venerdì 13 luglio 2012

La nuvola perduta

Ai soliti sguardi comanda sovrana nel cielo
Portatrice facinorosa di abbattenti temporali
Osserva prepotente i bersagli da colpire
Distrugge i raccolti, alluviona le nostre vite

E viva, ribelle, autonoma e capricciosa
Si esibisce e muta forma per i nostri piaceri
In lei vediamo non ciò che appare, ma ciò che desideriamo
Ai nostri occhi è uno spirito libero …

Un quadro assai perfetto ti ospita come comparsa
Ma tale rimani, estranea all’ incantevole scenario.
Del panorama che fu poco è mutato
La meraviglia eccede, ma di te non si nota manco l’assenza.

L’ impeto del vento sbuffa il suo disprezzo
Verso il cumulo di nulla che insudicia il cielo
Vapore acqueo che nel distacco altrui
Prosegue e persiste nel suo lesto cammino

La nuvola medita, vive e si spegne come noialtri
Ci scruta, ci pensa, ci brama, vive di fantasie
Non può sfiorare, non può fiatare, non può udire
Vive una realtà sprovvista della banale vicinanza umana

Vagabonda, acclude, imperversa e poi si placa
Solitaria, inascoltata, aborrita e sfuggente.
Vive da comparsa, è gradita o malvoluta
Esiste, ma ...

La nuvola perduta pensa …
Si chiedono mai chi io sia?
Il mio essere, i miei sogni, la durata della mia esistenza?
La mia vita è forse meno degna della vostra?

Nel cielo azzurro non si scorge più alcuna nube
Il suo spirito è sfumato, la sua moltitudine disgregata
A chi sovviene un solo ricordo a lei dedicata?
Nulla è più triste dell'esser dimenticata …

Andrea 'Perno' Salutari

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