mercoledì 16 novembre 2011

La foglia morta

Sbuffa un vento gelido e spietato
che arrischia di annullare l'esistente
Irrompe sui viali alberati d’autunno
decapitando quel che fu della vita

Il tempo mio è ormai venuto
nella mente un conclusivo ricordo appassito
di una realtà lesta e mediocre
che dissiperà dentro una fitta nebbia

La storia non mi appartiene
e un giocondo futuro sarà solo fantasticato
sfoglio un albo vuoto, come la mia vita
che solo il nulla potrà rivelare

Io appaio già trapassato,
da tempo mi limito ad osservare
la vita convulsa dell’umanità
che di me non possiede più memoria

In una foresta vitale e vivace,
io raffiguro la foglia morta
sdraiata sul suolo del sentiero
ad osservare quel che non è più

Spenta, buia, superflua, invisibile
calpestata dai vivi passanti
Qui giace nell'indifferenza collettiva
un esemplare della mediocrità umana



Andrea 'Perno' Salutari

1 commento:

  1. La foglia morta è inerme a terra mentre il fiume attraversa con impeto il suo corso. Immobile sul suolo sente il vento sussurare la sua requiem. La natura ti calpesta con beata ignoranza, nella sua glaciale indifferenza. I tuoi vecchi compagni di avventura osservano spaesati e impotenti dall'alto verso il basso. Parole, pensieri ed emozioni che ti scorrono sopra senza lasciare alcuna traccia. L'essenziale sole vigila e riscalda, ma ormai è incapace di penetrare il tuo cuore. Tu sei li, silenziosamente a terra. Sei una foglia morta, inerme e alla fine della tua insignificante esistenza, ignorata ed inutile al proprio mondo. Un solo desiderio percorre le tue nervature, ardere e sparire nel silenzio.

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