lunedì 18 febbraio 2013

Socialismo XXI, la rivoluzione che non si ferma

Ecuador
Il socialismo continuerà. Il popolo ecuadoriano ha votato per quello. Rimarcheremo la nostra battaglia per la giustizia sociale, per la giustizia regionale. Continueremo a combattere la battaglia per combattere ogni forma di sfruttamento della manodopera in accordo con le nostre idee socialiste: la supremazia del lavoro umano sul capitale. Nessuno dubiti della nostra opzione preferenziale per i poveri: siamo qui per quello. Hasta la victoria siempre! (Rafael Correa)

Grande vittoria di Correa in Ecuador. Il presidente ha stravinto al primo turno con il 57%, il suo sfidante, un banchiere, è stato doppiato e si è fermato ad un misero 23%. Il popolo ecuadoriano ha scelto di proseguire con il cambiamento, con il socialismo.
Chiare le parole di Correa: "Dedico questa vittoria a Chávez, uno straordinario  leader latinoamericano.. Oggi ha perso la partitocrazia, il potere mediatico, il FMI, l'oligarchia interna e i suoi alleati internazionali, ha vinto il popolo dell'Ecuador, la sua volontà e la sua sovranità che mai più potrà essere piegata dai poteri forti".

Ultimamente il il neo-eletto presidente ha fatto sapere di essere pronto ad affrontare le tante sfide ancora aperte:
gli investimenti nella nascente industria mineraria
la riduzione della spesa pubblica
la lotta alla disoccupazione.

"Questa è una rivoluzione che non ferma nessuno"

Correa ha a disposizione una grandissima forza parlamentare  e potrà continuare la sua politica di crescita con redistribuzione, mantenendo alla larga il FMI e la banca privata. Continuità nella politica internazionale, per consolidare il blocco regionale dell'UNASUR e l'unione basata sulla complementazione con l'ALBA.
Continuerà il miglioramento della sanità e dell'istruzione.

Dopo l'ampia vittoria dell'ottobre scorso in Venezuela, la travolgente cavalcata di Correa riconferma la speranza e il successo del Socialismo del XXI secolo.



Venezuela
Credo che questo secolo sia il nostro secolo, noi non siamo i dannati della terra, noi dobbiamo essere, come diceva Bolivar, il nuovo genere umano (Chavez)

Il presidente venezuelano Hugo Chavez è rientrato in patria dopo l'invervento in terra cubana e ha scelto Twitter per comunicare la notizia.
"Siamo tornati nella patria venezuelana. Grazie mio Dio! Grazie popolo amato! Qui continueremo le cure"
"Grazie a Fidel, a Raul e a tutta Cuba!! Grazie al Venezuela per tanto amore"
"Sono attaccato a Cristo e confido nei miei medici e infermieri. Hasta la victoria siempre!! Vivremo e vinceremo!!!".

Nel quartiere dove si trova l’Ospedale Militare si sono sentiti esplodere petardi come saluto di bentornato e i simpatizzanti del presidente hanno organizzato una grande manifestazione per celebrare il ritorno del proprio leader.

Qui di seguito la lettera di Fidel Castro
Caro Hugo:
Sono molto contento che tu sia potuto ritornare al pezzo di terra americana che così tanto ami, e al popolo fratello che tanto di supporta.
E 'stata necessaria una lunga e straziante attesa, la tua sorprendente resistenza e la totale consacrazione dei medici, come hanno fatto per 10 anni, per ottenere questo obiettivo. E 'assolutamente giusto ricordare l’insuperabile costanza dei tuoi parenti più stretti, dei tuoi compagni nella direzione rivoluzionaria, delle Forze Armate bolivariane, riarmate e riequipaggiate da te, e delle persone oneste di tutto il mondo che hanno mostrato il loro affetto.
Una speciale menzione merita il popolo venezuelano che ti ha supportato con le sue manifestazioni quotidiane di supporto entusiasta ed irriducibile. Per questo deve essere un felice ritorno in Venezuela. Hai imparato molto dalla vita, Hugo, in questi giorni difficili di sofferenza e sacrificio.
Ora che non avremo il privilegio di ricevere tue notizie tutti i giorni, torneremo al metodo della corrispondenza che abbiamo usato per anni.
Vivremo per sempre lottando per la giustizia tra gli esseri umani, senza paura degli anni, dei mesi, dei giorni e delle ore, consapevoli, umilmente, che ci è toccato vivere nell’epoca più critica della storia della nostra umanità. Il nostro popolo, che è anche il tuo, conoscerà domani attraverso lo stesso mezzo il tuo ritorno in Venezuela.
Tutto dovrebbe essere fatto con molta discrezione, per non dare l’opportunità ai gruppi fascisti di pianificare le loro azioni criminali contro il processo rivoluzionario bolivariano.
Quando il campo socialista crollò e l'URSS si disintegrò, l'Imperialismo, con il pugnale affilato del suo Bloqueo si proponeva di affogare nel sangue la rivoluzione cubana; il Venezuela, un paese relativamente piccolo della frammentata l'America,  fu in grado di impedirlo.
Per motivi di tempo non menziono i molti paesi dei Caraibi, del Centro e del Sud America che il Venezuela, in aggiunta ai suoi grandi progetti economici e sociali, è stato in grado di aiutare.
Proprio per questo tutte le persone oneste del mondo hanno seguito da vicino "la salute e le notizie su Chavez".

¡ Hasta la victoria siempre !
¡ Un fuerte abrazo !
Fidel Castro Ruz

8 y 35 p.m.
17 febbraio 2013




Bolivia
Bisogna pensare a modelli diversi di società rispetto al capitalismo. Non è accettabile che nel XXI secolo alcuni paesi e multinazionali continuino a provocare l'umanità e cerchino di conquistare l'egemonia sul pianeta. Sono arrivato alla conclusione che il capitalismo è il peggior nemico dell'umanità perché crea egoismo, individualismo, guerre mentre è interesse dell'umanità lottare per cambiare la situazione sociale ed ecologica del mondo. (Morales)

La “Legge quadro della Madre Terra e dello sviluppo integrale per il vivir bien” è stata promulgata in  Bolivia ha promulgato nell’ottobre scorso.
La Legge definisce la Madre Terra come “il sistema vivente dinamico formato da una comunità indivisibile di tutti i sistemi di vita e gli esseri viventi che sono interconnessi, interdipendenti e complementari, che condividono un destino comune, aggiungendo che ” la Madre Terra è considerata sacra..”.  In questo approccio gli esseri umani e le loro comunità sono considerati una parte della Madre Terra, per essere integrati in sistemi di vita definiti come “… comunità complesse e dinamiche di piante, animali, microrganismi e altri esseri nel loro ambiente, in cui le comunità umane e il resto della natura interagiscono come una unità funzionale, sotto l’influenza di fattori climatici, fisiografici e geologici, nonché delle pratiche produttive e della diversità culturale dei boliviani…”.

La Legge si ricollega ai già sanciti sette diritti specifici di Madre Terra e dei suoi sistemi di vita costitutivi, comprese le comunità umane :
Per la vita: è il diritto al mantenimento dell’integrità dei sistemi di vita e dei processi naturali che li sostengono, così come le capacità e le condizioni per il loro rinnovo;
Per la diversità della vita: è il diritto alla conservazione della differenziazione e della varietà degli esseri che compongono la Madre Terra, senza essere geneticamente modificati, né modificati artificialmente nella loro struttura, in modo tale che non sia minacciata la loro esistenza, il funzionamento e il futuro potenziale;
Per l’acqua: è il diritto alla conservazione della qualità e alla composizione delle acque per sostenere i sistemi di vita e proteggerli contro la contaminazione;
Per l’aria: è il diritto al mantenimento della qualità e della composizione dell’aria per sostenere sistemi di vita e proteggerli contro la contaminazione;
Per l’equilibrio: è il diritto al mantenimento o al ripristino della interrelazione, dell’interdipendenza e della capacità di integrare le funzionalità dei componenti della Madre Terra in modo equilibrato, per il proseguimento dei suoi cicli e il rinnovamento dei processi vitali
Per il ripristino: E’ il diritto al ripristino efficace e opportuno dei sistemi di vita compromessi a causa delle attività umane dirette o indirette
Vivere senza contaminazione: è il diritto alla conservazione della Madre Terra e dei suoi componenti per quanto riguarda i rifiuti tossici e radioattivi prodotti dalle attività umane (1)



La Rivoluzione in Sud America continua e avanza.
Chavez è tornato in Patria e ha ringraziato: "Grazie a Fidel, a Raul e a tutta Cuba!! Grazie al Venezuela per il tanto amore".
Correa è stato rieletto presidente dell' Ecuador con il 57%, il suo sfidante si è fermato al 23%. Correa festeggiando ha detto: "Questa è una rivoluzione che non ferma nessuno". E noi... già, e noi?

Andrea 'Perno' Salutari

1 commento:

  1. Segnalo l'articolo di Fulvio Grimaldi
    http://fulviogrimaldi.blogspot.it/2013/02/lamerica-latina-avanza-goleada-di.html#more

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