sabato 21 gennaio 2012

Compagna Marilyn Monroe

La gente non mi vede! Vede solo i suoi pensieri più reconditi e li sublima attraverso di me, presumendo che io ne sia l'incarnazione (Marilyn Monroe)

Marilyn Monroe (Norma Jeane Baker), è stata attrice, sex simbol, cantante, modella, produttrice cinematografica statunitense e una spia. Tra i tanti libri sulla Monroe, "Compagna Marylin" è quello che esce fuori dal coro e descrive una Marylin diversa: scaltra, cospiratrice, spia e comunista.
 “Compagna Marilyn” racconta la vita della Monroe, ma si basa sulla documentazione della “Edgar Hoover Building”, la sede centrale dell’ Fbi a Washington. E' straordinariamente affascinante osservare con gli occhi del "sogno proibito" Monroe la decadenza politica americana e  legami con la malavita organizzata. Qui la vita e la morte dell’attrice più famosa del mondo è raccontata nei suoi risvolti più oscuri e meno noti. Nella sua breve, ma intensa vita, ebbe rapporti con celebri personaggi degli studios, tra i tanti spicca l'amico Frank Sinistra, grande artista legato alla malavita organizzata e alla famiglia Kennedy del Partito Democratico Americano.

Marilyn Monroe fu una bomba di pura sensualità che nascondeva la fragilità di un passato duro. Grazie alla sua bellezza e l'arte della seduzione faceva piegare a sè uomini potenti che le confidavano segreti, anche di stato. Le relazioni sessuali con alcuni boss spietati di Cosa Nostra, gli amori con i fratelli John e Robert Kennedy e le conoscenze con esponenti importanti del Partito comunista Americano. Intrecci, amicizie e relazioni di fuoco.
Soprattutto per questo l'FBI la teneva sottocontrollo, fin dal suo matrimonio con lo scrittore Arthur Miller, accusato di aver amicizie comuniste e anti-americane. FBI sapeva che aveva contatti  con elementi castristi ai quali forniva notizie che riceveva segretamente dagli Stati Uniti. L’attrice ebbe una relazione importantissima con  Vanderbilt, fu sollecitata a procurarsi informazioni di prima mano dal presidente e, poi, da suo fratello Robert, diventato nel frattempo ministro della Giustizia e anche suo amante. Alla Monroe il miliardario comunista spiegava cos’era il comunismo e i buoni motivi per aderire alla causa. L'FBI la mise sotto speciale sorveglianza già quando fu nota la sua amicizia particolare con Sinatra che sosteneva la scalata di John Kennedy alla Casa Bianca con i soldi della mafia di Chicago. Coinvolta, suo malgrado, in un infernale intreccio di affari e malaffare di politici ambiziosi, di sanguinari mafiosi e di servizi segreti deviati, ignorava di essere sottoposta a uno spionaggio assillante. Di lei l’ Fbi sapeva tutto. Contava il numero, davvero incredibile dei suoi amanti; registrava ogni incontro nelle sue case, negli alberghi, nei motel e nelle dimore ospitali di amici che volevano compiacere qualche personaggio di riguardo. Negli archivi supersegreti dell’ Fbi finivano le registrazioni delle sue notti bollenti, delle telefonate con il senatore e poi presidente John Kennedy, e poi qualsiasi notizia, voce, indiscrezione, sulla vita intima e delle sue relazioni con i potenti d’America.
L'FBI fece dunque una scoperta sensazionale: Marilyn Monroe era comunista. Forse proprio questa rivelazione le causò la morte. Le furono fatali i frequenti viaggi in Messico, un anno prima della sua morte. Marilyn era l’amante di un ricco signore americano, Frederick Vanderbilt Field, fuggito dagli Stati Uniti per evitare le opprimenti inchieste delle commissioni contro i comunisti. Dopo aver interrotto ogni rapporto con la sua famiglia, repubblicana e conservatrice, Frederick fondò il Partito comunista americano, sostenitore di una politica di apertura verso l’Unione Sovietica e la Cina, e di sostegno a Cuba. Dal Messico, dove aveva incontrato Fidel Castro e Che Guevara, passava al “nemico” notizie riservate di prima mano.
La fine di Marilyn ha spezzato il cuore a moltissimi fan, pochi sanno che probabilmente ci ha lasciato prematuramente perchè conosceva i segreti di stato americani, ad esempio il  progetto dell’attacco alla Baia dei Porci, a Cuba, e il tentato assassinio di Castro. L’attrice riferiva quelle delicatissime informazioni a Vanderbilt.  Edgar Hoover concluse che la Monroe collaborava regolarmente con il capo dei comunisti americani e che era diventata un vero e proprio pericolo pubblico per l’America. Nel giugno del 1962, John Kennedy interruppe bruscamente l’idillio con l’attrice. Il destino di Marilyn era segnato. Due mesi dopo, nella notte del 5 agosto, fu brutalmente uccisa nella sua villa di Los Angeles.

Sesso, Mafia, Politica, Spionaggio, Comunismo: in due sole parole "Compagna Marilyn"

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