martedì 3 maggio 2016

Referendum Costituzionale: la sinistra con Renzi

La mina vagante. Il referendum costituzionale di ottobre che Renzi ha tramutato in un plebiscito sulla sua persona.
Napolitano è nuovamente entrato a gamba tesa rilasciando un'intervista colma di spunti interessanti intitolata: "Se vince il no per le riforme è finita"

"Vedo tre diverse attitudini. Quella conservatrice: la Costituzione è intoccabile, non c’è urgenza né bisogno di rivederla. Quella politica e strumentale: si colpisce la riforma per colpire Renzi. E quella dottrinaria “perfezionista”. Dubito molto che tutti i 56 costituzionalisti e giuristi che hanno firmato il manifesto contro siano d’accordo su come si sarebbe dovuta fare la riforma. Ma questa è una posizione insostenibile: perché il No comporterebbe la paralisi definitiva, la sepoltura dell’idea di revisione della Costituzione"


I cittadini saranno chiamati a votare se confermare o non confermare le modifiche costituzionali del ddl Boschi. In queste settimane i consensi ballano su quelle macchine di manipolazione collettiva chiamati sondaggi. Mentre Demopolis da in vantaggio il sì, Ipr mostra dati opposti. Mentre l'istituto Ipsos e Index da un testa a testa.

Renzi ha personalizzato la battaglia costituzionale, mentre il Governo, osservando i sondaggi, sta tentando di far passare questa riforma come un "taglio dei costi della politica". Perchè?
Il sondaggio di Euromedia esibisce il vero campo di battaglia. Il Si è dato in vantaggio di 2,5% (32,5% contro 30%).
Ad essere contrari alla riforma sono principalmente i partiti di opposione di destra (Lega Nord e Fratelli d'Italia) e il M5S. Gli ultimi seguaci di Berlusconi sono indecisi, ad essere convintamente per il SI sono gli elettori democratici.
L'elettorato della sinistra italiana è invece nuovamente spaccato in due, tra le forze di opposizione al governo Renzi è la più motivata a votare SI.

E' questo il campo di battaglia scelto dal Partito Democratico per vincere il Referendum.
Usare la responsabilità della sinistra d'opposizione, e il populismo pentastellato che, alimentato dai media, pensa che il maggior male attuale sia il costo della politica o del senato.


Andrea 'Perno' Salutari

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