venerdì 30 ottobre 2015

Dalla Grecia al Portogallo: l'Unione Europea Domina

Chi, da sinistra, sperava di riformare questa Unione Europea, sta pian piano ammettendo i propri errori di valutazione. L'Unione Europea è un mostro, di destra, costruito male, con una prospettiva, gli Stati Uniti D'Europa, illusoria, che sta generando odio tra i popoli d'Europa. Il capitalismo nella sua fase più estrema, insieme all'assenza di sovranità popolare, sta gettando le basi per l'orrore del passato: la guerra.
Il Partito Comunista Portoghese, tra i pochi, espone pubblicamente l'identità del nemico, vero, delle classi popolari.
Qui sotto trovate esposto una sintesi del documento del Comitato Centrale successivo alle ultime elezioni legislative.

I Fare una rottura con il declino nazionale
Legato a una politica e opzioni soggette agli interessi del capitale monopolistico e l'integrazione capitalistica europea, il Portogallo è stato trascinato in un declino economico, accompagnato sul piano politico dall'impoverimento del regime democratico, il confronto con la Costituzione della Repubblica sia la sua caratteristica più visibile. [..] La situazione in cui il paese fu trascinato da decenni di politica di destra è di per sé conferma che l'insistenza su questa politica di sfruttamento, l'impoverimento e l'ingiustizia non può che portare ad un ulteriore peggioramento dei problemi nazionali. La soluzione ai problemi del Paese richiede una rottura con la politica di destra, la costruzione di una alternativa politica patriottica e di sinistra. Una politica basata sulla crescita economica e l'occupazione, sulla valorizzazione dei lavoratori e il loro reddito, sul ripristino al paese le sue risorse e settori strategici, sulla difesa dei servizi pubblici e delle funzioni sociali dello Stato e l'affermazione del diritto del Portogallo uno sviluppo sovrano.

II Un importante risultato elettorale
Il progresso elettorale del CDU e l'affermazione della necessità di una politica patriottica e di sinistra; la sconfitta inflitta alla / CDS coalizione PSD cui risultato principale è la perdita della maggioranza assoluta e della legittimità politica per formare governo. Un risultato  prezioso in quanto è stato costruito sotto una campagna ideologica intensa, sotto ricatto che ha alimentato la paura. Il sostegno e la fiducia ottenutasono un solido fattore di incoraggiamento per la nostra lotta quotidiana, il Partito Comunista Portoghese continuerà a realizzare una nuova politica, patriottica e di sinistra, per difendere gli interessi dei lavoratori e delle persone, per l'affermazione del Portogallo come uno nazione sovrana  indipendente.
Al contrario lo scarso risultato della coalizione PSD / CDS, a prescindere dalla condizione di essere la più votata forza politica, esprime una chiara condanna della politica seguita dal loro governo negli ultimi quattro anni.

III Lotta e la fiducia, per una politica patriottica e di sinistra
La conclusione politica da trarre dalle elezioni di domenica scorsa è che il PSD e il CDS hanno visto la sconfitta delle loro ambizioni di ottenere la maggioranza assoluta e formare un governo, il requisito essenziale per continuare ad avere una mano libera per attuare il loro programma di distruzione dei diritti, l'attacco sui redditi dei lavoratori e dei popoli, di subordinazione e sottomissione nazionali. Indipendentemente dal gioco degli interessi patrocinati dal Presidente della Repubblica, ciò che è assolutamente certo è che PSD e CDS non hanno alcuna legittimità politica per formare un governo.

IV Sviluppare la lotta di massa
Il Comitato Centrale sottolinea il ruolo fondamentale della lotta della classe operaia, i lavoratori e il popolo.
I lavoratori, il popolo portoghese ha effettuato una lotta feroce per difendere i loro interessi e diritti, resistendo l'offensiva delle grandi imprese e il potere politico al suo servizio, come parte della rottura con la politica di sfruttamento, l'impoverimento e disastro nazionale. [..]
Lo sviluppo della lotta per aumentare i salari e il salario minimo nazionale, il restauro della settimana di 35 ore e dei diritti che sono stati ridotti drasticamente, il calcestruzzo e le esigenze immediate dei lavoratori in difesa delle funzioni sociali dello Stato e contro le privatizzazioni , così come la lotta di vari settori sociali per i loro diritti strati e, sono una necessità e rappresentano la base per lo sviluppo della lotta di massa e la convergenza con l'obiettivo centrale di sconfiggere la politica di destra e l'attuazione di una patriottica e di sinistra Politica -wing.

V  Elezione del Presidente della Repubblica. Una candidatura legata ai valori di aprile
L'elezione presidenziale è di innegabile importanza nella situazione attuale del Paese. [..] Il Comitato centrale decide di presentare una candidatura presidenziale che è veramente coerente, risoluto e impegnata a rispettare gli interessi dei lavoratori e del popolo, per la giustizia sociale, per l'ethos della Rivoluzione aprile e che si ispira ad una convinzione profondamente sentito e la fiducia in un futuro migliore per il Portogallo. Una candidatura presidenziale che si rivolge a tutti i democratici e patrioti, che riflettano le preoccupazioni e le aspettative dei lavoratori portoghesi e persone, che identificheranno i problemi strutturali del Portogallo e che indichino la via verso un paese più sviluppato, più equo e sovrano.

VI - L'assalto imperialista, le lotte dei popoli e la solidarietà antimperialista
Il PCP esprime la propria preoccupazione con gli sviluppi sulla scena internazionale, dove le nuove aree di tensione sono emersi come conseguenza delle azioni imperialiste. La situazione molto grave in Medio Oriente, le iniziative destabilizzanti in America Latina e in Africa, la crescente militarizzazione in Asia e nel Pacifico, la progressione di fascisti e di estrema forze di destra in Europa e in particolare in Ucraina sono le riflessioni dell'imperialismo di sfruttamento e politica aggressiva quando confrontati con la resistenza e la lotta dei popoli e degli Stati per i loro diritti e la sovranità.
In questo contesto, il PCP ribadisce la sua posizione a favore dello scioglimento della NATO e condanna le esercitazioni militari che si svolgono in Portogallo, Spagna e Italia, che sono stati descritti alcuni dei più grande mai intrapreso. Il Comitato centrale invita tutti a partecipare alle iniziative che saranno organizzate dal movimento per la pace in tutto il Portogallo durante il mese di ottobre. Il Comitato Centrale sottolinea l'importanza dell'adozione da parte del Portogallo di una politica di pace, di amicizia e di collaborazione con tutti i popoli del mondo.



Il voto portoghese.
Il Partito socialdemocratico (centrodestra, 36,8%) è il primo partito del Portogallo, ma la sua coalizione non ha la maggioranza assoluta.
Il Partito Socialista (centrosinistra, 32,4%), stranamente, si è riufiutato di dare un sostegno politico alla destra, sventando l'ipotesi di una grande coalizione filo troika.
Il Partito Socialista, dopo lunghe trattative, ha trovato un accordo con le forze di sinistra e comuniste: il Bloco de Esquerda (Blocco di Sinistra, 10,2%) e il Partito comunista (8,3%), facendo rinunciare, per il momento, le loro richieste di possibile uscita dall'euro.
Un accordo inaspettato visto la differenza politica tra il Partito Socialista, europeista, e il Partito Comunista Portoghese.
Ma il presidente della Repubblica, Anibal Cavaco Silva, si è rifiutato di dare il mandato alla sinistra, che ha la maggioranza parlamentare.
La gravità viene alimentanta dalla sua motivazione:
“In 40 anni di democrazia, nessun governo in Portogallo è mai dipeso dall’appoggio di forze politiche antieuropeiste, […] di forze politiche che chiedono di abrogare il Trattato di Lisbona, il Fiscal Compact, il Patto di crescita e di stabilità, lo smantellamento dell’unione monetaria e di portare il Portogallo fuori dall’Euro, oltre alla fuoriuscita dalla Nato. […] Dopo aver affrontato il programma di assistenza finanziaria, con pesanti sacrifici, è mio dovere, e rientra nei miei poteri costituzionali, fare tutto ciò che è possibile per prevenire l’invio di falsi segnali alle istituzioni finanziarie, agli investitori e ai mercati”.
Le elezioni non possono fermare il progetto degli Stati Uniti D'Europa, il popolo non può impedire quello che pochi governanti hanno deciso.


Il voto portoghese ha mostrato ulteriori criticità. Il Portogallo è, tra gli stati europei, quello che, esclusa la Grecia ed insieme alla Spagna, ha più sofferto l'austerità di lacrime e sangue. Il peggio, apparentemente, sembra passato. Il Centrodestra, nonostante un consenso popolare ridotto, resta il primo partito. Il secondo partito più votato, i socialisti, sono anch'essi pro austerità, seppur con alcune correzioni di linea. La crisi, l'insofferenza causata dalla disoccupazione e dalla povertà non ha rivoluzionato la rappresentanza parlamentare. La sinistra cresce, ma timidamente. Persiste nella popolazione la paura di una rottura del sistema dominante. Per loro esiste ancora, la favole di un'europa felice, contrapposta alla disperazione delle patrie sovrane, ma abbandonate.
Nonostante le sue mostruosità legislative e la sua fallace democrazia, la sua opposizione popolare è debole perchè i governi annientano l'informazione: nessuno sa niente o nel migliore dei casi, sanno troppo poco. L'opinione pubblica è anestetizzata dal mito degli Stati Uniti D'Europa, il che gli fa tollerare ogni oscenità politica. Dai muri ungheresi, al fascismo ucraino, al terrore finanziario greco, all'incubo della democrazia portoghese. Da sogno a incubo? L'Europa che stanno costruendo fa paura. Stanno allestendo la gabbia in cui vivremo noi e le successive soluzioni. Ma da un incubo ci si può svegliare. Dipende da noi.

Andrea 'Perno' Salutari

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