giovedì 12 maggio 2016

Benvenuti diritti civili, addio diritti sociali

Renzi il trionfatore, che senza sinistra e con il tradimento grillino, vince nonostante le intimidazioni di una parte del mondo cattolico. Il premier riesce dove tutti, a sinistra, avevano fallito, qualcuno ricorda i Pacs, i Dico, le battaglie sterili del Governo Prodi?
Sono passati quasi 30 anni, era il 1988, dalla prima proposta di legge scritta dal parlamentare socialista Alma Agata Cappiello per il riconoscimento di convivenza.
Oggi le unioni civili, anche in Italia, sono legge.
Renzi festeggia insieme ai tanti che oggi si sentono finalmente riconosciuti. "In queste ore decisive - dice il Premier - tengo stretto nel mio cuore il pensiero e il ricordo di Alessia. E questo mi basta. Perché le leggi sono fatte per le persone, non per le ideologie. Per chi ama, non per chi proclama
Scriviamo un’altra pagina importante dell’Italia che vogliamo. Lo facciamo mettendo la fiducia perché non erano possibili ulteriori ritardi dopo anni di tentativi falliti. Lo facciamo con umiltà e coraggio. Ma lo facciamo adesso perché in Italia non è più possibile continuare a rinviare tutto
"

Anche l'Arcigay esulta parlando di passo storico
"Il riconoscimento delle coppie formate da persone dello stesso sesso - dice il presidente dell'Arcigay - è una battaglia che arriva da lontano, un testimone che è passato da una generazione all'altra, superando con tenacia le tante cadute. In questa giornata, perciò, il primo pensiero affettuoso lo rivolgo ai fondatori e alle fondatrici del nostro movimento, a chi ha gettato le basi di questo percorso in anni molto diversi da questi, più duri e più difficili. A quelli che nella lotta sono invecchiati e a quelli che purtroppo non ci sono più, ha chi iniziato e chi ha saputo raccogliere il testimone: a tutti e tutte loro va sempre, ma oggi in particolare, la nostra riconoscenza. Il secondo pensiero va ai tanti e alle tante che presto potranno condurre in porto, grazie a questa legge, il proprio progetto di vita: con loro brindiamo al grande giorno. Questa legge arriva con molto ritardo e con molti limiti, di questo siamo consapevoli. Ma abbatte un muro e segna una tappa importante: da qui dobbiamo subito ripartire per rilanciare la battaglia per la piena uguaglianza. Perciò è con questo augurio e con lo sguardo orientato al futuro e ai traguardi che verranno che noi oggi alziamo i calici e le nostre bandiere arcobaleno"

Gioia intensa per la condotteria, la senatrice Monica Cirinnà che intervistata su L'Unità non riesce a trattenere il malcontento per "l’assenza del riconoscimento della genitorialità e dei bambini delle famiglie arcobaleno", ribadendo che "l’uguaglianza vera è solo il matrimonio". La delusione più grande è rivolta verso il tradimento del Movimento Cinque Stelle. La senatrice ricorda quel 16 febbraio, "quando il tradimento, la coltellata alle spalle del Movimento 5 Stelle ha fatto sgretolare quell’accordo che durava da due anni, un vero e proprio tradimento ad un patto sancito anche la sera prima con alcuni messaggi a me e ad altri colleghi. Arrivare in Aula e sentire la dichiarazione dei Cinquestelle che annunciavano che non avrebbero più votato l’emendamento premissivo e che avrebbero fatto decadere così il nostro accordo, è stato veramente brutto. Loro pensano di aver tradito Monica Cirinnà o di aver dato una coltellata al Pd: errore. Loro hanno tradito le coppie omosessuali che chiedevano da anni diritti e soprattutto hanno tradito le famiglie arcobaleno. A quel punto, il rischio di voto segreto ci ha fatto decidere di non rischiare e siamo dovuti tornare nell’accordo di maggioranza e lì Alfano ci ha chiesto lo stralcio. Ma quello che conta, alla fine, è che ce l’abbiamo fatta. Di questo sì, sono felice."


Ma quali sono i punti principali della legge?
Viene costituita l'unione civile "di fronte all'ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni", una sorta di matrimonio di seconda categoria.
Sarà possibile la comunione dei beni.
La coppia potrà stabilire il cognome comune
La norma sulle adozioni, la stepchild adoption è stata cancellata dopo il tradimento dei Cinque Stelle.
Le coppie potranno fissare una residenza comune, e in caso di morte di un partner, l'altro avrà il diritto di subentrare nel contratto di locazione.
Il convivente avrà gli stessi diritti dei coniugi nell'assistenza in ospedale e potrà "designare l'altro quale suo rappresentante con poteri pieni o limitati in caso di malattia che comporta incapacita' di intendere e di volere, per le decisioni in materia di salute; e in caso di morte, per quanto riguarda la donazione di organi, le modalita' di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie"
Le coppie potranno sottoscrivere rapporti patrimoniali e la comunione dei beni ed "entrambe le parti sono tenute ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacita' di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni".
Non è stato inserito l'obbligo di fedeltà per le coppie gay, questo lo differenzia dal matrimonio e lo scioglimento dell'unione civile si svolgerà davanti all'ufficio di stato civile.

Il punto più delicato è la questione sulle pensioni, sull'eredità e sul tfr, dove ad essere maggiormente danneggiato è il figlio di uno dei due partner, con la nuova legge la pensione di reversibilità e il Tfr maturato spettano solo al partner dell'unione creando una disegualianza sociale. Proprio come è già successo con i diritti sociali o le tutele dell'Art. 18. Il governo mira a cancellare le diseguaglianze, ma al ribasso. Togliendo i diritti, sacrosanti. Il governo vuole farli apparire come "costosi privilegi". Togliere diritti in modo che nessuno più li abbia, come è già successo sul mondo del lavoro.
Mentre la Francia è in lotta per il loro "job acts", l'Italia festeggia senza capire che useranno i diritti civili per affossare quelli sociali.
Oggi è una bella giornata, ma non è ora di festeggiare. Bisogna lottare.

Andrea 'Perno' Salutari

2 commenti:

  1. È una bella giornata, sì, ma anch'io sono dell'opinione che non si debba festeggiare. Sia perché, come tu stesso dici, le élite "usano" i diritti civili per sopprimere quelli sociali (e lo riconosco da omosessuale), sia perché, in fin dei conti, è una legge a metà. Non è nemmeno lontanamente l'uguaglianza, per cui, pur apprezzando il passo in avanti (anche se io avrei decisamente preferito un normale dibattito parlamentare e non l'imposizione col voto di fiducia), non mi metto ad esultare di gioia. La strada è ancora lunga ed impervia, sia per i diritti civili che per quelli sociali.

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