lunedì 4 febbraio 2013

Andolina è un esempio di umanità

Il signor Andolina è un medico che di fronte ad una bambina con una malattia genetica ha usato una tecnica proibita in questo paese disobbedendo ai dettami delle gerarchie sanitarie. Grazie a questa cura, la bambina adesso è viva e risponde alla cura positivamente ma Andolina è un “disobbediente” e deve essere punito dalla legge. Ad avercene di questi “illegali” in Italia. Todos somos illegales! Roy Paci

La macchina del fango è in atto per limitare l'ascesa del Movimento "Rivoluzione civile", le stanno provando tutte, il che dimostra la validità di questa lista. Tutti contro la Rivoluzione Civile, a partire dall'asse Bersani-Vendola, fino ai segugi di Berlusconi. Tutti stanno cercando di indebolire questa lista: gli attacchi dell'Unità, le imboscate dell'Annunziata, la censura mediatica, le mistificazioni di Repubblica, gli insulti e le calunnie provenienti dal Pdl.
I peggiori attacchi giungono dalla sinistra di Vendola che è giustamente preoccupata dai cali di consensi causata dall'alleanza sempre più evidente dell'asse Bersani-Monti. Prima Vendola si scontra con Bersani e Renzi, quest'ultimo viene definito senza problemi un "uomo di destra, in sintonia con la Merkel". Vince Bersani, ma Renzi diventa una risorsa del centrosinistra. Ora lo stesso copione contro Monti. Fra un mese, quando Vendola-Bersani-Monti governeranno insieme diranno che Monti non è più di destra, ma che è una risorsa contro Berlusconi. La farsa continua ...
Ed ecco la loro disperata ricerca di alcuni possibili difetti nella lista Rivoluzione Civile.

I giornali di destra festeggiano: un indagato con Ingroia.
Vendola, Grillo e persino Crozza esultano: hanno un nuovo elemento per nascondere le proprie contraddizioni e nel caso di Crozza un fattore anti Ingroia da usare.
Tutti contro Andolina, l'impresentabile, quasi si arriva a paragonarlo a Dell'Utri.

In una battuta, la spalla di Crozza, ha presentato Andolina come “indagato per associazione a delinquere”, quindi sarebbe un “impresentabile”. Poi Crozza-Ingroia con la foto del medico in mano dice “è uno che somministra farmaci guasti”. E giù a ridere, la risata facile sulle spalle dei malati, quelli veri.

In questo mondo rovesciato basta una cazzata detta da un comico per causare la morte di un bambino.
(Marino Andolina)


Ma chi è veramente Andolina?
Andolina è in realtà un medico di guerra, pioniere di nuove cure contro i tumori, stimato professionista che ha la colpa di aver salvato moltissime vite umane si è trovato contro le lobby farmaceutiche e i retrogradi antiscienza. Sarebbe indagato insieme ad altri 10 medici della Stamina Foundation per aver effettuato terapie con cellule staminali non autorizzate dal Ministero della Salute. L'accusa di truffa riguarda invece la promessa a ben 14 malati che avrebbero beneficiato di effetti terapeutici grazie alle staminali.

Ho cominciato nell’ 84 a fare trapianti di midollo. Sono stato il primo pediatra in Italia, il mio impegno principale era questo. Poi, casualmente, mi sono imbattuto in una terapia cellulare, cioè con cellule diverse di quelle che si usano per il trapianto di midollo e, quindi, senza saperlo, nell’86-87 ho fatto il primo trapianto di cellule staminali per una malattia genetica.(Andolina)

Andolina è stato uno dei primi medici a praticare il trapianto di midollo in bambini malati di leucemia nel 1984. Dal 2009 sta spingendo una avanzata terapia a base di cellule staminali, i famosi “farmaci guasti” di Crozza. Lo fa per salvare vite di bambini.
Visto che da quel ’84 a oggi le leggi sanitarie erano solo un ostacolo in più da superare per salvare qualche vita, il medico e il suo team qualche volta hanno deciso di forzare un po’ le norme ministeriali. Rischiando in prima persona. Da qui l’indagine (non l’imputazione, né condanna) per “associazione a delinquere”. Che si sta sgretolando giorno dopo giorno grazie a magistrati che concedono ai piccoli pazienti di usufruire della terapia a base di staminali di Andolina. Terapia che funziona, sebbene non sia ancora autorizzata dal Ministero della Salute.
Definire Marino Andolina semplicemente “indagato per associazione a delinquere” senza specificare altro, significa metterlo sullo stesso piano etico e morale di persone indagate per terrorismo, mafia, corruzione, traffico d’organi o altre peggiori cose disumane.
Definire “farmaci guasti” un’avanzata terapia con cellule staminali, significa contribuire a creare un clima che impedirà l’utilizzo di una terapia innovativa che già sta salvando vite di bambini. (4)

Dopo lo spettacolo di Crozza, sul web, si è scatenata la rabbia e l'indignazione dei sostenitori di Andolina.
Tra questi Pietro Crisafulli, presidente dell'associazione Sicilia Risvegli onlus ha scritto: "La vicenda delle staminali va trattata dal punto di vista dei malati. Giudici di tutta Italia hanno già sconfessato le accuse mosse contro il dott. Andolina, accertando non solo che le sue staminali non sono affatto guaste, contrariamente a quanto affermato da Crozza in trasmissione, ma addirittura funzionano. Celeste, Smeralda, Daniele, Gioele, Rita e tanti altri bambini oggi sono salvi e stanno migliorando grazie alla cura del dott. Andolina. La loro vite evidentemente non contano nulla per quelle istituzioni che li avevano condannati ad un tragico destino con provvedimenti sconsiderati; per noi invece costituiscono la nostra speranza e la forza per andare avanti in questa battaglia che stiamo combattendo per assicurare un’esistenza dignitosa ai nostri cari al fianco del dott. Andolina" (1)

"Illustre dott. Crozza..., scrive un papà sul sito dell'emittente televisiva, la mia bimba è una delle fortunate che ha potuto ricevere i medicinali "scaduti e pericolosi" che somministra il dott. Andolina. Si chiamano staminali. Perché "conviene" chiamarli farmaci, e non trapianti come dovrebbero. Nel mio caso cellule che la mamma ha donato alla sua bimba sono diventate farmaci. Il dott. Andolina pur di curare mia figlia si è rovinato la vita, bastava solo facesse finta di non vedere come hanno fatto tutti gli altri medici. Ma lui il giuramento di Ippocrate l'ha fatto davvero!"

Un altra ancora...
"La mia bambina, con una malattia neurodegenerativa incurabile, sta migliorando da oltre 16 mesi. Ma a nessuno importa. Non voglio difendere la campagna politica del dottore, ma la battaglia che lui combatte a sue spese, assieme a decine di famiglie nei tribunali d'Italia per ottenere queste cure" (2)

e tante altre sono tutt'ora visibili sul sito.


Pubblico chi sotto una lettera aperta del Dottor.Andolina

Prima di tutto desidero scusarmi per l’imbarazzo che ho creato con la mia candidatura.

Come altri candidati con la coscienza a posto anche se indagati (penso ai nostri indagati per disordini di piazza) non pensavo che la sola iscrizione ad un registro indagati mi escludesse dalla candidatura. Ho sbagliato e mi scuso. Io propongo due ipotesi: il mio ritiro dalla corsa nel modo che sarà legalmente possibile (lo farò cercando di non nuocere alla coalizione), oppure il pieno sostegno dei tre magistrati della coalizione al mio progetto di difesa della legalità. Non credo che una terza ipotesi (il silenzio) sia politicamente opportuna.

Io cerco da quattro anni di trasferire una metodica salvavita negli ospedali pubblici italiani. Esiste una legge (DM 5/12/2006, Turco reiterata nel 2008 da Fazio) che permette di curare con cellule staminali pazienti in pericolo di vita o di aggravamento. Ho ottenuto un parere proveritate di un famoso giurista di Piacenza (Eusebi) e il parere favorevole del prof. Rasi già direttore dell’AIFA. A Trieste ho probabilmente fatto degli errori formali, non riuscendo ad avere suggerimenti legali dai cosidetti esperti del Ministero, ma tutto sommato quando ho fatto i primi trapianti italiani di midollo in età pediatrica nel 1984 ho sicuramente fatto di peggio. Centinaia di giovani adulti oggi camminano per le nostre strade per le scorrettezze formali che ho fatto allora facendo trapianti a Trieste, Pavia, Genova ecc. Anche a Baghdad nel 2004 abbiamo rubato le chiavi della sala operatoria per fare il primo trapianto della storia irachena, ma non me ne pento.

La metodica che oggi applico su imposizione di 10 giudici  è nata a Torino e San Marino probabilmente con alcuni errori che hanno suscitato l’attenzione della Procura. Può essere imbarazzante che il prof. Vannoni della Fondazione Stamina allora, finiti i propri soldi, abbia chiesto ad alcuni pazienti facoltosi (non ai poveri) un contributo per la produzione cellulare (non per il suo tornaconto). Si parla sempre di un sottoscala in cui avrebbe preparato le cellule; credo ci si riferisca ad un laboratorio eccezionale (costo più di un milione di euro) che aveva in un seminterrato a San Marino (San Marino è in salita e i piani terra sono seminterrati in parte). Anche se nata in maniera avventurosa la metodica funziona. Io sono testimone e ora artefice di miglioramenti sostanziali in malattie gravissime. Nella SLA per esempio che ha un grande impatto mediatico, ma ce ne sono state altre altrettanto importanti come quella della piccola Celeste apparsa su tutte le reti TV. Finita male la mia attività a Trieste e conseguente pensionamento ho trasferito l’attività al secondo più grande ospedale pubblico italiano, a Brescia. Prima di cominciare sono andato al Ministero (che ci ha poi indirizzato un paziente) ed all’AIFA il cui direttore f.f. ha autorizzato l’attività conoscendo perfettamente le caratteristiche del laboratorio di Brescia. Gli ispettori dei NAS e dell’AIFA  hanno invece dichiarato inadeguato il laboratorio, sconfessando la stessa AIFA, considerando quali obbligatorie delle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità che suggerivano un tipo diverso di laboratorio, ma premettevano in prima pagina in grassetto che tali linee guida erano facoltative. Su questa considerazione è stata montata tutta la vicenda che è seguita, con un Ministro succube o complice di coloro che vogliono bloccare una terapia efficace. Il Ministro Balduzzi ha rifiutato un incontro richiesto da cento associazioni di malati che potrebbero giovarsi di una cura con staminali Da allora una decina di giudici del lavoro hanno imposto questa mia terapia per altrettanti pazienti.  Il problema è che noi siamo gratis (anzi Stamina paga le cure in ospedale) ma le spese legali ammontano a 4-5000 euro. Solo chi può pagare sopravvive.

Io sono stato indagato per questa attività assieme a due direttori generali e una ventina di medici, l’indagine che mi ha visto coinvolto si è conclusa alla fine del 2011 e non ho ricevuto notizia di rinvio a giudizio; poi l’indagine si è estesa nel 2012 all’attività di Brescia ma in questo filone d’indagine curiosamente il mio nome non compare. Con tutto il rispetto per l’attività legittima degli inquirenti, mi permetto di dubitare che l’accusa di somministrare farmaci pericolosi possa reggere dopo i successi registrati senza effetti collaterali. Posso aggiungere che negli ultimi 30 anni non c’è paziente che possa dire di avermi pagato per una prestazione. Io credo sinceramente che la coalizione di “Rivoluzione Civile”  abbia il dovere civico di sostenere questa battaglia per la legalità. Migliaia di pazienti rischiano di morire senza una cura che è risultata efficace; alcuni sono già morti e chiedono giustizia
(3)

Marino Andolina
Trieste



La campagna elettorale continua a furia di colpi bassi e, come previsto, supera il limite della decenza umana. Uno sciacallaggio contro il dottore indagato, candidato con Ingroia e la sua Rivoluzione Civile. Andolina dovrebbe essere un esempio umano prima ancora che politico. La sua colpa è quella di aver salvato delle vite, ma forse chi sta alimentando lo sciacallaggio avrebbe preferito qualche morto in più. Perchè ora la campagna elettorale si vuole giocare anche sul capo della disumanità. Se sono questi gli anticorpi della nostra società, meglio l'eutanasia. Ah già, è vietata dalla legge.

Andrea 'Perno' Salutari

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