lunedì 23 gennaio 2012

Non è un paese per giovani

C'è voglia di socialismo tra i giovani nel mondo. Le barbarie di un sistema capitalista, obiettivamente in crisi, sta riavvicinando il futuro del mondo, i giovani, verso la speranza di un sistema migliore: il socialismo. Una prospettiva che va ben seminata, ma che in Russia e sorprendentemente negli Stati Uniti inizia a raccogliere alcuni sorprendenti frutti. Trovo interessante prendere questi due grandi stati come spunto di riflessione, dalla guerra fredda all'unità socialista? Sto volutamente esagerando e guardando oltre il recinto che ingabbia l'attuale scenario (geo)politico.

L'unità socialista tra Russia e Stati Uniti
I giovani costituiscono la forza più attiva, più dinamica della nostra società. Sono i più appassionati allo studio, i meno aggrappati a idee conservatrici, e così è, soprattutto nell'epoca del socialismo (Mao)

Secondo il PCFR (Partito Comunista Russo) sette giovani su dieci hanno votato per i comunisti alle ultime elezioni. Sono stati infatti i giovani a portare i comunisti russi sopra al 20% nonostante i brogli elettorali. Negli Stati Uniti, patria del capitalismo, si comincia a pensare che questo sistema sia brutto, vecchio e logorato dal tempo, fino alla conclusione shock: il capitalismo deve essere abbandonato!
Il sondaggio realizzato dal Pew Research Center ha creato panico negli USA. In tanti si aspettavano una critica dell’attuale amministrazione, ma pochi avrebbero ammesso che i giovani americani guardano al socialismo. Il sondaggio riporta che il 49% dei giovani americani, tra i 18 e i 29 anni, è “fan” del socialismo, mentre soltanto il 43% si dichiara contrario.

Italia: giovani afflitti e senza speranza.
Giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta, presupponga il principio di libertà, se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi (Pertini)

Se i dati elettorali russi e i sondaggi americani mostrano un quadro giovanile in lotta e dirottato verso una società socialista, in Italia assistiamo ad un altro copione. Secondo un sondaggio di Datagiovani in Italia otto giovani su dieci non hanno fiducia nella politica ed esprimono un profondo malcontento sull’attuale situazione economica ed, in particolare, nel mercato del lavoro.
Una delle conseguenze più atroci della sfiducia per la nostra classe politica è espressa dall'abbandono del senso civico e della partecipazione attiva. La rottura tra classe politica e mondo giovanile è difficile da ricomporre, mancano esempi di onestà, di coerenza e di altruismo parafrasando Pertini.
Noi giovani affrontiamo terrorizzati il nostro presente e il nostro futuro ci è stato letteralmente scippato. Il sistema capitalista e la precarietà sono il cuore del problema generazionale. La stabilità economica ed individuale è il vero dramma di diverse generazioni che sopravvivono solo grazie all'aiuto dei genitori.

I giovani italiani, a differenza di quelli russi ed americani non sognano il socialismo, ma un impiego stabile e un posto fisso per la costruzione di un futuro che questo sistema capitalista e la legge 30 non gli permette di avere. Ma in Italia i giovani non lavorano per la costruzione di un'alternativa di sistema, la voglia di mettersi in gioco per cambiare è limitata. Dilaga una rassegnazione comprensibile che però aiuta i poteri forti a mantenere lo stato di cose presente! Tocca darci una svegliata, che la voglia di socialismo invada anche i giovani italiani! 

Andrea 'Perno' Salutari

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