Un
giorno uno scorpione si ritrovò sperduto in un luogo a lui insolito,
lontano dalla sua casa, dal suo deserto. Individuata la strada del
ritorno, si trovò di fronte ad uno stagno che gli bloccava la strada.
Avendo paura di affogare nella traversata, si fermò sulla riva finché
non vide una piccola rana.
"Amica rana - chiese lo scorpione - ti prego
di aiutarmi, sto cercando di tornare a casa: non potresti portarmi sulle
tue spalle fino all'altra parte dello stagno?"
"Scorpione - rispose la
rana - per tua natura, quando sei spaventato, reagisci colpendo col
pungiglione; cosa mi dice che tu non lo faccia anche con me perché
spaventato dall'acqua, quindi uccidendomi?"
Lo scorpione rispose: "Rana,
come fai a pensarlo? Se io facessi una cosa del genere tu affonderesti
ed io affogherei con te..."
Confortata dalla risposta, la rana prese
sulla sua schiena lo scorpione e cominciò la traversata. Ciononostante,
al primo schizzo d'acqua lo scorpione, spaventato, colpì la rana col
pungiglione. Morendo, la rana disse: "Perché, perché lo hai fatto
scorpione? Così morirai anche tu."
Lo scorpione, prima di affogare, le
rispose: "Non ci ho potuto fare niente: è nella mia natura"
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