Qualsiasi persona razionale accosentirebbe che la violenza non è legittima a meno che le conseguenze di tale azione siano tali da far eliminare una malvagità ancora maggiore. Poi, naturalmente, ci sarà gente che andrà oltre e dirà che generalmente ci si deve opporre alla violenza indifferentemente da tutte le conseguenze possibili. Penso che una tal persona asserisca una di queste due cose: sia dice che il ricorso alla violenza è illegittimo anche se ha come conseguenza l'eliminazione di una maggiore malvagità; o dice che in nessuna circostanza immaginabile si potrà mai eliminare una maggiore malvagità. La seconda è un presupposto autentico ed è indubbiamente falso. Si possono immaginare e trovare facilmente le circostanze in cui la violenza elimina una maggiore malvagità. Quanto alla prima, è una sorta di giudizio morale irriducibile secondo cui non si dovrebbe ricorrere alla violenza anche se eliminasse una maggiore malvagità. E questi giudizi sono disarmanti in una discussione. Posso dire soltanto che a me sembrano immorali. (Noam Chomsky)
La crisi del capitalismo Made in U.E ha lacerato la dignità umana, la religione del profitto ha sottratto al popolo anche la possibilità di sognare una vita normale, oggi la sopravvivenza è una lotta che a volte diventa impari. Abbiamo spesso parlato del disagio sociale che ha spinto molte persone al suicidio e non poche volte abbiamo pensato: "invece di suicidarvi, lottate". Oggi è successo quello che in tanti pensano, anche se in pochi lo ammetteranno.
Che è successo oggi?
Mentre al Quirinale era in corso il giuramento del nuovo governo Letta, un uomo in giacca e cravatta ha aperto il fuoco con una pistola colpendo dei militari dell'Arma che presidiavano la sede del Parlamento. L'obiettivo dichiarato era evidente: "i politici", a farne le spese sono stati due carabinieri che sono rimasti feriti, entrambi non sono in pericolo di vita. Ha poi tentato di suicidarsi, ma ormai il suo caricatore era scarico. Il Magistrato che ha interrogato Luigi Prieti ha dichiarato che "è un uomo pieno di problemi che ha perso il lavoro, aveva perso tutto, era dovuto tornare in famiglia: era disperato. In generale voleva sparare sui politici, ma visto che non li poteva raggiungere ha sparato sui carabinieri, ha confessato tutto. Non sembra una persona squilibrata".
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La reazione dei politici?
Maurizio Gasparri: "Va detto con chiarezza. Il fatto che l'attentatore di Palazzo Chigi possa essere uno squilibrato non cancella le colpe di quanti, proprio in quelle zone della Capitale, stanno alimentando un clima di odio e di violenza. Gli squilibrati sono tanti. Non tutti con la pistola per fortuna. Ma chi semina odio alimenta tempeste. Incoraggia gesti di pazzi. Sono troppi gli squilibrati che stanno causando un clima di violenza. Liquidare tutto con la follia di uno sarebbe un drammatico errore. Solidarietà alle forze dell'ordine, baluardo della legalità"
Nichi Vendola: "Un augurio di pronta guarigione ai carabinieri feriti. Guai a cedere alla violenza, sempre"
Grillo: "C'è stato un attentato ai carabinieri davanti a Palazzo Chigi. Vorrei innanzitutto manifestare la mia solidarietà ai carabinieri, alle forze dell'ordine e ai parenti del carabiniere ferito gravemente. Ci discostiamo da questa onda che spero finisca lì perchè il nostro MoVimento non è assolutamente violento. Noi raccogliamo firme ai banchetti, facciamo referendum e leggi popolari. Piena solidarietà alle forze dell'ordine e speriamo che sia un episodio isolato e rimanga tale"
Alemanno: "una persona così scellerata non merita neanche una visita"
Chi sono gli squilibrati?
Luigi Preiti ha dichiarato: “Io non odio nessuno, sono disperato. Ho voluto fare un gesto eclatante in un giorno importante: non odio nessuno in particolare ma sono disperato”. Luigi è figlio o conseguenza del disagio sociale di questo sistema governato da questa vecchia e nuova classe politica. Gli esponenti, di governo e di opposizione, del nostro parlamento hanno ovviamente espresso solidarietà ai carabinieri feriti; non una parola sull'espressione del disagio sociale che ha visto Luigi protagonista. Aspettarsi umanamente comprensione, che non vuol dire legittimare, per la disperazione dei tanti Luigi che popolano l'Italia è forse utopico, ma dimostra come la politica sia distante anni luce dai problemi della società, ancor più gravoso il ruolo dei media che subito hanno additato l'accaduto come "un gesto di uno squilibrato".
Il governo degli squilibrati
Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come è stato fatto in Germania qui non è attuabile (Letta)
E' nato il governo di Enrico Letta, le classi dominanti probabilmente hanno ottenuto quello che volevano riuscendo ad unire i padri dell'UE: il Partito Socialista Europeo e il Partito Popolare Europeo, i due grandi partiti europei che stanno portando avanti l'austerità.
Continua la luna di miele tra il PD, Monti e Berlusconi. Cosi ecco Letta Premier, Alfano vive premier e ministro degli Interni, il direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni sarà all'Economia, la guerrafondaia Emma Bonino agli Esteri. Mauro alla Difesa, Lupi a Infrastrutture e Trasporti, l'Agricoltura alla Di Girolamo, l'Ambiente a Orlando. Il ministro del Lavoro sarà il presidente dell'Istat Giovannini. Alla Salute Beatrice Lorenzin.
Un Governo pensato per presentarsi bene, nuovo, vicino alla gente. Parole chiavi contro la crisi, profilo basso, volti nuovi, donne, giovani e persino extra comunitari. Arrivo a Palazzo Chigi a piedi o con auto proprie. Insomma si sono detti: vediamo quanto sono fessi gli italiani. Hanno costruito una squadra che alcuni potrebbero digerire. In realtà sappiamo tutti che il loro compito è continuare il lavoro sporco che ci chiede l'Europa e i nomi sopra citati sono una garanzia.
Napolitano, Letta e il gruppo Bilderberg
"Il gruppo Bilderberg
riveste un ruolo chiave nelle stragi e nella strategia della tensione,
come rivela un documento nelle mani di Franco Ventura, terrorista di
Ordine nuovo". (Ferdidando Imposimato)
Il golpista Napolitano, dopo l'operazione Monti costruisce il progetto Letta. Nel '78 Napolitano, allora dirigente comunista, fu il primo ad andare negli Stati Uniti per parlare del futuro dell'Italia. Da allora ha ben rappresentato l'Italia, anzi, il peggio dell'Italia, una nazione senza sovranità.
Il nuovo Letta fu ministro nel 1998, con il primo governo D’Alema, diventa a 32 anni ministro per le Politiche Comunitarie. È il più giovane ministro della storia repubblicana battendo persino Andreotti. Nel 2000 è ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nel secondo governo D’Alema. Incarico che conserva, con il governo Amato, per il quale è anche ministro del Commercio con l’Estero fino al 2001. E' sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Prodi.
La continuità con Napolitano?
Il 31 Maggio 2012 a Washington DC, Letta ha partecipato alla riunione annuale del Gruppo Bilderberg.
Il gruppo Bilderberg è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
“Dobbiamo lavorare molto sul tema privatizzazioni. Il patrimonio pubblico è ancora enorme. Da una parte bisogna lavorare su una scatola finanziaria che valorizzi il patrimonio pubblico e grazie a questo riesca ad abbattere il debito. Bisogna, poi, cominciare a mettere nel mirino ulteriori privatizzazioni di pezzi di Eni, Enel e Finmeccanica“ (Letta) (2)
La svendita della Patria continua ...
Chi sono gli squilibrati?
"Fino a ieri mattina mio fratello era una persona lucida e intraprendente. Lui viveva a Predosa, poco lontano da me. Ha perso il lavoro e si è separato dalla moglie, è padre. Problemi psichici? No, no... Da 49 anni a questa parte no. Quando viveva qui faceva il muratore, non ha mai dato segnali evidenti di disagio. Non so a cosa sia dovuto questo gesto ma credo che dovremmo trarre lezione e andare cauti, c'è un disagio sociale fortissimo soprattutto qui da noi" (Il fratello di Luigi Preiti, "il folle" che ha sparato a Palazzo Chigi)
I problemi psichici sono quelli del sistema capitalista che ha creato questa crisi, gli squilibrati sono quei burattini politici insediati a Palazzo Chigi sempre più distanti dal mondo reale. E noi? Siamo le vittime sacrificali.
Io penso che squilibrato sia questo modo di fare informazione, sia questa politica che aggrava il disagio sociale. Condannare
le conseguenze evitando di mettere in discussione la causa è la
perfetta fotografia della follia del sistema in cui viviamo, dove noi interpretiamo le vittime sacrificali.
Andrea 'Perno' Salutari
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