martedì 27 settembre 2011

Rinnovamento 2.0, lavoro e socialismo XXI: parla Andrea Salutari

In vista del VIII congresso del Partito della Rifondazione Comunista, abbiamo intervistato Andrea Salutari, coordinatore dei Giovani Comunisti Torino 2.0

Giovani e Politica. Un connubio in apparenza controcorrente ... o no? 
E' senz'altro vero che il sistema ha lobotomizzato un intero popolo. Pochi si indignano per le ingiustizie sociali di questo mondo, ma poi le subiscono. Svendigli i diritti e da parte loro avrai un lieve malcontento, togligli la Tv, internet e la Serie A e potrebbero scatenarti una rivoluzione. Penso non siamo troppo distanti dalla realtà del problema. La manipolazione mentale ci fa credere che tutto è uguale, che il sistema non si può cambiare e devo dire che la democrazia occidentale fa di tutto per farci capire che il liberismo in crisi è l'unica via percorribile. Ma se si apre un minimo il cervello si capisce che si tratta della balla del secolo, il Socialismo fa paura al sistema, dunque meglio far credere che non esista alternativa allo stato di cose presenti. Giovani e Politica? Diversi giovani fanno politica per carriera, per opportunismo, per soldi. Ma ci siamo anche noi. Militanti che dedicano la loro vita alla lotta al sistema, soli contro tutti. Lottiamo dal basso, dalle periferie, non siamo allineati nè con l'antipolitica dell'indifferenza nè con la politica attuale fatta solo di inciuci e poltrone. Penso che il sistema attuale sia uno schifo e che con la politica, quella vera, si possa cambiare qualcosa...

Essere gc nella Torino ex operaia nel 2011 cosa comporta? 
Essere soli contro i poteri forti della città che a Torino si chiamano Partito Democratico e l'ex ministro Fassino. Il centrosinistra ha il potere nelle proprie mani grazie alla tradizione svenduta del PCI e al clientelismo. Pensare che il caso Penati, braccio destro di Bersani, sia un caso isolato sarebbe folle, non a caso nel mio comune ho un sindaco PD indagato per abuso edilizio. La battaglia che come giovanile abbiamo fatto per mesi davanti ai cancelli di Mirafiori per il Referendum ricatto di Marchionne è la semplificazione di tutto ciò. Noi soli con gli operai a dire NO, mentre il sindaco Fassino si spese positivamente per l'accordo di Mirafiori. Morale: Pd primo partito di Torino, Fassino sindaco, promesse di Marchionne non mantenute e lavoratori che continuano a perdere lavoro e speranza. La svendita dei valori e degli ideali ci ha consegnato una classe lavoratrice sempre più spaurita e persa, senza più una vera coscienza. Tutto questo mentre la CONFINDUSTRIA spadroneggia con una lotta di classe, contro i lavoratori, sanguinosa senza una reale resistenza di massa. Gli operai sognano una rivoluzione socialista o di diventare a loro volta borghesi? Decisamente la seconda, solo che difficilmente ne avranno l'opportunità. E come classe ne stiamo pagando le conseguenze.

Quali sono i problemi primari della tua generazione? 
La disoccupazione giovanile in Italia è intorno al 30%, i diritti contrattati al ribasso, la precarietà che diventa l'abitudine, la speranza di realizzare i nostri sogni e costruire un futuro svanita. I problemi primari derivano tutti dal sistema capitalista. Perchè un dato è da sottolineare. In periodi di crisi, il lavoratore precario, sotto cooperativa o con contratto a tempo determinato è l'anello più debole della catena. Gli industriali hanno potuto constatare coi fatti l'utilità dei lavoratori precari, svuotati di diritti e dignità. In tempo di crisi, il precario non ha alcun costo. Nessun rinnovo del contratto, lavoratore a casa. Il lavoro è il problema primario.

Politica, rottamatori e rinnovamento. E' un problema intrinseco anche in Rifondazione comunista? 
Si, partiamo con una grande differenza. Il rinnovamento è giusto, ma la giovinezza non equivale all'intelligenza. Meritocrazia all'interno della politica sarebbe necessaria. Io penso che nei partiti i giovani che cercano di emergere spesso lo facciano per un motivo: cercano più potere. Un ruolo istituzionale, una poltrona, un ruolo dirigenziale o molto di più. Moltissimi dirigenti del PRC che, causa crisi del partito, hanno perso lo stipendio ne sono usciti immediatamente. La politica dovrebbe essere passione e volontà di cambiare la società, non un ufficio di collocamento. Ma tornando sul tema, io invoco un rinnovamento per un concetto meritocratico. Chi ha sulle spalle il fallimento ormai ventennale dell'esperienza di questo partito dovrebbe farsi da parte. Io penso di avere buone idee, innovative, ma soprattutto ho la testardaggine di insistere. Se non riusciremo a rinnovare l'agire politico di un partito "a parole" anticapitalista come possiamo solo sperare di capovolgere questo sistema criminale?

Nei prossimi mesi si svolgerà il VIII congresso di Rifondazione Comunista, qualche anticipazione?
Non sarà un congresso rivoluzionario, ma unitario. Il congresso sancirà la proposta di un Fronte democratico con il Partito Democratico per battere Berlusconi, la costruzione dell’unita della sinistra tramite il cartello elettorale della Federazione della Sinistra e il rafforzamento di Rifondazione Comunista. La piena continuità con la linea attuale. Noi proveremo a far entrare al centro del dibattito la lotta al precariato e la sovranità nazionale, oltre ad un rinnovamento radicale dell'agire politico.

In questi ultimi mesi si sta molto parlando di elezioni anticipate e del Nuovo Ulivo. Rifondazione è favorevole ad un accordo col PD, lei?
Rifondazione è favorevole ad un accordo solo elettorale, proprio come ha fatto la sinistra anticapitalista danese. Uniti per sconfiggere questo centrodestra, ma non governeremo con il PD. L'esperienza europea dimostra che un centro sinistra, anche se alleato con partiti fortemente anticapitalisti, sono parte del problema, non una soluzione. Ricordiamo i governi Prodi? Con un partito liberale come il PD egemone nella coalizione, con i diktat provenienti dall'Europa e la dittatura bancaria della BCE, possiamo solo sperare di ottenere delle vittorie per i lavoratori? Assolutamente No. Prendiamo due esempi concreti. Il centrosinistra di governo vince e poi delude le attese, la Spagna dell'ex eroe della sinistra Zapatero o la Grecia ne sono due esempi calzanti. E' necessario ed indispensabile creare una forza politica o un polo anticapitalista che combatta le dittature delle banche. Sovranità nazionale, cancellazione del debito e del precariato, uscita dall'eurozona, nazionalizzazioni e controllo diretto dello stato nelle aziende di interesse strategico. Questi sono alcuni temi che a me interessano.

1 commento:

  1. Ma tutti i sinistri hanno il coraggio di commentare il FALLIMENTO di Zapatero, il FALLIMENTO del PASOK greco (ricordo che Papandreou è il presidente dell'internazionale socialista)? Vogliono ricordarsi che tutte le volte che è andato al governo il centrosinistra in Italia a fine mandato è tornato trionfante Berlusconi. Negate i fallimenti e li riproponete. Ecco a voi il Nuovo Ulivo, ma quello vecchio non lo rimpiangeva nessuno. Voi non siete la soluzione: SIETE L'ALTRA FACCIA DEL PROBLEMA!

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