lunedì 23 luglio 2012

Intervista ai Coda di Lupo

Intervista tratta da CasaPerno&Zora #8 (2007)


1- Avete mai pestato la coda a qualcuno? O qualcuno l’ha pestata a voi?
Direi di no ad entrambe, se é successo non ce ne siamo accorti !!...

2- Aosta è piccola e abbastanza isolata, come si vive il punk da quelle parti? Pochi buoni gruppi tutti amici tra loro, o anche nella botte piccola nascono e crescono stupide e inutili rivalità? Che importanza hanno avuto i Kina e gli attuali Frontiera?
Il punk nella nostra realtà si vive un po' come dappertutto, credo. Tanti gruppi che nascono, pochi che rimangono, molti che seguono le mode o il “trend”. Invidie e sputtanamenti ci saranno sempre, ma semplicemente non ci interessano. A chi parla tanto noi preferiamo chi agisce e così cerchiamo di fare. I Kina hanno avuto una grossa importanza per chiunque e in una realtà piccola come la nostra sono di sicuro stati un punto di riferimento, con i Frontiera poi abbiamo diversi anni di amicizia: diversi concerti assieme, anche loro erano nella compilation che ha dato vita a Urla Nel Silenzio, per un periodo ho anche suonato con loro....

3- Sappiamo che avete un amore spassionato per il poeta De Andrè, questo vi ha influenzato in qualche modo nella vostra musica o nella vostra vita personale?
Nella musica di sicuro, visto che siamo nati proprio a causa sua! Ci siamo casualmente scoperti amanti di De André e da lì all'idea di formare un gruppo il passo é stato breve, facevamo alcuni suoi pezzi in chiave elettrica/punk. Attualmente l'influenza più grande si nota forse sui testi

4- Se avessi a disposizione la lampada di Aladino con tre desideri disponibili da esaudire, cosa chiederesti al genio blu per la scena punk hc italiana?
Forse un maggiore interesse per la situazione al di là dei vantaggi personali...troppo spesso vedo gente che si sbatte solo quando può avere qualcosa in cambio e per fregarsene quando invece non é interessata direttamente. Mi piacerebbe che tornasse l'idea di “andare a vedere un concerto”, anche se non sono i tuoi super eroi americani da 20.000 persone; purtroppo la scena underground si sta affievolendo: o concerti enormi, con gruppi famosi, o cose piccole da 10 persone, ci sono sempre meno vie di mezzo

5- Davanti a un pubblico davvero misero a magari anche poco interessato, suoni in egual modo come se ad ascoltarti ci fossero centinaia di persone o lo prendi come un esercitazione tipo sala prove?
Quando suoniamo diamo sempre il 101%, che ci siano molte persone o solo 2: il fatto che anche solo 2 persone siano venute a sentire ciò che abbiamo da dire é abbastanza per non farci risparmiare (...e credo che tu abbia avuto modo di constatarlo!)

6- E rimanendo in tema di kids, come vedi la nuova generazione (i nati negli anni ’90). I cd non li comprano “perché pagare una cosa che posso avere gratis”, non fanno i siti “meglio myspace”, per le recensioni ti mandano dei file e non dei cd. Insomma di recente, mi sono sentito dire: “il cd lo registriamo alla buona, lo mettiamo sul web e non lo stampiamo, così non devo trovare chi me lo produce e chi me lo compra”. Niente più sudore e sbatti a favore di tre click da sentire al pc, dove andremo a finire, è questo il futuro?
Non so se sarà il futuro, di sicuro é una realtà con cui bisogna avere a che fare...Ci sono aspetti sia positivi che negativi: se da una parte internet ti da molte più possibilità di farti conoscere e di trovare “ganci”, dall'altra porta ad un generale impigrimento...Personalmente sono sempre affezionato al supporto fisico, quindi quando c'é qualcuno che ci contatta chiedo sempre di avere una copia del cd, evito di proposito i link ecc ecc... Troppo spesso il dire semplicemente “lo registriamo alla buona ecc ecc...” diventa una scusa per avere cd di bassa qualità: 20 anni fa poteva avere un significato, ma ora é molto più facile registrare discretamente anche con una spesa minima; é vero che più di tutto contano i contenuti, ma se vuoi dire qualcosa e non capisco cosa allora tanto vale.

7- Di recente mi sono preso dell’ottuso per non aver voluto trattare il “grunge”. La cosa nel suo essere ridicola mi ha comunque fatto pensare. Al giorno d’oggi vedete delle grosse differenze (suono escluso) nella varie scene underground (punk, hardcore, metal, rock…), ossia vedete ancora un significato nel punk o ormai è musica espressiva come altre.
Non ho mai visto il punk come una cosa a sé stante in opposizione al metal o a quant'altro; ho sempre guardato la cosa con occhi diversi: c'é chi la pensa come me in qualunque situazione al di là del modo in cui decide di esprimerla e c'é chi anche se in teoria dovrebbe essermi più affine é distante anni luce...O per dirla in altri modi: i coglioni sono dappertutto, al di là dell'abito che indossano. Il punk (o l'hc) dovrebbero portare dei messaggi di un certo tipo, ma facilmente diventano moda; in più si sta assistendo ad un certo mescolamento delle varie scene: gruppi metal che suonano in posti tipicamente Punk, band metal core che supportano gruppi punk. Secondo me questo può essere un bene, può aprire un po' di porte, anche perché in Italia siamo messi abbastanza male dal punto di vista “live”

8- In qualsiasi contesto si proclama l’unità, anche perché siamo così pochi che se ci facciamo la guerra fra noi, pure una formica ci può sbranare, ma solo io non vedo questa tanta proclamata unità (tutti contro tutti)?
Vedo l'unità soprattutto quando c'é da ricavarci qualcosa, altrimenti molto spesso é: “ognun per sé”...

9- L’indifferenza regna sovrana, ormai le persone non si parlano più, ma c’è ancora gente che si sofferma ad ascoltare?
Ahia, qui scendiamo nella filosofia.! Forse é vero che c'é sempre meno gente ad ascoltare, ma quanta gente c'é che abbia ancora qualcosa da dire? Si torna un po' al discorso di prima: una parte di attenzione é scomparsa perché c'é ben poco a cui stare attenti. Nel momento in cui tramonta una determinata moda, i gruppi che seguivano quella moda tramontano, lasciandosi poco dietro...Quando capisci la falsità del messaggio (o la sua inesistenza...) ti passa anche un po' la voglia di ascoltare.

10- Non pensate che ultimamente si è giunti a una saturazione musicale? Musiche, testi, band non credete si rassomiglino un po’ tutti? Voi dove ricercate la vostra originalità?
Dalla spontaneità. Non ci mettiamo a tavolino cercando di decidere cosa suona originale e cosa no, cerchiamo di dar sfogo alla creatività cercando comunque di non cadere nel banale; tanto poi a qualcuno finisci per assomigliare, che tu lo voglia o no, quindi é meglio viversela bene e cercare di fare ciò che si vuole...Che poi certe band si buttino sul carrozzone musicale del momento é un fatto che non ci tocca, anche perché ci sarà sempre: noi cerchiamo di fare un discorso più sul lungo periodo, piuttosto che diventare la nuova sensazione della settimana per poi scomparire.

11- Con tutti sti proclami dell’apocalisse voi come vi ponete? Vi immaginate la fine del mondo a causa dei comportamenti instabili della natura
Guardandoci intorno non é che ci voglia molta fantasia ad immaginarsi una cosa del genere!!

12- Secondo te cosa ha portato all’estrema rivalità, antipatia, conti in sospeso e infamate nascoste in via confidenziale, ma ovviamente non dette ad alta voce e il motivo mi sembra ovvio. Riesci ad immaginare una scena dove le cose vengono dette in faccia?
No, ma semplicemente perché ciò fa parte della natura umana

13- Il vostro cd è uscita per la “Urla del Silenzio Records”. Ci parlate di questa etichetta?
E' un' etichetta in puro stile DIY, creata nel 2005...Si cerca di fare un po' quello che fanno tutti (o che dovrebbero fare tutti...) nel giro dell' autoproduzione; organizzare concerti, co-produrre dischi (oltre ai Coda i Frontiera, WarNerve, Behind the screen, Broken Art...)cercare di fare conoscere un po' i gruppi della Valle d'Aosta anche fuori, cercare di creare una “scena”(...ci si torna sempre...) in cui tutti si possa avere la vita più facile. In più ogni anno organizziamo un festival che dura qualche giorno; il problema é che le risorse e i riscontri sono sempre sotto le attese...ma questo penso sia un fattore comune a tutti. Inoltre il fatto che siamo “la provincia dell'Impero” ci mette in una posizione abbastanza sfigata, é molto difficile riuscire a far girare i gruppi di qua, la situazione é molto chiusa. Viceversa capitano una valanga di gruppi che ci chiedono di suonare da queste parti.

14- Negli ultimi anni sono risorte centinai di band, che cosa è successo? All’improvviso a tutti è tornata la voglia di suonare o più concretamente qualcuno è andato alla ricerca dei cinque minuti di celebrità e nel case delle band straniere alla ricerca di soldini facili che spesso vengono offerti?
C'é un bellissimo articolo su Staypunk che parla dell' argomento...Da parte mia ritengo molte reunion superflue, quando non patetiche; continuo a dire: perché rimettersi assieme se non si ha più nulla da dire? Però devo ammettere che a volte é figo vedere gruppi che suonavano quando avevo 3-4 anni!

15- Precariato, lavoro in nero, morti bianche, stipendi da Mustafà.. ma di tutte queste cose se ne parla solo il 1° maggio? È possibile che non ci si riesca ad organizzare per protestare?
Le proteste ci sono, ma non so quanto siano efficaci, finché rimangono ristrette ad un certo giro. Finché ai più basterà “panem et circenses”(la pancia piena e il calcio alla tele) sarà dura sperare in qualcosa di migliore: conta che questa definizione é stata data più di 2000 anni fa, quindi non vedo una via d' uscita molto vicina...

16- Vi capita mai di sentirvi soli? Io spesso interiormente non sento differenza nello stare a casa da solo o nell’uscire in compagnia.
Dipende dalla compagnia...si sta pian piano andando verso un inaridimento dei rapporti umani, forse perché ci affidiamo troppo alla tecnologia. Quando passi il giorno attaccato a cellulare, internet e cazzi vari diventa sempre più difficile interagire sul piano reale. Ti capita di parlare più con gente su Myspace che con persone vere, sono più i concerti che scarichi che quelli che vai a vedere...si sta lentamente degenerando.

17- Interessante la vostra canzone sugli uomini bomba, cosa vi ha portato a scrivere questa song?
In parte l'attualità, in parte é l'indispensabile canzone anti religiosa che dovrebbe essere presente su ogni disco! Tutte le religioni portano distruzione, sia che ti convincano a farti saltare in aria in mezzo a gente che cerca di tirare a campare, sia che ti dicano di essere nel giusto quando con il tuo aereo distruggi villaggi zeppi di civili. In fin dei conti le differenze sono minime, mentre l'odio e l'ignoranza sono comuni “TOTALLY DIFFERENT/EQUALLY IGNORANT”


18- Siamo arrivati alla conclusioni di questa intervista, noi vi ringraziamo, voi volete fare altrettanto?.. magari anche con qualcun altro!
Intanto ringraziamo te perché ti sbatti un casino, poi tutti gli amici e le persone che ci seguono o vengono per caso ai nostri concerti, un grazie va anche ai gruppi con cui abbiamo condiviso un po' di strada e chi ci chiama a suonare. Se volete mettervi in contatto con noi c'é o www.urlanelsilenzio.com o direttamente nationonfire@virgilio.it . Un saluto a tutti. SO LONG

Andrea 'Perno' Salutari
Pamela Ferrari

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