martedì 26 luglio 2016

Da Cuba una generazione portatrice di sogni

Il 26 Luglio del 1953 ci fu la prima risposta del popolo cubano al dittatore Fulgencio Batista. L’Assalto alla Caserma Moncada, fallito, fu il primo passo che porterà, successivamente, il socialismo a Cuba. Ieri la celebrazione nella Piazza della Rivoluzione a Sancti Spiritus

José Ramón Monteagudo Ruiz, membro del Comitato Centrale e primo segretario del comitato provinciale del Partito a Sancti Spíritus, ha affermato che "I cubani di oggi e di domani ci sentiremo sempre  orgogliosi di quei valorosi giovani che impedirono la morte dell’Apostolo nel suo centenario" e per il 90anniversario di Fidel Castro ha aggiunto: "in questo giorno della Ribellione Nazionale gli trasmettiamo tutto l’affetto e la lealtà senza limiti del popolo di Sancti Spíritus"
Il primo segretario ha poi elencato con orgoglio alcune virtù del suo governo comunista, l'avanzamento del settore agricolo, gli ottimi risultati del turismo e della produzione della canna da zucchero. La sanità, l'educazione, lo sport e la cultura, capisaldi della tradizione cubana, al quale si aggiungono i nuovi edifici popolari, i sussidi e l'ampliamento delle zone wifi.
"La costruzione del socialismo prospero e sostenibile sta nelle nostre mani e nei nostri sforzi e la miglior forma di difendere la Rivoluzione è rinforzare l’unità e i valori, oltre ad elevare la combattività di fronte alle illegalità e la corruzione. Il popolo e le nuove generazioni - prosegue Monteaugudo Ruiz - non si devono far confondere dalle azioni della sovversione ideologica"

La giornata è stata festosa, tutta la società ha donato parte di se, dello spirito rivoluziona cubano, soprattutto i più giovani.
La pioniera Diliannis Álvarez ha voluto ricordare l'eredità dei loro nonni e dei loro genitori che gli hanno permesso di conoscere le ingiuste della Cuba pre rivoluzionaria, a partire dai bambimi con i piedi scalzi che non potevano andare a scuola. Perchè sì, prima della Rivoluziona Cubana, anche la scuola era un privilegio per pochi, mentre ora, grazie ai comunisti, e gratuita e libera per tutti, come la sanità.
"Il futuro della Patria necessita donne e uomini con talento e preparazione - prosegue Diliannis - e noi ringraziamo il nostro invitto Comandante in Capo che ci ha reso migliori studenti. Sono una bambina pioniera nata con la Rivoluzione che affronta la vita con ottimismo"

Alla cerimonia era presente José Ramón Machado Ventura, il vicepresidente dei Consiglio di Stato e dei Ministri, il quale ha citato Fidel Castro dicendo che "la certezza che un popolo  che è capace di vincere i suoi stessi difetti e i suoi errori, un popolo che non si piega di fronte a niente, sarà un popolo invincibile". Non si è sottratto dallo spinoso  tema economico, asserendo che "quanto più possiamo risparmiare, quanto possiamo fare, imponendo ordine e disciplina, questo è fondamentale nelle attuali circostanze, dove al blocco - che alcuni erroneamente ritengono eliminato – si uniscono altre circostanze".
Il discorso si è concluso con un messaggio a tutto il popolo cubano, "compatrioti, dimostriamo ogni giorno in ogni centro di lavoro e con fatti concreti che sapremo essere all’altezza di questa nuova sfida come fece la Generazione del Centenario e come hanno fatto diverse generazioni di cubani in differenti momenti della storia della Patria".

Ana Beatriz Rodríguez, studentessa del secondo anno della Facoltà d’Umanità, si è fatta portavoce "di una generazione portatrice di sogni". Rodigruez ha elogiato la forza del popolo cubano che è uscito illeso da ogni tentativo "di spegnere le nostre ansie di giustizia” ed ha segnalato che passo a passo stanno conquistando i loro sogni. Un esempio del valore di Cuba lo dimostrano "le conquiste come i prestigiosi centri di alti studi che esistono in tutto il paese, le basse cifre di mortalità infantile e i centri di ricreazione per tutti". Sul blocco imposto a Cuba, che ostacola l'accesso nell'isola di medicinali e informazioni scientifiche, la studentessa ha affermato che le difficoltà "si superano ogni giorno con la resistenza e il talento di tutto il popolo"
"Nessuno ha o avrà il diritto di discutere il nostro socialismo" - continua Rodigruez - e ha aggiunto che lei e molti altri giovani come lei sono impegnati con la generazione storica della Rivoluzione e soprattutto con Fidel, per continuare l'opera del socialismo cubano.
"Se è dal sangue di un giovane che dipende la nostra sovranità - conclude Rodiguez - potete contare con il nostro"

Andrea 'Perno' Salutari

Nessun commento:

Posta un commento