I vincitori di queste amministrative '12 sono due.
Il Partito Democratico di Bersani e il M5S di Beppe Grillo.
Il PDL crolla e quasi scompare in molti comuni capoluogo. 8% a Cuneo, 13% Como, 9% a Genova, 12% a LaSpezia, 5% a Verona, 5% a Carrara, 8% a L'Aquila, 8% a Palermo, ecc. Il PdL è l'unico partito che sostiene il Governo Monti che sprofonda nel baratro.
La Lega Nord, escluso il grande successo del dissidente Tosi, perde ovunque ed è in calo.
Il Terzo Polo è , in doppia cifra in alcune realtà, marginale in altre.
L'opposizione di sinistra al Governo Monti (IDV di Di Pietro, Sel di Vendola, FdS di Rossi) non cresce, ma cala. Unita non raggiune quasi mai neanche la soglia del 10%.
L'estrema destra non intercetta nulla e rimane ai margini.
Le liste comuniste a sinistra della FdS nelle pochissime realtà dove si sono presentate non vanno oltre lo 0,5%. Inesistenti.
Perdono tutti? No!
Il vincitore morale di queste elezioni è Grillo e il suo movimento. Sono loro il Quarto Polo. In molte città superano il 10%, a Parma addirittura il 20%. Non sono un pericolo per il sistema finchè non raggiungeranno il 50%, essendo contrari ad ogni alleanza. Da molti sono definiti la "nuova" Lega Nord, quella delle origini. In queste elezioni hanno preso i voti d'uscita dal PDL e dalla Lega Nord. Da Berlusconi a Grillo. Surreale, ma vero!
Bersani e Il Partito Democratico sono i veri vincitori di queste elezioni. Ma non per meriti propri. Il Pd si limita a resistere e mantere la maggior parte del loro elettorato: riuscendoci. Vince grazie all'alleato che non ti aspetti. Grillo fa l'exploit intercettando l'elettorato deluso del PDL e leghista. Tanti che ieri hanno votato Berlusconi e Bossi oggi hanno votato Grillo. Grillo fatica a rubare lo zoccolo duro del PD (che resta sopra al 20%, considerando anche tutte le civiche "democratiche), ma riesce ad intercettare una piccola parte di elettorato della sinistra del PD (Sel/IDV/FDS).
In pratica Grillo sconfigge Berlusconi e ridimensiona i partiti di sinistra. In un colpo solo ha cancellato il primo nemico del PD (il Pdl di Alfano) e tiene sotto scacco il nemico interno (la sinistra del PD) che non va oltre il 10% e non potrà condizionare minimamente il PD.
Bersani ha trovato il suo alleato fedele, grazie a Grillo, ora può iniziare a ridere anche lui.
Dato Piemontese
In Piemonte il PD, esclusa Cuneo, oscilla tra il 17% e il 28% rimanendo l'unico grande partito italiano. L'IDV è il principale partito di sinistra all'opposizione di Monti. Sel oscilla da 1,5% al 3,5% e la FdS dal 2% al 6%. Vorrei sottolineare un fattore.
A Cuneo, città dove la FdS in Piemonte ha raccolto più consensi, non si è presentata come FdS, ma sotto una lista civica "Costituente Beni Comuni".
Sintomo che i partiti, soprattutto i non partiti come la FdS, non sono attrattativi. Il M5S anche in Piemonte diventa il nuovo quarto polo.
Piemonte (PD-IDV-SEL-FDS)
Asti 18,8% - 4,09 - 1,6% - 3,1%
Alessandria 17,7% - 2,9% - 1,9 - 2,2 %
chivasso 17,4% - 8,29% - 3,69% - 4,5%
Cuneo 9,3% - 3,6% - 3,% - 6.4%
Grugliasco 28,5% - 6,4% - 2,9% - 2,8%
Nel mio articolo "Elezioni 2011 - L'agonia dei comunisti, il caso Torino e il rinnovamento 2.0 " dicevo:
E' dal 2006 che ogni tornata elettorale è una botta al cuore nella peggiore delle ipotesi, una boccata di ossigeno nella migliore. Ma è dal 2006 (scusatemi se da giovane non la prendo troppo alla lontana) che la sinistra, a livello nazionale esclusi i singoli e vitali casi è marginata e non egemone nella società, tanto meno nella coalizione di centro-sinistra. E' dal 2006 che i comunisti lottano per sopravvivere e non per cambiare lo stato di cose presenti, una lotta che in questi cinque anni, causa pessima gestione dei dirigenti, si sta trasformando in agonia.
Parlo di coalizione di centro-sinistra perchè smentendo la tesi di Chianciano '08, la FdS da tempo ha deciso che la sopravvivenza la si può ottenere soltanto in alleanza: se possibile con una coalizione di sinistra, se questa via non è percorribile appoggiando il Partito Democratico. Un Deja vu.
Il dato delle urne a livello nazionale è chiaro: il Partito Democratico diventa il primo partito d'Italia, il terzo polo è solo un UDC allargato. La sinistra è immobile. L'elettorato di sinistra è da anni ancorato a quel 10% suddiviso nei 2 partiti di sinistra (FdS e SEL), nel partito di Di Pietro (con un'ala di sinistra minoritaria capeggiata da De Magistris).
Anche questa tornata elettorale ha dimostrato come l'elettorato di sinistra non è in aumento, ma si sposta di elezione in elezione da un partito all'altro. La conflittualità a sinistra, spesso manovrata dal PD, permette ai democratici di diventare il primo partito d'Italia.
Il vecchio elettorato di Rifondazione pre '98 era un voto di protesta (finito tra Grillo e Idv), un voto movimentista (sparso un po' qua e là), un voto generico di sinistra (finito in SEL) e un voto comunista ed anticapitalista che segue ancora la falce e martello.
Quindi la domanda: lo scopo dei partiti della sinistra di sistema è quello di pescare l'elettorato di sinistra del PD ed egemonizzare quello spazio o conquistare elezione dopo elezione la parte meno fedele di quel 10% citato prima? Certo, entrambi! Ma da anni vediamo solo il secondo fenomeno.
Premesso che l'ala di Sinistra dell'IDv è minoritaria (Di Pietro, l'ex vicesegretario regionale Scilipoti o Razzi sono di sinistra?) ecco i dati nazionali dei tre partiti a queste amministrative:
2011
Provinciali IdV 4,8% FdS 4,1% Sel 4,1%
Comunali Sel 4,7% IdV 3,9% FdS 2,7%
Ora vediamo i dati del 2012
I risultati complessivi delle sinistre nei capoluoghi di provincia dovrebbero essere questi: FdS 3,09% - IdV 3,35% - SEL 3,66%.
Valutazione del compagno Marco Nebuloni che è stata gentilmente pubblicata sulla mia pagina facebook (Andrea Perno Salutari). Se il dato non fosse corretto vi prego di segnalarmi quello esatto via email (casaperno@libero.it)
I tre partiti di opposizione di sinistra al Governo Monti non crescono, perdono tutti. Le somme dei tre partiti non superano quel famoso 10%. L'egemonia del centrosinistra è del PD, la sinistra è litigiosa e marginale, ma soprattutto è alleata fedele (tranne la FdS) del PD.
Capoluoghi (ho inserito solo i capoluoghi dove ci siamo presentati come FDS)
PD - IDV - SEL - FDS
Gorizia 17,1% - 3,2% - 2,8% - 2,5%
Verona 14,8% - 1,7% - 2,6% - 0,9%
Monza 24,7% - 3,5% - 2,9% - 1,5%
Como 15,7% - 1,0% - 3,9% - 1,9%
Genova 23,8% - 5,9% - 5% - 2,2%
La Spezia 27,2% - 3,3% - 6,7% - 4,8%
Carrara 27,7% - 2,7% - 3,6% - 6,9%
Lucca 21,9% - 2,4% - 3,8% - 3,5%
Pistoia 33,7% - 4.6% - 4.2% - 3.1%
Rieti 11,8% - 3.1% - 4,6% - 4,0%
L'Aquila 16,4% - 3,3% - 2,6% - 2,9%
Isernia 8,7% - 6,7% - 3% - 1%
Brindisi 17% - 1,3% - 5,4% - 0,9%
Trani 6,3% - 1,1% - 2,5% - 1,1%
Catanzaro 10,4% - 2,6% - 2,7% - 0,7%
Palermo 7,7% - 10,2% - 2,2% - 4,7%
La FDS va in alleanza con il PD (e anche oltre ...) a
Cuneo, Alessandria, Monza, Genova, La Spezia, Gorizia, Piacenza, Carrara, Pistoia, Lucca, Rieti, Isernia, L'Aquila, Catanzaro
La FDS va da sola o con alleanza di sinistra ad
Asti, Como, Brindisi, Trani, Palermo
In molti comuni la FdS non si è presentata insieme, ma Prc e PdCI hanno scelto candidati dversi. Il caso più famoso è quello di Parma, dall'alleanza Diliberto-Fini. La sinistra rimane immobile. Riesce nell'impresa di perdere voti stando all'opposizione, cosa impensabile. Tipicamente i partiti crescono all'opposizione, calano con il mal governo. La FDS non cresce, ma come notate è in bella compagnia.
Sabato prossimo ci sarà la manifestazione a Roma della FdS contro Monti. Potrebbe essere l'inizio della riscossa o la conferma del momento di difficoltà.
Servono scelte coraggiose, pragmatiche, ma con una prospettiva di lunga durata!
La sinistra è morta o dormiente, una sinistra favorevole a questa Unione Europea non potrà nè oggi nè domani sollevare il nostro paese. Il prossimo anno il PD tornerà al governo e le misure di austerità ci porteranno al modello greco, la sinistra continuerà ad essere la stampella del PD. Io penso che questa stampella dovremmo dargliela in testa.Costruire subito il Fronte di Resistenza e Solidarietà del Popolo Italiano. Liberarci dall'UE per difendere la costituzione italiana e riconquistare la sovranità nazionale. Non vinceremo nè oggi, nè domani! Ma dobbiamo iniziare ora il cammino che potrà liberare nuovamente la nostra Patria!
Patria, Socialismo o Morte!
Andrea 'Perno' Salutari
Condivido quasi interamente la tua analisi. Con due eccezioni: il Pd non ha vinto e in alcune realtà sparisce quasi quanto il Pdl andando sotto il 10 e a volte sotto il 7%. La presenza di centinaia di liste civiche rende difficile "pesare" il voto di sinistra. Un esempio: Idv alle Europee fa l'8, alle Regionali il 7,8 e alle comunali poco sopra il 3 (raddoppiando però rispetto a 5 anni prima). Neanche io considero l'Idv un partito di sinistra ma alcune posizioni sono condivisibili (lavoro grazie a Zipponi, ambiente, tagli alla casta) e in una situazione emergenziale come questa, con l'intero sistema partitico in crisi, abbiamo un'occasione storica: unirci, vincere le elezioni senza Pd e governare. E' l'unica possibilità che ha questo Paese di uscire dalla crisi senza lacrime e sangue grazie a una visione sociale totalmente assente in tutte le altre forze e del tutto marginale nel Pd. Certo, per farlo bisogna superare i personalismi e non restare attaccati ai propri simboli. Guarda la Grecia, se le forze a sinistra del Pasok si fossero presentate in un'unica lista avrebbero preso il premio di maggioranza e ora governerebbero. Spero che se si rivota tra un mese lo capiscano.
RispondiEliminaMaurizio
Ps: Se per caso decidi di rispondermi puoi avvisarmi a masan65@yahoo.it? Ti leggo spesso e ti seguo su twitter
Caro Perno, di solito ti trovo un po' "estremista" (sai com'è, sono un comunista medio...), ma questo post lo condivido al 100%
RispondiEliminaCiao Maurizio. Il PD ha perso voti, come tutti i partiti. Sia di sinistra che di destra. Ma rimane il primo partito d'Italia. Non arriva al 20%. Ma bisogna considerare molte liste civiche gestite dai democratici.
RispondiEliminaIl PDL ha più che dimezzato i voti.
Perchè dico che ha vinto? Se si votasse con questa legge elettorale ha la vittoria in tasca.
ITALIA NEL DOPO MONTI
Per acquisire il 55 per cento dei seggi alla Camera è sufficiente ottenere un voto in più degli avversari. Bersani ha già vinto con la foto di Vasto (e se ci aggiungiamo il terzo polo?), mentre il Pdl in crisi ha rotto l'alleanza con la Lega senza averne costruita nessun'altra.
Fare confronti con le precedenti amministrative è difficile. Nel 2007 IDV era un piccolo partito. Erano i tempi del PRC al 6-8% e del PdCI al 2%. Ho fatto un confronto con le regionali 2010 e amministrative 2011. Ma il dato ovviamente va preso con le molle.
Il dato che sottolineo è che alla sinistra del PD il bacino non cresce. Siamo sempre intorno a quel 10% da decenni ormai.
La tua speranza è interessante "unirci, vincere le elezioni senza Pd", ma lontana dalla volontà dei partiti. Ma PD/SEL/IDV hanno un altro progetto. Progetto dove la sinistra non sarà egemone.
Il caso greco è un bell'esempio. Infatti il Dimar aveva fatto una scissione da Syriza giusto due anni fa.
La frammentazione è storicamente un problema della sinistra.
A presto
Comunista media, in effetti ho idee radicali. Ma questa analisi, fatta a caldo e quindi molto imperfetta, è dettata più dai numeri che non dalle idee, sarà per questo che è stata apprezzata da diverse persone. Spero sia servita per creare una riflessione