lunedì 29 febbraio 2016

I comunisti contro l'utero in affitto

Gramsci e Marx contro l'utero in affitto
Il dottor Voronof ha già annunziato la possibilità dell’innesto delle ovaie. Una nuova strada commerciale aperta all’attività esploratrice dell’iniziativa individuale. Le povere fanciulle potranno farsi facilmente una dote. A che serve loro l’organo della maternità? Lo cederanno alla ricca signora infeconda che desidera prole per l’eredità dei sudati risparmi maritali. Le povere fanciulle guadagneranno quattrini e si libereranno di un pericolo. Vendono già ora le bionde capigliature per le teste calve delle cocottes che prendono marito e vogliono entrare nella buona società. Venderanno la possibilità di diventar madri: daranno fecondità alle vecchie gualcite, alle guaste signore che troppo si sono divertite e vogliono ricuperare il numero perduto. I figli nati dopo un innesto? Strani mostri biologici, creature di una nuova razza, merce anch’essi, prodotto genuino dell’azienda dei surrogati umani, necessari per tramandare la stirpe dei pizzicagnoli arricchiti. La vecchia nobiltà aveva indubbiamente maggior buon gusto della classe dirigente che le è successa al potere. Il quattrino deturpa, abbrutisce tutto ciò che cade sotto la sua legge implacabilmente feroce. La vita, tutta la vita, non solo l’attività meccanica degli arti, ma la stessa sorgente fisiologica dell’attività, si distacca dall’anima, e diventa merce da baratto; è il destino di Mida, dalle mani fatate, simbolo del capitalismo moderno.
(Antonio Gramsci, 1918) (1)

Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate - virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc.- tutto divenne commercio...
(Karl Marx - Miseria della filosofia)

L'utero in affitto è una pratica criminale, perché usa le donne povere come merce disponibile e considera i bambini come oggetti-merce, come articoli di commercio. Non v'è nulla di emancipativo in questa pratica criminale, che segna il trionfo del capitale sulla vita umana, dell'economia sulla dignità. (D. Fusaro)

Il dibattito è nato nel peggiore dei modi. Vendola ha reso mediatico un evento privato, discutibile. E' volato in California, ha fatto ricorso alla maternità surrogata, ossia all'utero in affitto, legale in forma lucrativa in pochissimi stati nel mondo. Il "figlio" di Vendola, Tobia Antonio, è stato partorito da una donna di origine indonesiana, mentre la madre genetetica che ha fornito l'ovulo è californiana. Un figlio che è stato "pagato" 135mila euro.


La posizione del leader di Sinistra Italia e del segretario di Rifondazione Comunista

Non c'è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca. Condivido con il mio compagno una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dall'espressione "utero in affitto".
Questo bambino è figlio di una bellissima storia d'amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita. Quelli che insultano e bestemmiano nei bassifondi della politica e dei social network mi ricordano quel verso che dice: "ognuno dal proprio cuor l'altro misura" (anche se capisco che citare Dante non faccia audience). (Vendola)

Volevo fare i miei auguri a Niki Vendola che è diventato papà. Una scelta semplice quanto lo è il desiderio di avere un figlio. Una scelta complicata perché, in questo mondo di frustrati, per chi è omosessuale ogni scelta è più complicata che per chi è eterosessuale. Auguri a tutti voi Niki e good luck! (Ferrero)


Una piccola selezioni di alcuni commenti, tutti critici, sulla dichiarazione di Paolo Ferrero.

Ivan cita Marx: Giunse infine un tempo in cui tutto divenne merce (Karl Marx "Miseria della filosofia")

Laura scrive: Per me gli unici frustrati sono le coppie omo ed etero che non hanno centomila euro per comprarsi il figlio

Domenico: Utero in affitto per chi ha soldi grazie all'alto vitalizio che gli paghiamo. Gli auguri vanno fatti alla donna partoriente (la bisognosa) affinché non debba subire danni psicologici dalla perdita del bimbo. Non al narcisismo di un "maschio" che affitta uteri. Un comunista deve schierarsi dalla parte dei deboli.

Nagaina:  fateveli in privato gli auguri che a quelli come me,etero e gay, viene il voltastomaco :è dura e sacrificata la vita di chi vorrebbe ma non può perché non ha i soldi di Nichi!!!!!

Zaccheo: Tra l'altro mi sorge spontanea una domanda: quanto "costa" un diritto?
Niki Vendola ancora una volta ha misurato la distanza tra lui e chi dovrebbe rappresentare...chi cita Marx lo cita giustamente...

Luca: L'utero in affitto è una brutale pratica del capitalismo terminale, uno sfruttamento merceologico del corpo femminile come incubatrice vivente del seme di uno sconosciuto, che ha poco a che fare con l'amore e molto con l'egoismo narcisista.

Simone: E te credo che la scelta è più complicata , per il semplice fatto che due uomini difficilmente possono riprodursi , a patto che abbiano 135mila euro da investire in una clinica americana ( patria del capitalismo vero Paolo Ferrero) , e affittare un embrione e l'utero di una donna per poi portarle via il figlio che non conoscerà mai la mamma . Tutto nel nome del business .

Yala: Complice del capitalismo che mercifica ogni cosa compreso il corpo della donna. Tra l'altro Vendola ha 57 anni ma come cavolo gli viene in mente di avere un figlio cosi' tardi, e' un puro egoismo.

Marco: Apprendo che per Ferrero è giusto e lecito che anche i bambini siano soggetti alle sacre leggi della domanda e dell'offerta, come fossero un iPhone. Col tempo si renderanno commercializzabili anche gli organi? Il sangue? L'acqua? L'aria?

Peppe: E con questa ti chiedo ufficialmente di rassegnare le dimissioni da segretario generale del Partito della Rifondazione Comunista.
Mi dispiace, ma non può essere in alcun modo giustificabile la mercificazione del corpo di una donna, nonché la mercificazione di un bambino che viene al mondo solo ed esclusivamente dietro corresponsione di danaro.
Le miserie del capitalismo contemporaneo non giustificano in alcun modo nessun tipo di omologazione ad esse.Ricordo ancora ad un tuo comizio sentirti dire : "la più grande sconfitta che possiamo avere è quella di trasformarci a poco a poco come quelli che combattiamo" questo tuo post, ha segnato un punto di non ritorno verso questa direzione.Francamente me ne rammarico davvero molto Paolo!!

Alberto: Rifondazione Comunista dovrebbe battersi contro lo sfruttamento del corpo delle donne proletarie e appoggiare le femministe che chiedono la messa al bando universale della gpa, altro che fare gli auguri a quel flagello della sinistra che è Nichi Vendola per la sua sedicente paternità acquistata a suon di dollari!!!! Vergognati del tuo acritico appoggio a questo neo-patriarcato gay frendly!

Francesco: Io non ci trovo niente di positivo. Vedo che ci sono donne in difficoltà economiche spinte a vendere il proprio corpo per soddisfare il vezzo di uno sconosciuto. Non è mercificazione capitalistica del corpo questa? Poi un giorno se il bambino chiederà chi è sua madre e gli dovranno dire che sua madre lo ha portato in grembo per 9 mesi per soldi epoi se ne è staccato,si rischia di creare gravi turbamenti. Quanto sarebbe irato Karl Marx!

Raffaele: Chi sostiene la pratica dell'utero in affitto, che riduce il corpo della donna a merce, non ha niente a che fare con il marxismo e con la morale comunista. Spero che Paolo Ferrero faccia autocritica.

Giulio: io sono omosessuale e se vuole le scrivo io in privato quali sono i veri problemi per gli omosessuali e le transessuali italiani al giorno d'oggi. non di certo avere figli da madri surrogate. E francamente da una persona del suo spessore e della sua intelligenza,tanto più che é un volto importante di un partito come Rifondazione Comunista,mi sarei aspettato un commento ben differente. Auguri di ogni bene al bambino questo sicuramente, nonostante sia nato in un mondo dove i RICCHI e PRIVILEGIATI possono permettersi la qualunque cosa,anche comprare un figlio avuto avuto dall'ovulo di una americana e partorito da una indonesiana e il tutto per puro tornaconto personale,fregandosene di qualunque etica,sensibilità,chissenefrega vero se viene sfruttata la fame di denaro di una donna che é pronta a fare da "macchina da riproduzione"...l'importante é il fine ultimo. Benissimo, se legittimate tutto ciò evitate però almeno poi di fare gli anti-capitalisti,perché suona veramente ipocrita.

Continua sulla sua pagina facebook ...


La vita umana non ha prezzo
L’utero in affitto è una mostruosita del mercato che sfrutta le donne ed il loro corpo. Ed è una violenza di classe, perché sono le donne povere che per necessità vendono e le coppie ricche che comprano. Io credo che la legge debba proibire e punire simile mercato. E soprattutto credo che la legge debba comunque riconoscere come autentica madre la madre cosiddetta surrogata, con tutti i diritti del caso. Meglio una famiglia con tre genitori che una con un figlio comprato. Si garantisca poi per legge la piena possibilità di adozione per i bambini Già nati, senza discriminazioni. Ci sono milioni di orfani, adottate quelli per la miseria. (G. Cremaschi)

Un tema delicato. Il desiderio di avere un figlio, il sogno di una famiglia. La meraviglia del mondo tale deve rimanere, e non è lecito superare i limiti dell'umanità. Mercificare il corpo umano, generare danni psicologici e vendere i corpi come ultima risorsa per la sopravvivenza in questo sistema malato. Fermarsi un attimo a riflettere se il fine giustifica ogni mezzo possibile, e se vogliamo accettare un mondo dove il capitale ha più valore della vita umana. Pensiamoci. E dite la vostra.

Andrea 'Perno' Salutari

5 commenti:

  1. Per altra via , partendo dal rimo diritto di un bambino, arrivo alle stesse conclusioni di G. Cremaschi. Perchè le famiglie devono fermarsi a due genitori , peraltro anche non biologici ?

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Un mio amico ha comperato una Ferrari : era l'ambizione di tutta la sua vita , ora è felice, dice che si è realizzato . Non lo contesto ; se è contento , io lo sono per lui.

    RispondiElimina
  4. Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate - virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc.
    - tutto divenne commercio...

    Karl Marx - Miseria della filosofia

    RispondiElimina
  5. A questo link chi vuole può sottoscrivere il documento francese (tradotto anche in italiano) per l'abolizione universale della maternità surrogata promosso, tra gli altri, da Cadac (Collettivo diritti delle donne), il Clf (Coordinamento Lesbiche francese) e il Corp (Collettivo Rispetto della Persona) con la partecipazione anche di Jennifer Lahl, la leader americana fondatrice del Center for bioethics and culture network.

    http://www.lifegate.it/persone/news/abolizione-universale-dellutero-affitto-parte-dalla-francia-il-movimento

    RispondiElimina