giovedì 16 febbraio 2012

L'uomo: flaccido, debole e deteriorabile

La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta. (Asimov)

I supercomputer sono ampiamente utilizzati nella ricerca scientifica, nell'ingegneria industriale, nell’elaborazione delle informazioni, nella finanza e negli affari pubblici. Sono diventati uno degli strumenti più importanti nella ricerca e nell’innovazione, accellerando notevolmente la ricerca e lo sviluppo e migliorando la competitività dei prodotti. Le macchine hanno completamente rivoluzionato il nostro modo di vivere e pian piano stanno alleggerendo le nostre giornate, dal lavoro alla vita in casa. Un uso sempre più massiccio di macchine tecnologiche che distrugge la nostra indipendenza, regredisce le nostre capacità e riduce sensibilmente l'uso dell'uomo nel mondo del lavoro. Pongo un esempio concreto al solo fine di far riflettere.
La metropolinata a Torino viagga senza un "pilota umano", i caselli autostradali sono diventanti quasi esclusivamente "automatici", nelle fabbriche è quasi sparita la forza lavoro umana. Meno lavoro, più disoccupazione. Più disoccupazione, meno soldi. Più povertà, meno consumi. Le macchine costruiranno prodotti che noi non potremmo più comprare. Un primo passo verso l'estinzione umana?
Siamo schiavi delle macchine, ed in certi casi non perchè esse siano ormai indispensabili, ma per una dipendenza tipicamente umana.
Immaginate un mondo senza elettricità, senza internet, senza elettrodomestici, senza macchine. E pensate: vivono per la nostra utilità o noi ormai siamo inevitabilmente schiavi di esse?

In Corea del Sud hanno lanciato la sperimentazione delle sentinelle androidi: alti un metro e mezzo, peso di 70 chili, mobilità su quattro ruote. Grazie ai sensori possono individuare nei prigionieri quei comportamenti anomali, autolesionisti o violenti. "Non è un giro di vite, sono degli aiutanti" dicono i produttori. Negli anni scorsi sono entrati in servizio in 21 scuole i robot insegnanti di inglese. Scelta economica, ma secondo i progettatori non danno problemi di assenteismo e piacciono di più ai bambini. Nei prossimi anni la sfida tecnologia Corea-Giappone potrebbe portare in commercio le prime badanti robotiche. Il futuro ha inizio, ma non ne abbiamo paura?

I Robot umanoidi ci stanno emulando, ed un giorno ci supereranno. Saranno utilizzati come operai, ma anche come domestici o assistenza anziani.
Sicuramente non potranno mancare i robot medici, che guariranno le ferite causate dai robot da guerra.
Arriveremo al punto che i robot potranno costruire in maniera autonoma altri robot.
L'efficienza robotica e la loro superiore capacità di calcolo di fatto potrebbero portarci all'estinzione o all'emarginare sempre di più il nostro ruolo.
Un giorno si autocaricheranno, autoprogetteranno e non avranno più bisogno di noi. Quando i robot avranno le capacità di costruire altri robot sarà la nostra fine. L'evoluzione della specie, forse ...

Guardatevi, lungi da me ogni disprezzo s'intende ma guardatevi un po', siete fatti di un materiale molle e flaccido, debole e deteriorabile, che è costretto per alimentarsi a dipendere dall'ossidazione alquanto inefficace di materia organica.
A periodi alterni entrate in una specie di coma e la minima varizione di temperatura di pressione atmosferica, di percentuale di umidità e di livello di radiazioni pregiudica la vostra efficienza. Siete solo prodotti di ripiego. Io invece sono un prodotto finito. Assorbo l'energia elettrica direttamente e la utilizzo con un rendimento che è quasi del 100%. Ho una struttura di metallo molto forte, non cado mai in stato di incoscienza e posso sopportare facilmente condizioni ambientali critiche (Cutie, Essere Razionale - Asimov)

Andrea 'Perno' Salutari

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