’immediata cancellazione della parata militare del 2 giugno e la destinazione dei milioni risparmiati per la sua organizzazione alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna. La richiesta della cancellazione della parata militare era stata fatta da Sbilanciamoci già nelle settimane scorse. Dopo il grave terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna questa richiesta acquista maggiore importanza.
Con gli stessi soldi spesi per la parata militare si possono garantire, nella prossima settimana, i soccorsi di emergenza (tende, viveri, medicinali, ecc) ad oltre 5mila persone. È irresponsabile spendere tanti soldi per far sfilare carri armati e blindo, mentre gli stessi fondi potrebbero essere investiti per aiutare le popolazioni. La Repubblica va celebrata aiutando chi ora soffre a causa del terremoto e non sfoggiando armi e mezzi militari.
Hanno suscitato quanto meno scalpore le parole del Premier Mario Monti sul mondo del pallone.
“…se per due o tre anni per caso non gioverebbe molto alla maturazione di noi cittadini italiani una totale sospensione di questo gioco”.
A differenza di Monti io penso che gioverebbe alla maturazione dei cittadini una sospensione delle missioni di guerra, denominate umanitarie, e dell'acquisto di armamenti offensivi.
In pieno rispetto con la nostra costituzione
(art. 11: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo).
La parata militare del 2 giugno ci costerà 3 milioni di euro. (5)
La guerra in Libia è costata 35 miliardi di dollari (6)
Tutti quelli che oggi dicono "no alla parata militare" che posizione hanno sulle guerre passate, presenti, future (Libia, Afghanistan, Siria, ecc)?
Il movimento per la pace è evaporato e spendere soldi per uccidere i popoli di stati sovrani è giusto e lecito?
Da queste prese di posizione si denota la differenza tra una marionetta e una mente libera.
Continua ... su Il business delle armi: Italia seconda potenzia mondiale
Andrea 'Perno' Salutari
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