sabato 18 febbraio 2012

Intervista ai CGB

Intervista ai liguri CGB tratta da CasaPerno&Zora #10


Ed eccoci qua, ancora una volta, a voler lasciare ancora un piccolo segno, passeggiando senza fretta in questi anni che bruciano, spettatori inermi, a volte carnefici e artefici allo stesso tempo del proprio destino, forzando sempre di piu' le lancette, per fermare attimi.
Gli specchi non mentono, ci dicono sempre a che punto e' il tempo attorno ai nostri occhi.
Ma noi caparbi, su corde che si arrugginiscono, aste che si spezzano, microfoni stanchi in enormi e lerci stanzoni, eccheggiano accordi e parole sparati vorticosamente, che ti si stampano dentro, o passano inosservati. Noi sempre li, a non capire perche' voler continuare ad esserci.
Le loro ruspe stanno mutando tutto, cancellano colline, deviano i fiumi, estinguono le specie, sradicano alberi. Noi, in mezzo alla polvere, che si posa sulle nostre coscienze, che chiude i nostri pori e ci soffoca nel nome del regresso. Li, intrappolati nei nostri cavi, che ci legano le mani, che zittiscono gli ampli, nell'inutilita' dei nostri cd, nell'ipocrisia delle nostre macchinette digitali, nella stupidata degli iPod, vuoti e senza emozioni.
Trascinati cosi', a volte sbattuti sulle rocce per poter assaporare il nostro sangue e riflettere sulla prossima mossa, leccandosi le ferite che diverranno cicatrici, che verranno ricoperte da inchiosto, per fermare la storia, per fermare noi stessi.
Ingoiamo manciate di cocci di vetro, che lacerano e fanno male, per poter dire ancora qualcosa di sensato, su palchi di legno marcio che a volte e' meglio stare coi piedi per terra.
A che serve la visibilita' se quello che dici e' trasparente?
E le loro ruspe son sempre di piu' e piu' forti, e inquinano l'aria, cancellano i ricordi, fanno sanguinare anche la dura roccia.
Ti ricordi quella vecchia casa dove andavamo a strimpellare la chitarra, che fregavamo a mio nonno, e a fumare le prime canne? Bhe...ora li non c'e' piu' niente. C'e' un gigantesco pilastro di cemento armato, con il nome di una ditta spagnola, e la nuova linea ferroviaria, che sta passando, su tutto, anche sulle vite della gente, e forse non ce n'era bisogno.
Ma si sa, per loro tutto deve andare veloce, rapido, ogni singolo secondo dev'essere produttivo e l'ozio e' stato bandito, il voler osservare e' un concetto retrogrado ed obsoleto.
Dai, siediti e dai sto quattro.
E che stanotte i microfoni tacciano per sempre!
(Lunedi 23 febbraio 2009, CGB, Imperia)


1- Dopo aver fatto uscire il vostro ultimo album “stanze” per la torinese s.martin rec (che si è rotta in due tronconi), avete deciso di ristamparlo nuovamente con l’aiuto della cospirazione DIY. A cosa è dovuta questa scelta? Non vi siete trovati bene con la s.martin rec, ci sono state incomprensioni, vi aspettavate una promozione maggiore?
Robi: Immagino che la 'scissione' abbia avuto a che fare con l'inesistente coinvolgimento della San martin nella produzione di 'Stanze'. Dopo qualche mese di risultati uguali a zero (zero promozione, zero distribuzione, ecc ecc). abbiamo deciso di tornare alla vecchia maniera, che è sempre la migliore: do it yourself.

2- Voi siete sicuramente legati alla cospirazione Diy (Fortemente indiziati inclusa) e mi pare che questa negli ultimi 2-3 anni si sia ingrandita, rafforzata forse, ma che in essa ci sia ora il rischio che in tante piccole realtà Diy, molte coi minuti contati prenda il sopravvento l’avere il loghino per aiutare l’amico, più che durare negli anni e dare un reale sostegno alle band, che non si limiti nei 50-100 euri da sborsare, anche perché in tal caso più che una coproduzione mi pare ci sia lo spirito di una distro che prende tante copie di un cd e tutto finisce là. Che idea vi state facendo riguardo il fermento di questi ultimi 2-3 anni sulla cospirazione e di questo portale www.cospirazionediy.org?
Robi: Il "problema" del D.I.Y. è che appunto è completamente amatoriale: se si vuole una certa efficienza, bisogna pensare a una certa 'organizzazione' che non è sempre facile trovare, perchè presuppone una serie di elementi che non sempre si ha la fortuna di trovare insieme: una persona (almeno) con parecchia voglia di fare, la possibilità di avere spesso a disposizione un posto per la distribuzione, delle situazioni personali che consentano che questi elementi producano risultati accettabili. Insomma, quasi fantascienza. A creare un coordinamento fra le varie realtà, ci avevamo provato, anni fa, con l'esperienza della Lega dei Furiosi, che per qualche anno ha funzionato. Per quanto riguarda www.cospirazionediy.org è il prodotto di una mia idea personale e cioè quella di creare un semplice contenitore di collegamenti alle varie realtà che sono attive nella produzione e distribuzione di materiale/eventi non commerciali. Uno strumento di utilità sia per i produttori che per i gruppi che per i semplici 'utenti'. Tenerlo aggiornato e pagare il dominio è quanto mi prefiggo. Niente di più e niente di meno.

3– Ma sempre riguardo alla domanda precedente, bisogna valutare anche lo stesso argomento da una visuale diversa, ossia non dalla parte dell’etichetta che vuole co/produrre, ma della band che vuole far uscire l’album. Qualche anno fa il gruppo non ci pensava troppo nell’autoprodursi l’album, ora invece spesso parte la rincorsa per cercare coproduttori, spesso cercando un po’ a casaccio tra i vari myspace. Ora non che questo sia per forza un male, ma spesso mi capita di ricevere e-mail da gruppi che mi scrivono “questi sono i pezzi, se ti interessa coprodurre l’album mandami logo e contatti”. Tutto questo senza neanche una minima presentazione, senza parlarsi mai e senza neanche rapportarsi sui propri progetti. Ora il rischio, è che certe band vedono nella cospirazione soltanto una scorciatoia e la cercano senza tanto soffermarsi sul lato umano delle cose, sui propri progetti, è solo una mia paranoia o c’è realmente questa situazione?
Robi: Onestamente non ne ho la minima idea e, francamente, non mi interessa. Se una persona ha interesse a farsi conoscere e a conoscere altre realtà probabilmente ha un 'approccio' diverso; ma poi sta a te capire con chi hai a che fare. In tanti anni di acqua sotto i ponti ne abbiamo vista passare tanta: normalmente quelli che 'abbaiavano' di più, dopo un po' non si sono più visti; chi faceva le cose, senza rompere i coglioni, ha continuato a farle soprattutto per il piacere di farle. E magari si è reso conto che hardcore non è solo un tipo di musica.

4- Parliamo ancora del vostro ultimo album; qui nei testi ricorre sempre il tema, comune in quasi tutte le canzoni del cd, delle stanze (da cui prende il nome anche il cd). E’ stato studiato prima o l’idea è arrivata improvvisamente come un fulmine a ciel sereno?
Robi: I testi del cd sono di Davide; è anche fin troppo evidente che con Stanze si parla più di luoghi della memoria, del rapporto che ognuno di noi ha con il proprio passato e con quella che si definisce la propria identità. Per il resto può magari dirti qualcosa Davide stesso.

5- Andiamo indietro nel tempo e torniamo al cd “i giorni della merla”, a cosa dobbiamo questo titolo così originale?
Robi: Alla storielletta che spiega la denominazione di quei giorni. La trovi scritta nella copertina del cd stesso.

6- E a proposito di quell’album, il booklet l’ho trovato deludente, testi minuscoli, grafica piatta. Son rimasto deluso perché con Balboa ci avevate proprio deliziato (tutto molto grezzo si, però più sudato), adoro quel cd e tutta la cura che c’era dietro. E’ stato un problema economico o una scelta di diverso tipo? Scusate la domanda, ma io sono un amante del Booklet e credo che siano ancora quei foglietti a fare la grande differenza tra un cd originale o un mp3, la pensate anche voi come me?
Robi: Con tutto il rispetto, è la tua opinione. C'è gente a cui la grafica di Balboa ha fatto schifo (che avevo fatto io). Ma.. chi se ne frega? In genere cerchiamo di comunicare delle cose nei testi e nella grafica: probabilmente la cosa non sempre riesce, o almeno non con tutti. "I giorni della merla" ha una grafica (fatta da Davide) più..'emo'. Sicuramente non cerchiamo di fare delle cose stereotipate: ho sempre odiato la prevedibilità, anche estetica, di certi 'movimenti': più varietà, più differenze di espressione ci sono, meglio è.

7- Percorrendo vari km su e giù per tutto lo stivale, cosa vi è rimasto dentro il cuore? Sento spesso e volentieri sparlare di scene inesistenti, rapporti umani ridotti all’osso e antipatie, rivalità e sputtanamenti vari. Ora, io girando in questo ambiente da un po’ di anni sto crescendo, sto imparando, sto facendo amicizie nuove, alcune interessantissime, mi sta portando molto e scommetto che pure a voi. Cosa vi sta portando, oltre ovviamente a vedere posti sempre nuovi?
Beck: La conferma che quello che stai facendo è positivo, e la riconferma di vecchie amicizie ancora in pista nonostante l'età.
Robi: Ci sono persone con cui siamo amici da boh 20 anni e oltre, e tanta gente a posto che abbiamo conosciuto durante gli anni; lo Spesso, Sdrò, gli amici in Sicilia e Calabria sono speciali (il sud è 2 gradini meglio del nord - non c'è discussione), i ragazzi di Brescia, di La Spezia, gli Spacciatori di musica stupefacente, gli amici di Roma, il torre Maura... Ci sono molte realtà che non sono elencabili tutte, ma con le quali abbiamo avuto il piacere di avere a che fare e speriamo di continuare ad averne. Se siamo ancora qui a rompere i coglioni, è principalmente grazie a loro.

8- Il mondo di internet e myspace divide la maggior parte delle persone. Voi come la pensate a riguardo? Non credete che questi nuovi mezzi abbiano smorzato la fantasia e la voglia di sperimentare e conoscere gruppi che si aveva quando internet non la faceva da padrone? C’è sempre la domandina, servono per divulgare al massimo le proprie idee (quando queste ci sono, e mica sono poi tante)e la propria musica o sono l’arma letale che se usata male, come sembra stia andando di moda, serva ad uccidere la produzione underground musicale, senza tra l’altro portare un decisivo aumento della gente interessata ai concerti, anzi qui a Torino risulta l’opposto.
Robi: E’ tutto in rapporto alla voglia di fare che una persona o un gruppo ha, e la voglia di conoscere! Come si fa a dire che internet smorza la voglia di sperimentare? Ti mette in condizione di contattare istantaneamente realtà che si trovano ovunque!! Quando eravamo 'piccoli' noi, avevamo notizie dal 'resto del mondo' con cadenze mensili, bimestrali..semestrali, leggendo le fanzine e qualche rivista ..fuori dalle righe. In quanto ai contenuti, non mi preoccupo; chi ha cercato di comunicare qualcosa di interessante è sempre stato una minoranza, quindi...

9- In “brucia”, date a Imperia, la vostra città, una fama alquanto pessima. Non che ci siano città in Italia tanto diverse, infatti potremmo tranquillamente sostituire Imperia a Milano, Torino, Napoli o Roma.. insomma le cose non sono poi tanto diverse. Però visto che bisognerebbe vedere il bicchiere sempre mezzo pieno, altrimenti annegheremmo, c’è qualcosa che salvereste della vostra città se dovesse veramente bruciare?
Beck: Se vorrei salvare qualcosa? Si, il mare. Imperia è uguale a tante altre città, ne più ne meno, e "brucia" ne è la fotografia. Se devo annegare è meglio sapere che il bicchiere è mezzo vuoto!
Robi: Io no sto neanche ad Imperia, e per quanto mi riguarda potrei salvare la spiaggia... :-)

10- Nell’album “Balboa” citate una frase tratta dal film Rocky “se io posso cambiare, tutto il mondo può cambiare”. Credete davvero che al giorno d’oggi, arrivati a questo punto di totale indifferenza e menefreghismo su qualsiasi cosa, di perdita di ideali e forti sentimenti, il mondo possa veramente voltare pagina e cambiare? Non sarebbe più facile, cancellare ogni cosa e ricominciare da capo?
Beck: Ricominciare da capo ?! Stai scherzando? Io non ho paura della morte ma della reincarnazione!! Pensa a dovere ricominciare da zero. No grazie non voglio proprio pensarci, meglio cercare di viverlo meglio sto mondo, ormai so chi è il mio nemico e come combatterlo.
Robi: Indubbiamente la 'rivoluzione' comincia in casa propria ed è quella più difficile. Al 'mondo' ci si arriva in un secondo tempo e penso che tu lo possa interpretare con le relazioni che hai con il prossimo.

11- Le zine cartacee, ancora nel 2007, continuano ad esistere e tante nuove ne nascono. Ora, però in piena onestà, trovo che spesso ci sia poca convinzione sia nel mezzo, sia nella propria volontà. Poche zine arrivano a fare almeno una decina di numeri e ad avere di conseguenza una credibilità verso i ragazzi e quasi nessuno riesce ad ottenere una distribuzione nazionale (certo, c’è il Porro…). Il supporto è modesto, ma lo spirito rimane. Voi supportate ancora questo mezzo cartaceo? In questi anni quali avete apprezzato?
Robi: Onestamente non ho seguito molto negli anni le fanzine; penso che siano sempre un fatto assolutamente positivo perchè fanno conoscere in giro realtà diverse dalle nostre, e - come si dice - aiutano la scena. E' vero che il Porro 'rules' e onestamente raramente mi è capitato di vedere cose ai livelli di TVOR e Nuove dal Fronte, in quanto a completezza, contatti, ecc ecc. La vostra l'ho trovata assolutamente interessante e mi auguro possa continuare.

12- E dalla carta al web. In rete esistono davvero tante webzine, spesso però su web non si riesce a trasmettere per bene lo spirito del punk-hardcore. Io stesso scrivendo su punkadeka.it noto un distacco enorme che c’è nell’inserire pagine tramite un pc, la tempestività del materiale è evidente, ma forse una superiore professionalità (più teorica che pratica) fa perdere parte del lato umano. Insomma trovate notevoli differenza sul lavoro carta/web?
Robi: Io semplicemente noto nelle webzine una tendenza a privilegiare gruppi e situazioni, compreso punkadeka.it, commerciali: capisco che probabilmente il sito si regge sulla cazzo di pubblicità, però..possibile che non ci sia un gruppo di persone che fa le cose PER IL PIACERE di FARLE? Insomma, trovare un server e pagare uno spazio/dominio (se proprio lo si vuole pagare) quanto può costare: 20-30 euro l'anno? Non pagate molto di più per andare a vedere il vostro gruppo americano preferito?

13- Volendo o non volendo qui non si sta a parlare che del mega Rave di Pinerolo (città a 25 km da casa mia). Ora per qualcuno che mi conosce potrà risultare un paradosso visto che mi son messo a difendere i rave. Io non li apprezzo, non mi piace nè la musica, nè le droghe chimiche, trovo però alquanto divertenti che i discotecari sputino merda sui rave soltanto perché chi partecipa ha i dredd e non si lava (?), visto che anche loro amano quella musica e spesso quelle droghe. Ma a parte questo, voi come vi rapportate coi Rave, Steeet Parade o cose del genere?
Beck: Se c’è gente che vuole farli è giusto che si facciano. Io non ci vado, ma non lo escludo, per il resto la penso come te.
Robi: Sono vecchio. Non mi ricordo di essere mai andato a un rave. Ignoravo che chi va ai rave non si lava (se puo' interessare, anche io ho una pessima igiene personale). Non rientra nella mia sfera di interesse. Una volta sono stato al carnevale di strada di Notting Hill ed è stato molto divertente..

14- Crime gang band, cgb.. ci volete spiegare una volta per tutte il significato del vostro nome?
Beck: Bè, cazzo è dal 1987 che ce lo chiedono e che continuano a scriverlo sbagliato!!! BANG non band, bong o beng! In una città dell'allora Cecoslovacchia, nel 1989, hanno scritto GONG BONG! Il tutto nasce dal nome di una preistorica formazione, CRIME, e dall'unione di un'altra subitanea , GANG BANG (e tutti sappiamo cosa è una gang bang). Con l'entrata di Davide e Enzo abbiamo abbreviato a CGB.
Robi: La spiegazione che si dava allora è che il gang bang si riferiva alla musica, nel senso che l'abbiamo sempre 'violentata' (infatti 'musicisti' è quanto di + lontano ci possa definire...).

15- Un mesetto fa un deputato UDC ci ha ri-dimostrato la magia della politica, che per lo meno nella sua assurdità ci regala un misto di allegria fusa a rabbia. Difatti se un uomo sposato va in albergo con due zoccole, usa un po’ di droga e ne da in grosse quantità alle donzelle (una di queste finisce in ospedale) sicuramente verrebbe definito un depravato, un nemico della famiglia da tutelare, un drogato e uno spacciatore e magari ci sta pure dell’assassino, ma ovviamente se tu sei un politico addirittura vengono fuori frase assurde tipo “la vita da deputato è dura, e spesso lontano dalla famiglia” e il giorno dopo tutti fan finta di nulla, questo ovviamente è soltanto l’ultimo caso finito sui giornali (e sono quelli che non finiscono sui giornali le cose per cui bisognerebbe preoccuparsi ovviamente). Ma persone del genere ce l’hanno una ritegno?
Beck: Dato che il limite del ritegno è puramente un fattore personale...ma che cazzo di domanda è? La risposta te la dai da solo, io non mi metto nei panni di nessuno per chiedermi se ho ritegno o no!
Robi: Beck, sei il solito depravato..drogato..e rovina-famiglie. Della vita dei deputati francamente ho un'attenzione paragonabile ai rave (leggi sopra).

16- Tempo fa avete scritto la canzone “Vita da sbirro”, sul vostro ultimo cd compare in bella vista la scritta ACAB. Spesso parlando in giro per concerti sento diversa gente che stima il mestiere dei carabinieri. Ora, io a dire il vero, non riesco a capire come si fa, l’unica risposta che riesco a darmi, è che forse troppa gente non ha avuto mai nulla a che fare con loro, non avete ricevuto critiche per quella canzone?
Beck: 1°) Dopo il G8 di Genova sono DRASTICAMENTE anti sbirro, prima ero solo anti sbirro! ACAB
2°) Mai critiche solo apprezzamenti: Vita da Sbirro è un pezzo richiesto, cantato e pluridecorato.
3°) Cambia concerti!
Robi: Sottoscrivo in pieno. Gli sbirri sono un po' come i nazi skin, presi singolarmente sono dei bravi ragazzi, ma quando si mettono insieme... Poi magari fammi conoscere quelli che li stimano, così gli stringo la mano.

17- Come avete fatto notare all’ultimo concerto che avete fatto da noi, qui molte band si sono sciolte, Woptime, Tsunami, No Info, Banda Del Rione, tra i principali e tante altre di minore importanza, il pubblico è sceso e di giovani non ne arrivano molti. In Liguria, ultimamente come stanno andando le cose, giovani band crescono, altre si riconfermano, c’è fermento?
Beck: A Imperia le band durano una decina di prove, qualcuno è arrivato anche oltre ma prima o poi il lavoro, la donna, gli amici fanno perdere la voglia e tutto rimane in qualche sporadico concerto in zona o il solito rimeschiamento umano per mettere su un'altra band. Manca la felicità di suonare assieme e in giro. Manca la voglia di mettersi in gioco, di fare chilometri ma sopratutto manca la coscienza DIY! Bè anche i soldi...!
Noi CGB duriamo negli anni perchè tra me e Robi, ne abbiamo fatta di strada (l'occupazione del Sobbalzo e la EST prima, il Babilonia e la BBL ora) e poi uniti dall'esplosiva presenza e competenza di Enzo e Davide. Voglio dire l'hardcore non è un genere musicale ma uno stile di vita!

18- Per concludere volevo chiedervi, se per voi al giorno d’oggi, in questo ambiente, dove purtroppo spesso interessi, convenienze e aiuti, sono più importanti di amicizie e lealtà. Dove spesso i gruppi sembrano essere più musicisti che gente che vuol sostenere una scena, in questa ambientazione dei buoni esempi, come possono essere i CGB, quanto sono importanti?
Beck: Non credo che sia nei nostri programmi essere di esempio a qualcuno, noi consigliamo solo di prendere in braccio quel cazzo di strumento che avete e di SUONARLO !!! Possibilmente con un pò di testa e non s-vendendosi alla prima etichetta un pò figa che capita.
Robi: Credo che il nostro interesse sia principalmente vivere delle esperienze positive per noi stessi, con delle persone che possono condividerle. Quello che posso dire dei CGB è che sono esattamente come.. sembrano: il professionismo non ci riguarda; quello che esprimiamo è quello che siamo.

19- Siamo giunti al termine di questa intervista, date libero sfogo alle vostre parole, un saluto e un grazie a chi?
Beck: Ci manca ancora che mi metto a salutare e a ringraziare, padroni di nulla servi di nessuno! P.S. Ciao!
Robi: Grazie a Zora & al Perno, per l'opportunità. Andate sul nostro sito, prendete i nostri cazzo di CD. sobbalzo.net/cgb.htm

Andrea 'Perno' Salutari
Pamela Ferrari



CGB - DISEQUILIBRIO INSTABILE
questo buco non ha fondo
muoversi tra livelli differenti
urtando il meno possibile
nonostante tutto insopportabile
è sempre calda rabbia sotto lo strato
di cenere da spegnere.
immobile in disequilibrio instabile

decido presto
forse troppo in fretta
rapido e indolore
sono indifferente

pochi secondi prima del buio
tutto sfreccia rapido, benzina che
brucia, asfalto che luccica
ultimi pensieri s'intersecano,
contatto, assenza d'aria, lascio il niente.

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