domenica 19 aprile 2015

Il diritto di sognare di Galeano

Anche se non possiamo indovinare il tempo che sarà,
abbiamo almeno il diritto di immaginare
ciò che vorremmo che fosse.

Le Nazioni Unite hanno proclamato
estese liste di diritti umani,
ma la maggior parte dell’umanità
non ha altro che il diritto
di vedere, ascoltare e stare zitta.

Che sarà se cominciassimo ad esercitare il mai proclamato
diritto di sognare?
Che sarà se iniziassimo a delirare per un po’?,
alla fine dell’anno,
andiamo a posare gli occhi al di là dell’infamia
per immaginare un altro mondo possibile.

“L’aria sarà ripulita da ogni veleno che non venga
dalle paure umane e dalle umane passioni.
La gente non sarà guidata dall’automobile,
non sarà programmata dal computer,
non sarà comprata dal supermercato,
né sarà guardata dalla televisione.

Il televisore non sarà più
il membro più importante della famiglia.
La gente lavorerà per vivere,
invece di vivere per lavorare.
Entrerà a far parte del codice penale
il delitto di stupidità,
che commette chi
vive per avere o per guadagnare,
invece che vivere
per vivere e niente più.

Come canta il passero,
senza sapere cosa canta,
e come gioca il neonato,
senza sapere a cosa gioca.

In nessun paese saranno arrestati i ragazzi
che rifiutano di fare il servizio militare,
ma quelli che vorranno farlo.
Gli economisti non chiameranno livello di vita
il livello di consumo;
non chiameranno qualità della vita
la quantità delle cose.

I cuochi non crederanno
che le aragoste adorano essere bollite vive.

Gli storici non crederanno
che ai paesi piace essere invasi.

Il mondo non farà più la guerra ai poveri,
ma alla povertà.
E l’industria militare non avrà altro rimedio
che dichiarare fallimento.

Il cibo non sarà una merce,
né la comunicazione un commercio.
Perché il cibo e la comunicazione
sono diritti umani.

Nessuno morirà di fame,
perché nessuno morirà di indigestione.

I bambini di strada non saranno trattati
come se fossero immondizia,
perché non ci saranno bambini di strada.
I bambini ricchi non saranno trattati
come se fossero danaro,
perché non ci saranno bambini ricchi.

L’educazione non sarà un privilegio
di chi può pagarla,
e la polizia non sarà la maledizione
di chi non può comprarla.

La giustizia e la libertà,
gemelle siamesi,
condannate a vivere separate,
torneranno ad unirsi,
torneranno ad unirsi vicine vicine,
spalla a spalla.

In Argentina, le pazze di piazza di maggio
saranno un esempio di salute mentale,
perché si sono rifiutate di dimenticare
in tempi di amnesia obbligatoria.

La perfezione,
la perfezione continuerà ad essere
un noioso privilegio degli dei.

Ma in questo mondo,
in questo mondo inetto e molesto,
ogni notte sarà vissuta
come se fosse l’ultima,
e ogni giorno come se fosse il primo.”

Eduardo Galeano




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