La crisi della nostra Italia si accresce sempre più, non solo economicamente. Anche culturalmente.
Il potere dello Stato non viene minimamente scalfito dalla rabbia e dalla disperazione dei sottomessi che nella democratica Italia vengono chiamati cittadini.
E a soccorrere lo stato di cose presenti è, come sempre, la guerra tra poveri alimentato dall'odio per il diverso, lo straniero, il povero o il dissidente.
La Lega Nord, oggi, è la forza politica che maggiormente tenta, riuscendoci in parte, di sfruttare il malcontento popolare indirizzandolo verso l'odio per lo straniero.
Un partito che, grazie al "curioso" aiuto mediatico dell'ultimo anno ha messo alle spalle la crisi causata dallo scandalo sui riborsi.
Piccola parentesi, come mai la Lega Nord non chiederà più i danni dall’ex tesoriere Francesco Belsito, il protagonista principale dello scandalo sui rimborsi elettorali del Carroccio?
Salvini da mesi sta esibendo una propaganda eccellente, mostrando la scarsa memoria dei cittadini votanti, che infatti hanno dimenticato che la Lega Nord governa questo paese (a fasi alterne) da vent'anni. Tutt'ora governa diverse regioni del Nord sostenuto dal grande alleato di sempre: Silvio Berlusconi.
Ma se la memoria è labile, la propaganda è eccellente. E' similare a quella di Grillo che oggi viene messo un po' da parte. Anche qui, chiedetevi: perchè ciò sta accadendo?
La destra xenofoba tenta di attirare a sè il malcontento sociale, che c'è ed è forte. Ma cerca di canalizzarlo in ottica "via lo straniero", organizzando manifestazioni con unità bizzarre, come è successo il 18 ottobre scorso, quando nella stessa piazza primeggiavano due megastriscioni.
CasaPound diceva: Prima gli italiani
LegaNord diceva: I-talia di merda - Secessione
Solo io noto una certa contraddizione?
In un clima d'orrore ben alimentato, sfruttando l'odio per lo straniero tanto di voga in questi ultimi anni, il week end ha visto le nostre città rivivere momenti che rimandano ad un triste passato, un passato che non muore mai.
L'operaia mirafiori
COMUNICATO ANPI PROVINCIALE DI TORINO
Il Comitato Provinciale dell'Anpi, in riferimento alla "fiaccolata" indetta dal Comitato "Riprendiamo il quartiere" affiancato da Forza Nuova, in zona Mirafiori, contro i nomadi Rom; RISCONTRA una gravità che nega quei principi di solidarietà e di eguaglianza che sono alla base del nostro sistema costituzionale che dimostra carattere tipicamente razzista e xenofobo, che assume carattere nazionalista e neofascista e rispecchiano le negazioni dei diritti umani. l'ANPI Provinciale, CHIEDE che le autorità competenti adottino provvedimenti opportuni e necessari onde evitare che manifestazioni del genere assumano significati contrari alla Carta Costituzionale e alla Legge Mancino. IMPEGNA e INVITA i militanti e i cittadini alla vigilanza democratica contro ogni clima di odio razzista e di sostanza fascista, promuovendo azioni ed iniziative per la sensibilizzazione dei valori della Costituzione democratica e antifascista. INVITA tutti i cittadini che credono nei diritti umani e nella democrazia a dissociarsi da tale manifestazione. (Torino, 7 novembre 2014)
Finita la moda "forconi" si torna alle metodologie classiche. Fiaccolata fascista nel cuore di Mirafiori per dire "no al degrado causato dai rom". Spacciata come "comitato di quartiere", in realtà oggi tutto è stato palesato. La manifestazione è stata organizzata col completo sostegno di Forza Nuova che si è adoperata con la propria struttura. A sostegno di Forza Nuova è arrivata la truppa regionale di CasaPound che si vanta di aver portato più di cento camerati. A sostegno anche la Lega Nord con tanto di consigliere. Anche chi non c'è stato, vedendo le foto, capisce subito che il quartiere non ha aderito a questa "marcia" per il quartiere, basta fare un semplice conto aritmetico.
Il degrado sociale c'è, i cittadini dei quartieri e delle città della provincia sono abbandonati a sè stessi e chiedono, giustamente, una casa, un lavoro, giustizia sociale e tante volte non sanno dove sbattere la testa per chiedere aiuto.
Ma gli slogan razzisti non risolvono nessun problema, alimentano solo una guerra tra poveri.
Uno degli slogan più idiota che ho udito è stato: "Ognuno delinqua a casa propria".
La differenzazione tra i delinquenti "più rispettosi" e quelli più "schifosi" (gli stranieri o i rom).
Ma il problema è la criminalità o soltanto la nazionalità dei criminali?
Detto ciò aspettiamoci questo e molto altro perchè la sinistra ha perso credibilità e radicamento in questi quartieri e il vento che arriva dall'Europa ci porterà indietro, molto indietro!
Bologna la rossa
Un razzista è passato per vittima grazie ai centri sociali, son riusciti a fare un servizio a Salvini (Daniele Ara, presidente del quartiere Navile di Bologna)
Sui giornali leggo "Assalita a calci e pugni da giovani dei centri sociali l’auto con cui il segretario della Lega Matteo Salvini"
Ci sono diversi video su internet, uno di questi pubblicato sul Fatto Quotidiano.
Si vede chiaramente Salvini in auto, la contestazione di qualche "compagno", e poi l'autista (su ordine di chi?) investire i manifestanti. Solo successivamente è stato rotto il famoso vetro. Premessa la ricostruzione dei fatti è l'ennesimo regalo che i centri sociali fanno al capo del carroccio.
L’arrivo di Matteo Salvini a Bologna voleva essere una provocazione e un’istigazione al razzismo e ad un atteggiamento xenofobo verso chi è considerato diverso. [..] Che si trattasse di una provocazione è stato evidente: Salvini non è neanche mai arrivato al campo ma si è fermato a fare una conferenza stampa ed è lì che ha espresso con parole e nei fatti la prepotenza e l’arroganza verso la cittadinanza che non accetta questo degrado culturale, politico e sociale di cui Salvini è esponente. È mancata una risposta dalla politica e dalle istituzioni che dovevano vietare questa provocazione di Salvini. [..] Ci associamo all’appello dei cittadini di Bologna presenti al grido “gli unici respingimenti che vogliamo sono quelli alla xenofobia e al fascismo”. Denunciamo il grave gesto di aggressione di Salvini nei confronti dei cittadini che hanno respinto la logica del razzismo ed esprimiamo solidarietà verso le persone che sono state investite dalla macchina di Salvini e hanno riportato traumi.
Margherita Romanelli, Lorenzo Alberghini, Claudia Candeloro
Candidati al Consiglio Regionale per L’Altra Emilia Romagna.
Salvini ha parlato esplicitamente, rivolgendosi ai manifestanti, di "infami" e "bastardi".
Il vice presidente del Senato, Calderoli è andato ben oltre affermando che "Se non li fermeranno le Forze dell'Ordine, non porgeremo l'altra guancia ma varrà la legge del taglione. Occhio per occhio dente per dente".
Parole gravissime, ma che appartenono al loro bagaglio culturale.
Certo, parole, parole, parole. Sono anni che fanno parole. Ma parole pericolose che culturalmente stanno attecchendo in troppe teste vuote.
Gli stranieri rubano e italiani "brava gente"
Ha fatto molto clamore, nei giorni scorsi, la storia dell'immigrato senegalese di 36 anni che a Napoli è intervenuto per difendere una turista francese da due rapinatori, mentre la folla presente gli diceva di lasciarlo andare. Certo, l'eccezione che conferma la regola.
Ma chiunque va oltre il senso comune, fa analisi e sa leggere i numeri sa che ...
Il dossier statistico immigrazione 2014 realizzato dall'Idos per conto dell'Unar (l'Ufficio nazionale anti-discriminazioni istituito dalla presidenza del Consiglio) ci dice che nel confronto 2004-2012:
le denunce contro gli italiani sono passate da 467.345 a 642.992 (con un aumento del 37,6 per cento), mentre quelle contro gli stranieri da 224.515 a 290.902 (con un aumento del 29,6 per cento)
Il dato diventa ancora più significativo se lo si incrocia con l'andamento demografico dello stesso periodo 2004-1012. Infatti in questo arco di tempo la popolazione italiana è leggermente diminuita mentre il numero di stranieri presenti nel nostro territorio è passato da due milioni 210mila a quattro milioni 387mila. [..]
Ma non è il solo luogo comune che il dossier smentisce. A cadere è anche quello secondo cui gli stranieri toglierebbero risorse agli italiani beneficiando esageratamente del welfare. Se si prendono in esame le elaborazioni sui dati forniti dall'Inps, si scopre che gli immigrati contribuiscono in modo rilevante al pagamento delle pensioni degli italiani mentre ne beneficiano in modo del tutto marginale. Questo per la banale ragione che sono più giovani: l'età media dei lavoratori stranieri presenti in Italia è infatti 31,1 anni, mentre quella degli italiani è di 44,2 anni. Se si proietta questa situazione al 2025 si scopre che quell'anno gli stranieri pensionati saranno uno ogni 25, mentre gli italiani pensionati sono già oggi uno ogni tre. In definitiva, i versamenti dei contributi effettuati dagli stranieri (8,9 miliardi nel 2009), sono per larga parte destinati al pagamento delle nostre pensioni. [..]
Smentito anche il luogo comune (molto utilizzato da quanti si sono battuti per l'interruzione dell'operazione Mare Nostrum) secondo cui sarebbe in atto una vera e propria “invasione” di immigrati. Attualmente la presenza straniera in Italia è stimata attorno a 5 milioni 364mila persone. Rispetto all'anno precedente l'aumento è stato di 178mila unità. E sono sempre meno i nuovi arrivati che – altro luogo comune - “rubano il lavoro agli italiani”. Nel 2013 i visti per motivi di lavoro sono stati 25.683 per il lavoro subordinato e 1.810 per quello autonomo. Mentre ben 76.164 sono stati rilasciati per “ricongiungimento familiare”. In sostanza, gli stranieri che ultimamente entrano in modo regolare in Italia hanno già un nucleo familiare radicato nel nostro Paese.
Un altro dato smentisce il luogo comune della “invasione”, non solo quanto all'Italia ma all'intero continente europeo: dal 2008 al 2013 il numero dei migranti respinti dall'Europa si è quasi dimezzato (da 634.975 a 327.255). E le frontiere dove si è registrata la maggior pressione non sono state quelle marittime (dove si è registrato il 2,2 per cento dei casi), ma quelle terrestri (84,3 per cento) e gli aeroporti (13,5 per cento). (1)
Avvilito
I "compagni" esultano per l'aggressione a Salvini.
I "leghisti" lodano Salvini e gli rimproverano di aver usato "troppo" il freno. Il clima d'odio cresce, riaccende gli animi sul campo del razzismo e sulla differenziazione tra cittadini.
Nel frattempo il potere, quello vero, osserva e ride.Vedo questo fiume di ignoranza trasformarsi in odio per il diverso. Una piena di intolleranza che si abbatte sempre e solo sui più deboli, sugli indifesi. Smarrito il sentiero della solidarietà, della comunità, della fratellanza. Ma che mondo è? Uno straniero, in un mondo che non mi appartiene. Così mi sento. Anzi, che non ci appartiene, perchè l'unica cosa che mi da forza è che solo non sono. Soli non siamo. E se la piena del fiume ci spinge là, noi con ancora più convinzione resistiamo, in "direzione ostinata e contraria"
Andrea 'Perno' Salutari
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