giovedì 21 febbraio 2013

Partigiani della Costituzione

L'europa della Grecia
C'era una volta la sovranità. Questa campagna elettorale si è basata solo su due fattori: le alleanze e il voto utile. Mi pare una evidente ammissione. Il programma lo hanno già scritto in Europa e sarà di matrice liberista. Tutti i partiti vogliono spiegarci qual è il voto utile, ma soprattutto quasi tutti ci vogliono convincere che questa Unione Europea è, e deve essere, il nostro futuro obbligato. Ma nessuno ci parla dei PIGS, nessuno ci parla della Grecia.
Secondo l'Unicef sono 439mila i bambini che vivono sotto la soglia di povertà, le famiglie povere sono il 20,1% della popolazione. Il popolo, per vivere, assalta anche i supermercati e nessuno dice nulla. E ricordiamo tutti le parole di Monti: la Grecia è il grande successo dell'euro. Questi sono temi prioritari, ma in Italia si parla del nulla e c'è un motivo. Per questo continuo a pensare che il nostro popolo si merita questa classe politica, si merita questa Patria impoverita. Ed è anche colpa nostra.

Ma che succede a sinistra?
L'abbraccio amoroso di Vendola con Bersani ricorda la mantide religiosa: un rapporto mortale. Oggi, la sinistra che ha deluso, prova a unirsi con la Rivoluzione Civile di Ingroia, riuscendo a mobilitare tutti, dai militanti di sinistra alla società civile. Vendola nel 2009 spacco la sinistra lasciando Rifondazione Comunista perché voleva "restituire alla sinistra Italiana un ruolo primario", voleva "la sinistra unita". Oggi è l'unico partito che nega l'accordo Bersani/Monti e si sente il "profumo" di inganno. Oggi, i peggiori difetti della sinistra, vengono ben rappresentati dalla scelta politica di SEL. Da una parte la sinistra, dall'altra Bersani/Monti. E poi c'è chi, come Vendola, attacca Ingroia per proteggere Bersani.
Lo stesso Vendola che prima si scontra con Bersani e Renzi, quest'ultimo viene definito senza problemi un "uomo di destra, in sintonia con la Merkel". Vince Bersani, ma Renzi diventa una risorsa del centrosinistra. Ora lo stesso copione contro Monti. Fra un mese, quando Vendola-Bersani-Monti governeranno insieme diranno che Monti non è più di destra, ma che è una risorsa contro Berlusconi. La farsa insomma continua ...

E il sindacato?
La Cgil invita nella loro grande assemblea di campagna elettorale chi in parlamento ha cancellato l'Art 18 e censura la voce di chi ha raccolto le firme per reintrodurlo. Da Di Vittorio siamo arrivati alla Camusso, recuperando la polemica del mese scorso: a che servono questi sindacati?

Si erano tanto amati ...
Continua il circo ... Capisco le grosse difficoltà di Bersani, Monti, Berlusconi nel far partire la campagna elettorale. Da 15 mesi stanno governando insieme ed ognuno rimprovera l'altro di aver fatto pessime riforme. Omettono di dire che le hanno votate insieme. Ma c'è di peggio. Ci sono ancora tantissimi italiani che, col voto, non puniranno la loro non credibilità. Errare è umano, perseverare è ...
Stiamo assistendo alla campagna elettorale più triste degli ultimi anni. Era anche prevedibile, veniamo da un governo capeggiato da Monti e sostenuto sia da Bersani che da Berlusconi. Voti utili, candidature scomode, accordi, giravolte, diffamazioni, teatrini mediatici. Ma nessuno, o quasi, prova a parlare di programmi. Ma forse in questo c'è un filo di onestà: il programma lo hanno già deciso in Europa e dunque assistiamo al teatrino del nulla che deciderà chi dovrà metterci la firma.

Per una Rivoluzione Civile
Rivoluzione Civile ha detto fin dal primo giorno da che parte sta. Dalla parte dei lavoratori, con la Fiom, non a parole ma nei fatti. Dalla parte della legalità, ma sgombrando il campo dalle ambiguità derivanti da 20 anni di berlusconismo che hanno stravolto il sistema legislativo del nostro Paese: infatti, ci sono tante leggi ingiuste che vogliamo cambiare. Dalla parte della legalità costituzionale, infatti la Costituzione ne diventa la bussola, il perno fondante.
La crisi etico-morale e politica ha determinato la crisi finanziaria che è stata scaricata completamente sulle spalle dei lavoratori. Si è arrivati al punto di istituzionalizzare il modello Marchionne, il peggiore degli ultimi anni, il modello di un padrone in stile Ottocento che ha cancellato secoli di conquiste sociali e del lavoro. Siamo ormai al ricatto puro, alle barbarie, come è accaduto a Pomigliano, siamo all’abolizione dello stato di diritto, dove il più forte impone la sua legge al più debole

Rivoluzione Civile si fa portatrice di proposte che vogliono essere proposte di governo atte ad avviare un processo cambiamento con un vero programma di sinistra, che qui potete leggere nella versione sintetica (Programma Rivoluzione Civile)

1) per l’Europa dei diritti, contro l’Europa delle oligarchie economiche e finanziarie. Vogliamo un’Europa autonoma dai poteri finanziari e una riforma democratica delle sue istituzioni
2) per la legalità e una nuova politica antimafia che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento ma l’eliminazione della mafia
3) per la laicità e le libertà. Affermiamo la laicità dello Stato e il diritto all’autodeterminazione della persona umana.
4) per il lavoro. Non vogliamo più donne e uomini precari. Siamo per il contratto collettivo nazionale, per il ripristino dell’art. 18 e per una legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro
5) per le piccole e medie imprese, le attività artigianali e agricole. Deve partire un grande processo di rinascita del Paese, liberando le imprese dal vincolo malavitoso, dalla burocrazia soffocante.
6) per l’ambiente. Va cambiato l'attuale modello di sviluppo, responsabile dei cambiamenti climatici, del consumo senza limiti delle risorse, di povertà, squilibri e guerre.
7) per l’uguaglianza e i diritti sociali. Vogliamo eliminare l’IMU sulla prima casa, estenderla agli immobili commerciali della chiesa e delle fondazioni bancarie, istituire una patrimoniale sulle grandi ricchezze
8) per la conoscenza, la cultura, l’informazione libera. Affermiamo il valore universale della scuola, dell’università e della ricerca pubbliche.
9) per la pace e il disarmo. Va ricondotta la funzione dell’esercito alla lettera e allo spirito dell’articolo 11 della Costituzione a partire dal ritiro delle truppe italiane impegnate nei teatri di guerra
10) per una nuova questione morale ed un’altra politica. Vogliamo l'incandidabilità dei condannati e di chi è rinviato a giudizio per reati gravi, finanziari e contro la pubblica amministrazione

Partigiani della Costituzione
Fra qualche giorno, finalmente, si voterà e finirà questa ipocrita e malata campagna elettorale. Non conosciamo ancora le percentuali esatte, ma sappiamo bene che dalle urne uscirà vincente la politica liberista dell'Unione Europa. Noi, ovunque collocati, ci limiteremo a festeggiare o piangere. Per cosa? Per la sopravvivenza di una voce critica. E forse ci resterà la cinica consolazione che dalle urne non potrà giungere alcuna panacea perché il problema è più intrinseca in noi: non è solo politico, ma bensì umano. In questo conflittuale e tragico contesto storico, Ingroia ha avuto il merito di compattare tutte quelle forze politiche che, in Italia, si sono opposte da sinistra al montismo e le ha unite con la miglior società civile. In un momento di rassegnazione, causa sconfitta politica e culturale della sinistra antiliberista in Italia, Ingroia ha ridato coraggio, ha rivitalizzato l'ottimismo della volontà costruendo una squadra che è pronta a lottare per la sopravvivenza di una voce critica, necessaria per resistere allo stato di cose presenti.
Per questo considero la croce sul simbolo di rivoluzione Civile un voto critico, un voto coraggioso, un voto di resistenza.
Per questo parteggio per Ingroia, per la Rivoluzione Civile e per la Costituzione Italiana.

Andrea 'Perno' Salutari

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