martedì 23 aprile 2013

Quirinarie e la truffa di Grillo

Non mi convinceranno a restare. Ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro, restare sarebbe una non-soluzione. Tutto quello che avevo da dare ho dato, non attribuitemi scelte salviche. Sono contrario a soluzioni pasticciate, all'estero la definirebbero una "soluzione all'italiana". Tornare indietro sarebbe ai limiti del ridicolo (Napolitano, 14 aprile 2013) (1)


Napolitano bis
Io sono inversamente proporzionale alla politica italiana. Più provo disgusto per una linea politica, più questa prende forza e si riconferma. Più osteggio la direzione unica del neoliberismo, della svendita della sovranità, più questa prende costanza ed aumenta la sua forza distruttrice.
Considero Giorgio Napolitano il peggior presidente della Repubblica italiana e dunque non sono stupito di assistere al Napolitano bis.
Sognare un presidente sovranista sarebbe stato troppo utopistico, la scelta Rodotà probabilmente era la migliore in campo, per  questo, ritornando alla teoria di prima, non avrebbe mai potuto vincere. Non voglio quindi, in nessun modo,  difendere la pessima scelta del Napolitano bis. Ma voglio sottolineare i numeri del "popolo ha deciso" e denunciare un modo d'agire che sa tanto di Truffa mediatica.

Le rete è piena di padroni del mondo che si chiamano google, Facebook e amazon che sono poteri anti democratici (Rodotà)

Le quirinarie web del Movimento Cinque Stelle e la "scelta" prepotente "della rete" hanno evidenziato le grosse diatribe interne al Partito Democratico, non tutto il male viene per nuocere. Ma i dati fanno riflettere.
Innanzitutto grazie a Beppe Grillo e al suo blog che finalmente, dopo l'elezione del presidente, si è degnato di pubblicare i dati sbugiardando i molti militanti cinque stelle che mi dicevano: "Prodi ha preso solo 16 voti". Oggi mi domando: qual era la loro fonte? Sorvoliamo, si sa. Non tutte le voci sono attendibili.

Diamo i numeri

Gli aventi diritto al voto erano 48292 e hanno votato in 28518 pari al 59% degli aventi diritto. Rodotà ha preso 4677 voti totali, che sono pari al 16.4% dei votanti ed al 9.7% degli aventi diritto. L'83.6% dei votanti del M5S non ha scelto Rodotà, il 90.3% degli aventi diritti al voto non ha scelto Rodotà.
Oggi sappiamo che Rodotà che è stato sbandierato come "la scelta degli Italiani" ha preso tanti voti quanti sono gli abitanti di una piccola Sant'Ambrogio di Torino.
Detto ciò, trovo positivo l' idea di pubblicare i voti espressi per ciascun candidato, evento che, fatto a tempo, è un buon esempio di trasparenza.
Ma la domanda è: 4677 voti per Rodotà possano essere onestamente tradotti nell'affermazione "la rete ha scelto" o si tratta di una Truffa mediatica svelata solo dopo l'elezione del Presidente della Repubblica?

Perché i tanti sondaggi web che nei giorni scorsi ho visualizzato hanno avuto una partecipazione molto più attiva, ad esempio penso ai 200mila voti del corriere.it che ha visto Rodotà al 8%, con Prodi al 13% e la Bonino al 30%


Vediamo i risultati delle quirinarie

I voti espressi sono stati 28.518, così ripartiti:
- Gabanelli Milena Jole: 5.796
- Strada Luigi detto Gino: 4.938
- Rodota' Stefano: 4.677
- Zagrebelsky Gustavo: 4.335
- Imposimato Ferdinando: 2.476
- Bonino Emma: 2.200
- Caselli Gian Carlo: 1.761
- Prodi Romano: 1.394
- Fo Dario: 941

Il popolo voleva davvero Rodotà? Inoltre fa strano vedere la gran quantità di voti del "padre dell'Euro" Prodi, della radicale Bonino, del nemico dei No Tav "Caselli", che sommati superano quelli di Rodotà. Ma la vera domanda è: Rodotà non è un ottimo rappresentante della "casta" di sinistra?

Rodotà, uomo della casta
Dopo essere stato iscritto al Partito Radicale di Mario Pannunzio, è eletto deputato nel 1979 come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano, diventando membro della Commissione Affari Costituzionali. Nel 1983 viene rieletto e diventa presidente del gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente. Quattro legislature parlamentari, una europarlamentare. Ex Presidente del Consiglio Nazionale del PDS fino al 1992, il partito di D'Alema, Veltroni, Bersani.
Non a caso Grillo solo tre anni fa lo additava con l'epitteto "maledetto" a cui voleva togliere la pensione perché esponente della peggior casta italiana, dipigendolo come  un campione di privilegi e con le tasche ben gonfie grazie ad una pensione pagata dai contribuenti.
Dopotutto "perché un parlamentare deve ricevere quasi 10.000 euro al mese? In base a quale diritto? Il tetto massimo va ridotto a 3.000 euro lordi al mese. In caso contrario ogni cittadino non deve più versare un centesimo all’Inps. Grillo indicava poi in 8.455 euro, tra le altre, la somma incassata mensilmente da Rodotà"

Il popolo è sempre sovrano?
I difensori della "truffa a cinque stelle" dicono: almeno il "popolo" ha scelto. Ma in realtà negano di aver truffato "la gente".
Quando Bersani ha vinto le primarie prendendo più di un milione di voti si limitò a dire: il popolo di centrosinistra ha scelto il candidato premier.
Quando i militanti di Cambiare si può l'anno scorso hanno votato via web la linea da seguire per le elezioni 2013 si sono limitati a dire: "i militanti hanno deciso".
Perché il movimento cinque stelle non si è limitata a dire: 4mila militanti di Grillo hanno scelto Rodotà?
E trovo più preoccupante il negare d'aver sbagliato più che lo sbaglio stesso. L'assenza di autocritica è sempre preoccupante, figuriamoci in una forza politica che vuole cambiare il sistema e mandare tutti a casa, anche i Rodotà di turno. A questo punto arriva la domanda: ma hanno votato sul web il candidato premier nel 2013? Il presidente dell'associazione?

I partiti del potere non sono ancora morti.

La Marcia su Roma criticata da Rodotà si è trasformata in una passeggiata senza Grillo.
Il leader del Movimento 5 Stelle è stato circondato al suo arrivo da decine di giornalisti e fotografi e per la troppa folla si è poi allontanato. Prima però è salito sul tetto di un’auto, a ridosso della piazza, per salutare tutti gli attivisti. L’ha fatto dicendo “Arrendetevi”. Poi successivamente ha detto: "potevo venire in piazza, non ho paura, ma temevo che la mia presenza potesse favorire la violenza. Io non voglio entrare in questi giri". Nelle stesse ore si è votato in Friuli e purtroppo il PD ha preso il 26%, il Pdl 20%, il M5S solo il 13%. I partiti del potere non sono ancora morti.


Il fatto che Grillo dica che sarà cancellata la democrazia rappresentativa perché si farà tutto in Rete, rischia di dare ragione a coloro che dicono che la democrazia elettronica è la forma del populismo del terzo millennio. Queste tecnologie vanno utilizzate in altri modi: l’abbiamo visto con la campagna elettorale di Obama e nelle primavere arabe. Poi si scopre che Grillo al Nord dice non diamo la cittadinanza agli immigrati, al Sud che la mafia è meglio del ceto politico, allora vediamo che il tessuto di questi movimenti è estremamente pericoloso. E rischia di congiungersi con quello che c’è in giro nell’Europa. A cominciare dal terribile populismo ungherese al quale la Ue non ha reagito adeguatamente.(Rodotà)





I voti delle quirinarie del Movimento Cinque Stelle hanno creato uno spunto di riflessione. Oggi sappiamo quantificare il loro: "il popolo ha deciso". Hanno votato alle quirinarie soltanto 28mila persone. L'ex PCI Rodotà ha preso 4.677 voti, la radicale Bonino 2.200 voti, l'ex Premier Prodi 1.394 voti. La democrazia diretta, oggi, ha i numeri contati. Il 90.3% degli aventi diritti al voto del M5S non ha scelto Rodotà.
Ho trovato agghiacciante  far credere che 28mila persone, in una nazione di 50milioni di persone, sia "il popolo ha deciso". 2000 voti in più della Bonino, o 3000 voti in più di Prodi, è questa l'eterna divisione tra la casta buona e quella cattiva? Le parole vanno pesate se si vuole tenere un minimo di credibilità. Credibilità che, nella lunga distanza, è necessaria.

Sarebbe stato onesto dire: abbiamo consultato i nostri militanti "certificati". Se la "casta" avesse osato far credere che 4000 mila votanti erano: "il popolo ha deciso" in molti avrebbero urlato: TRUFFA, INGANNO MEDIATICO, ecc. e lo avrebbero fatto a ragione. 

Andrea 'Perno' Salutari


4 commenti:

  1. Andrea sono d'accordo su quanto le "quirinarie" siano state un semplice sondaggio d'opinione tra pochi iscritti ad un blog, però non sottovaluterei la figura di Rodotà.
    Non è certo un Compagno ma non so se sei a conoscenza della Costituente dei Beni Comuni che ha presentato la settimana scorsa ( http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9291/). Io sto cercando di approfondire, perché mi sembra una proposta assolutamente da appoggiare! Potrebbe persino essere una possibilità per rifondare un partito movimentista sul modello di quella che sarebbe potuta diventare rifunda se avesse creduto davvero nel global forum.

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  2. Ti dico che l'avrei visto davvero bene come Presidente della Repubblica. E sicuramente potrebbe essere una risorsa, anche se preferirei trovare risorse più fresche. Senza offesa per Rodotà, la cui storia (anche recente) è di tutto rispetto.

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  3. un campione di 28.000 elettori è sicuramente una goccia nel complesso dei milioni di elettori italiani aventi diritto , ma la votazione democratica che si è svolta è comunque un numero molto elevato rispetto a quanto fanno gli altri partiti. in quanti pensate abbiano deciso nel PD che si doveva votare Marini o un altro? Si sono riuniti gli esponenti piu' importanti del partito (20 o 30 persone) è hanno deciso senza consultare gli elettori. Pertanto è di gran lunga piu' democratica la scelta del M5S che la scelta di pochi capoccia nei vari partiti

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  4. Io parlo di "truffa" perchè si è tentato di far credere che 4000 mila voti web a Rodotà erano "il popolo ha deciso".
    La libera e democratica scelta di un premier (vedi primarie), di un presidente della repubblica (vedi quirinarie), di una scelta programmatica (vedi cambiare si può) è una realtà esistente sia dai "vecchi partiti", sia da Grillo, sia da altri movimenti.

    E' anche vero che i dirigenti sono eletti da democratici congressi, i quali delegano. Proprio come il popolo delega agli eletti parlamentari, regionali, comunali. Proprio come si delegano gli organi dirigenziali nazionali, regionali, provinciali, comunali. A volte si elegge il Pertini o il Berlinguer della situazione, a volte ci tocca il Bersani o Lombardi della situazione. E poi si spera che gli eletti ascoltino il "proprio" popolo.

    Il tema è molto più articolato, ma l'articolo mira a dire altro, ossia: 4000 mila militanti di un movimento parlamentare non è "il popolo ha deciso". Dirlo è una truffa!

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