mercoledì 27 febbraio 2013

Vince Grillo, muoiono i partigiani della costituzione

La vittoria del giaguaro
Bersani e il Partito Democratico pensavano di stravincere le elezioni. Hanno mantenuto il Porcellum, hanno fatto l'accordo nascosto con Monti, ma hanno perso lo stesso. Forse sarebbe stato meglio, per loro, fare l'accordo Bersani/Monti pubblico, cosi avrebbero vinto le elezioni. A Berlusconi è bastata una letterina per pareggiare al Senato e quasi vincere alla camera. La sinistra alternativa al PD straperde (2%), la sinistra cuscinetto del PD perde (3%). Ossia, l'opposizione di sinistra al Governo Monti si ferma ad un 5%, in perenne guerra interna e confusionaria. Ora aspettiamo la data delle prossime elezioni perché nessuno potrà governare, anche se l'Europa ci sta chiedendo un governissimo con Berlusconi, Monti, Bersani. Continua la vittoria perpetua del liberismo europeo, continua l'agonia della prospettiva socialista, la storia d'Italia continua ...
La vittoria e l'esistenza del M5S cancella la prospettiva socialista, ma ricostruisce la favoletta del "capitalismo dal volto umano" da ricercare.

La strategia degli ultimi anni del Partito Democratico è sempre la stessa, come l'esito: sconfitte o pareggi
Stare all'opposizione, convincersi dell'autosufficienza, attaccare fortemente i comunisti e chi, ultimamente, non è allineato (in questo caso Di Pietro). Scegliere un solo alleato a sinistra, che ad ogni tornata si presta alla svendita in cambio di seggi parlamentari. Fatto ciò, andare alle elezioni convinti di stravincere, parlare troppo per poi avere la sorpresa alle urne. E' successo nel 2006, è risuccesso 7 anni dopo, un deja vu.

Alcune piccole differenze: Il Pd ha scambiato Di Pietro e Vendola, Berlusconi ha perso alcuni dei suoi alleati (Fini, Casini), è arrivato Monti e l'eterogeneo movimento di Grillo ha fatto il boom. Ma il risultato non cambia. Il PD non è capace di vincere, ma ha la grandissima abilità di resuscitare Berlusconi e, ora, di alimentare Grillo. Si poteva andare ad elezioni anticipate 18 mesi fa, Bersani ha preferito Monti ed ora rieccolo in compagnia di Berlusconi.


La vittoria di Grillo e la sconfitta della politica
Grillo vuole fare politica? Fondi un partito, poi vediamo quanto prende (Fassino)


Gli italiani cosa vogliono, o forse meglio dire: dove hanno messo la crocetta.
Il M5S è diventato il primo partito d'Italia, riuscendo nell'impresa di piacere agli elettori delusi di tutti gli schieramenti, di tutti i partiti. Un fenomeno complesso che è difficilmente, per ora, analizzare, e non sarò certo io a provarci.

Il centrosinistra crolla, sia in base ai voti reali delle scorse elezioni (-8%), sia in base ai sondaggi.
Il Partito Democratico è il grande sconfitto di questa tornata elettorale, si ferma ad un 25%, 8% in meno rispetto alla loro sconfitta del 2008
SEL mantiene gli stessi voti dell'inizio della sua avventura (2009), fermandosi ad un deludente 3%, un po' poco per chi pensa di condizionare il governo.

Il centrodestra sprofonda, ma grazie a Berlusconi, rinasce, sopravvive e pareggia contro il semi morto Bersani. La sua coalizione prende il 29% (-18% rispetto a 5 anni fa)
Il PDL crolla e scivola al 21% (-16%), la Lega Nord si ferma al 4% (-4%)

Monti esordisce con un buon 8%, ne fanno le spese UDC 1,8% (-4%) e FLI che non supera neanche l'1%. Mentre Grillo diventa il primo partito ottenendo un 25%
Rivoluzione Civile si ferma ad un miserissimo 2,2%, facendo anche peggio della Sinistra Arcobaleno.



La sinistra non esiste più
Non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere! (G.Ulivi)

O forse ne rimane solo il "profumo"? E' dal 2006 che i comunisti lottano per sopravvivere e non per cambiare lo stato di cose presenti, una lotta che si sta trasformando in agonia.
La sinistra è immobile, anzi è in fase regressiva. L'elettorato di sinistra da anni era ancorato a quel 10% suddiviso nei 2 partiti di sinistra (FdS e SEL), nel partito di Di Pietro (che curiosamente, in Italia, ha preso alcune posizioni di sinistra).
Queste elezioni hanno dimostrato come l'elettorato di sinistra è in netto calo. Se in passato l'elettorato si spostava di elezione in elezione da un partito all'altro di sinistra, oggi chi votava sinistra vota o PD, o Grillo o si astiene. Il 3% di SEL, e il 2,2% di Rivoluzione Civile mostrano tragicamente la fine della sinistra d'alternativa. La sinistra non è più autonoma, e dunque è morta.

Se infatti, a destra, la Lega Nord nonostante il netto calo e il dimezzato della fiducia del popolo riesce a mantenersi sopra il 4% alla camera e sopra l'8% in molte regioni del Nord Italia, questo non succede a sinistra. La Lega Nord sopravviverebbe in autonomia, Berlusconi lo sa bene tanto che i presidenti delle tre grandi regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto) sono guidate da leghisti.
A sinistra nessuno riesce a superare lo sbarramento del 4%, tanto meno l'8% nelle regioni. Non ci riesce neanche Vendola nella sua Puglia stravinta dalla destra di Berlusconi. Per eleggere bisogna dunque svendersi e accordarsi al Partito Democratico e suoi alleati (a partire da Monti, Casini, Fini e, a volte, anche Berlusconi)
Perchè accodandosi basta un misero 0,5% per eleggere 5 deputati, come ha fatto il Centro Democratico.
Poi però, bisogna spiegare ai propri elettori cosa può fare la sinistra dentro certe coalizioni centriste, liberiste e anti popolari. La risposta è ovvia: nulla.
La sinistra di governo non è in grado di condizionare niente. C'è una parte della sinistra di "governo" che voleva farci credere di condizionare la linea guida del PD/Monti. Un truffa, e lo dimostrano i numeri. 7 senatori su 315 cosa possono condizionare?

La conflittualità della sinistra, quasi sempre manovrata dal PD, ha permesso a quest'ultimo di non temere più la sinistra. Gli elettori delusi, di sinistra, del PD non guardano più ai partiti comunisti o di sinistra, ma al voto di protesta grillino. Una conflittualità che tutt'ora prosegue imperterrita.


Oggi è morta la Costituzione
C'è una verità indicibile nelle stanze del potere, un potere non conoscibile dai cittadini che si nasconde, che si sottrae a ogni forma di controllo. La ragion di Stato rischia di diventare un ombrello difensivo sotto il quale proteggere la parte oscura del potere, il suo volto osceno, e la storia occulta dei patti inconfessabili, compreso quello tra Stato e mafia. (Ingroia)


Ingroia ha deciso: continuerà a metterci la faccia in prima persona, ma non tutti lo seguiranno. La Rivoluzione Civile inizia il suo percorso extraparlamentare in attesa delle prevedibili elezioni anticipate. Con le sconfitte sopraggiungono i dubbi. E ognuno ha i suoi, ma tutti hanno una certezza. Cambiano i simboli, cambiano i partiti, ma non cambiano gli italiani. Onestamente fatico a credere che la lista Rivoluzione civile si costruisca in movimento, ma questo lo vedremo nei prossimi mesi. Tipicamente, dopo ogni sconfitta, ognuno cerca di rifugiarsi sotto l'insegna della propria identità. La grave sconfitta arriva anche da qui. L'incapacità di credere in un progetto e portarlo avanti anche se ci si imbatte in alcune sconfitte. Gli ostacoli vanno saltati, quando si cade bisogna rialzarsi, invece a sinistra si torna a casa con la coda tra le gambe. Ho condiviso moltissimo la linea di Rivoluzione civile, il programma, molte candidature e la posizione presa: alternativa al governo PD/Monti e al governo PDL/Lega. La sconfitta è inequivocabile, ma non è solo politica, è anche culturale per questo trovo superficiale dare la colpa solo ad Ingroia, ai candidati o ai dirigenti di partito che hanno avvallato questa scelta. La responsabilità è di tutti.
Ma non è solo una sconfitta della sinistra politica, è uscita sconfitta la costituzione, ha vinto l'omertà, a partire dai segreti delle stragi, dal processo Stato Mafia, ha perso la lotta al neoliberismo.

Si torna alla prospettiva socialista
Compagni, vi dico che se vogliamo costruirci un futuro dobbiamo costruircelo con le nostre mani… Vi dico che il nemico contro cui dobbiamo lottare non sono loro , ipadroni, ma siamo noi stessi con le nostre paure che ammazzano la speranza… non si nasce schiavi o padroni. Io vi chiedo il coraggio…da soli non si cambiano le cose. Ora è il momento di decidere (Placido Rizzotto)

Durante i mondiali di calcio tutti diventano CT, dopo le elezioni elettorali tutti diventono grandi politologi. Con i se e con i ma non si fa la storia, ma si da aria alla bocca. Siete una faccia della stessa medaglia chiamata "popolo italiano". In queste occasioni si dovrebbe parlare meno e agire di più, realmente e concretamente. Lo so, è impegnativo e molti di voi vogliono solo parlare. E' utile e necessario costruire unità al fine di cercare la conquista di una voce critica. Quello che manca è un progetto per il lungo medio termine. Si è passati dall'unità dei comunisti, alla Federazione della Sinistra, un progetto nato morto che però era riuscito ad unire diversi compagni. Magicamente la FdS è stata sciolta 3 mesi prima delle elezioni, per scelte elettoralistiche. Curiosamente un mese dopo i membri della FdS si sono ritrovati uniti in Rivoluzione Civile mostrando la rottura più inutile della storia del comunismo italiano.

Faccio i complimenti a tutti coloro che lottano, a quelli che non si arrendono mai di fronte alle difficoltà, a coloro che credono nelle capacità umane per creare, seminare e coltivare valori e idee, a coloro che puntano sull’umanità, a tutti coloro che condividono la bellissima convinzione che un mondo migliore è possibile! Lotteremo insieme a voi e vinceremo! (Fidel Castro)

Direi che non c'è più tempo da perdere: costruire un unico PARTITO che abbia come prospettiva il Socialismo XXI. Ma so che è una speranza già tradita ...
Non ci resta che ritornare a lottare tra la gente, come sempre stiamo facendo in questi anni, seminare lotte e raccogliere la rabbia, in attesa di una struttura nazionale che possa ridare voce alle vittime del sistema per ridare dignità ad un popolo tradito. Perchè uniti siamo tutto divisi siam canaglia.

Oggi siamo un paese senza governo, io spero che si rivoterà entro l'anno. Anche se l'Europa e i mercati ci chiedono il governissimo Bersani/Monti/Berlusconi e se Bersani, per ridimensionare Grillo, cerca un accordo con il M5S. La storia insegna, ma non ha scolari. Il popolo italiano non si è smentito. In ogni caso nessun rimorso, da domani la resistenza per l'esistenza continua. Sperando di avervi ancora al mio fianco ... noi si va avanti sempre dalla stessa parte, dalla parte giusta.

Andrea 'Perno' Salutari

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