lunedì 9 dicembre 2013

L'assalto del 9 dicembre tra il Duce e Lenin

L'adesione convinta del neo fascismo italiano e la ritirata di Grillo
Forza Nuova aderirà alla protesta dei lavoratori italiani che inizierà la notte dell' 8 dicembre e si protrarrà attraverso una serie di manifestazioni e di blocchi in tutta Italia. Sulla scia, infatti, di ciò che avvenne due anni fa in Sicilia e in tutto il centro-sud, agricoltori, autotrasportatori, commercianti, imprenditori e disoccupati scenderanno di nuovo in piazza, a partire dall' 8 dicembre, con le loro specifiche rivendicazioni, e con alcune richieste fondamentali che saranno il comune denominatore di questa lotta: la sovranità monetaria, l' eliminazione delle accise sulla benzina e il blocco delle provvedimenti esecutivi di Equitalia [..] Sarà una protesta che esploderà con la sua veemenza interclassista, sociale, per la difesa della ricchezza, delle libertà e della dignità del popolo italiano [..]
Se la risposta del Governo alla "Rivolta dell' Immacolata" sarà anti sociale e repressiva, per il popolo italiano si aprirà inevitabilmente la strada della protesta ad oltranza e della sciopero fiscale.
(Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova)

Invitiamo a caldeggiare fra i vostri contatti, amici e familiari l'idea che questa mobilitazione va sostenuta anche se provoca momentanei disagi, anche se mancheranno momentaneamente alcuni generi alimentari o carburanti. Dobbiamo sostenere i produttori italiani e le categorie, ridotte in ginocchio e divorate da tasse folli che servono solo a pagare gli interessi di un debito truffa, da importazioni di merci e prodotti frutto di concorrenza sleale e schiavitù, da una classe politica corrotta, incapace e pronta a svendere l'Italia al miglior offerente. (CasaPound Italia)

Alla protesta populista che come slogan ha: "l'Italia agli italiani", "i politici sono porci", "politici e sindacati, ladri legalizzati", non ha aderito il Movimento Cinque Stelle, il quale ha invitato a non partecipare al tanto acclamato assedio. Perché Grillo ha invitato i suoi sostenitori a starsene a casa?


Il fascismo occultato e il Lenin disfatto
La destra fascista per uscire dalla riserva ghetizzante è costretta a occultarsi in un generico "italiani", "cittadini qualsiasi", e cerca di riapprioparsi dei temi aggreganti e vuoti del populismo grillino. Le idee e proposte non vengono enunciate, emerge solo una protesta contro lo stato, i partiti, il sindacato e contro tutti quelli che non hanno aderito allo sciopero. Un: o con noi, o contro di noi.
Un popolo che dovrebbe essere inferocito per la svendita del nostro paese è realmente incazzato solo quando il proprio portafoglio si va smagrendo.
Ed ecco la grande protesta dei piccoli commercianti e il loro sciopero del 9 dicembre, una sorta di ponte dell'Immacolata. Ne ha beneficiato la grande distribuzione che ha fatto bottino pieno, dovendo coprire tutte le richieste della cittadinanza.
La crisi dell'Unione Europea è di fatto la crisi del capitalismo occidentale, che ha causato disoccupazione, perdita di diritti e di salario, che conseguentemente hanno portato ad una riduzione dei consumi. La crisi dei piccoli commercianti è solo una conseguenza della crisi capitalista.
A questo punto bisognerebbe avere la lucidità e il coraggio di rimettere in discussione l'UE e il capitalismo, ma è evidente che al ceto medio impoverito importa un altra cosa: la difesa della propria ricchezza. Come un po' a tutti noi figli del nuovo millennio.

Ma all'assedio hanno partecipato anche diversi compagni, dagli autonomi che si dicevano solo "osservatori", fino all'adesione convinta di Sollevazione.
Dopo il loro sostegno elettorale a Beppe Grillo che hanno definito "spallata elettorale" coerentemente hanno aderito all'assedio del 9 dicembre per essere partecipi della "spallata sociale". E per sostenere la loro linea politica citano persino Lenin

«Ogni crisi rigetta tutto ciò che è convenzionale, strappa gli involucri esterni, spazza via ciò che è sorpassato, scopre le molle e le forze più profonde. (...) Credere che la rivoluzione sociale sia immaginabile senza le insurrezioni e le esplosioni rivoluzionarie della piccola borghesia, con tutti i suoi pregiudizi, senza il movimento delle masse proletarie e semiproletarie arretrate ... non la vedrà mai. Egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera rivoluzione.
La rivoluzione russa del 1905 è stata una rivoluzione democratica borghese. Essa è consistita in una serie di lotte di tutte le classi, i gruppi e gli elementi scontenti della popolazione. V'erano tra di essi masse con i pregiudizi più strani, con i più oscuri e fantastici scopi di lotta, v'erano gruppi che prendevano denaro dai giapponesi, speculatori e avventurieri, ecc. Obiettivamente, il movimento delle masse colpiva lo zarismo e apriva la strada alla democrazia, e per questo gli operai coscienti lo hanno diretto.
La rivoluzione socialista in Europa non può essere nient'altro che l'esplosione della lotta di massa di tutti gli oppressi e di tutti gli scontenti. Una parte della piccola borghesia e degli operai arretrati vi parteciperanno inevitabilmente —senza una tale partecipazione non è possibile una lotta di massa, non è possibile nessuna rivoluzione— e porteranno nel movimento, non meno inevitabilmente, i loro pregiudizi, le loro fantasie reazionarie, le loro debolezze e i loro errori. Ma oggettivamente essi attaccheranno il capitale
». [V. I. Lenin, Luglio 1916]



Torino epicentro della contestazione.
Torino è stata, a sorpresa, la capitale della contestazione, qui sopra ho pubblicato la foto del corteo avvenuto nella mia città.
La polizia, a Torino, ha lasciato fare. Si è solo difesa con dei lacrimogeni quando la "protesta pacifica" ha iniziato a lanciare contro il palazzo della regione sassi e mattoni. Dopo una passeggiata davanti gli uffici di Equitalia e dell'Inps la sovversione dei manifestanti si è scatenata contro i pochi negozianti che non avevano abbassato le serrande. L'adesione alla protesta, per i manifestanti, non era una libera scelta. Era un obbligo.
L'Italia non si è fermata, gli autotrasportatori hanno revocato lo sciopero, le strade non sono state bloccate e tranne rare città, come Torino, nessuno si è accorto della manifestazione. A Torino centro ci si è limitato ad una barricata con dei cassonetti spaccati e brucati, qualche sasso e una violenza (spesso non solo psicologica) contro chi non scioperava.
Contro l'Europa delle banche, contro il capitalismo, per i diritti, per il lavoro, per la giustizia sociale è giusto lottare.
Contro lo stato di cose presente, per riconquistare la sovranità e attuare la costituzione italiana.
Una critica alle fondamenta del neoliberismo per costruire la patria socialista, io sono pronto a lottare. Oggi non ho visto nulla di questo.
Ho visto l'anima della destra extraparlamentare che ha ben sfruttato il malcontento del cetomedio impoverito mentre la politica parlamentare (da Vendola, a Grillo, passando da Letta, Alfano e Salvini) si appresta alla grande lotta per il potere.
Poi ci sarebbe la sinistra extraparlamentare, i comunisti. Ma sono così emarginati dalla realtà che dopo 3 giorni di congresso non sono riusciti ad eleggere un segretario. Come potrebbero organizzare un assalto al potere e risultare determinanti e credibili per l'Italia?
Oggi il flop dell'assalto ad oltranza ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che c'è tanto malcontento in Italia e che la sinistra italiana ha del tutto perso ogni minima traccia di egemonia politica. Agire ora o mai più!

4 commenti:

  1. "Sollevazione"
    dopo che mi hanno censurato più di un commento con link a siti di sinistra che descrivevano la presenza massiccia di fascisti, e pure l'interessamento mafioso, al "movimento", è evidente che Sollevazione è l'ennesimo sito rossobruno messo su per coprire con parole d'ordine e citazioni di sinistra un movimento di destra, tentativo che è anche degli organizzatori, visto che su vari forum è stata spammata da utenti notoriamente fascisti, a ulteriore sputtanamento della pretesa di essere una rivolta del Popolo Italiano, senza bandiere, una frase attribuita a Pertini.
    Comunque quello che preoccupa non è il seguito popolare di questi lumpenborghesi, che è scarsissimo, è il chiaro segno di complicità dato dagli sbirri che si sono tolti il casco. E infatti la questura ha subito cercato di pararsi il didietro dicendo che l'hanno fatto per ordini dall'alto esclusivamente perchè la situazione di tensione era venuta meno. Sì, certo, e una manifestazione con 17 sbirri feriti (lasciamo perdere i veri e propri sequestri di persona nei negozi costretti a chiudere coi clienti dentro, roba che se lo fa qualcuno di sinistra si becca 8 anni in direttissima) e 3 gazzelle danneggiate si è conclusa con ben...UN arresto. A Torino. E 4 per terrorismo. Ovviamente in Val di Susa. E' questa contiguità a un movimento che ha tra i leader uno che dichiara apertamente che vogliono una giunta militare, e nessuno lo sbatte dentro, che fa paura. Gli sbirri hanno capito benissimo che con la miseria di massa che sta per arrivare (che quella di oggi ancora è niente), ci saranno tagli massicci tra gli statali,e non vedono l'ora di organizzare un bel golpe con la piccola borghesia immiserita che sogna di poter ricominciare a far soldi protetta dai dazi, per rimanere al di sopra della fame di massa. E a differenza di milioni di disoccupati e italiani alla fame, hanno i mezzi, e la volontà per imporre le loro pretese.

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  2. Quello che risulta evidente, è che la sinistra ha assunto ufficialmente il ruolo di cane da guardia dell'ordine costituito e che i compagni si sono trasformati in fanatici reazionari. Infatti la sinistra ha perso qualsiasi ruolo attivo nella protesta sociale, non ha più nessuna voce in capitolo. Si è ritirata nei blog e nei salotti televisivi. La classe operaia l'ha persa da più di un ventennio. oggi ha perso qualsiasi radicamento nel reale. Post come questo, ne sono la riprova. Odiano Grillo, che sfugge alla loro comprensione bidimensionale dei fenomeni politici e sociali, odiano chi si ribella senza che sia guidato da un avanguardia semicolta, odiano l'Italia e gli italiani in genere perché hanno votato Berlusconi e non loro, odiano chi osa lottare per non perdere i risparmi di una vita di duro lavoro. Quale ruolo gli rimane per non venire spazzata via dalla storia? Quella di paladina del capitale internazionale e del suo strumento di dominio che è l'Unione Europea.

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  3. Ciao Anonimo, non considero assolutamente Sollevazione un sito rossobruno. Cerco di seguire i loro documenti, so che a breve parteciperanno (organizzeranno?) il convegno Oltre l'Euro che penso potrà risultare molto interessante. Non condivido la loro idea sulla "spallata politica" e "spallata sociale", ma ho ritenuto fosse una posizione interessante da diffondere, anche solo per ampliare il dibattito.
    Per il resto del tuo commento concordo. Il via libera agli scontri (nella mia città hanno lanciato bombe carta contro il comune con le forze dell'ordine che hanno fatto finta di niente) deve far riflettere.
    Pubblico in link sul dopo 9 dicembre di sollevazione, tra i commenti c'è anche la posizione di Info Aut
    http://sollevazione.blogspot.it/2013/12/oltre-il-9-dicembre.html


    Ciao Stefano, non credo (non del tutto) a quello che dici.
    L'esempio fatto prima, dall'anonimo, penso calzi a pennello.
    I cani da guardia dell'ordine costituito sono utili al sistema, non vengono criminalizzati.
    Al contrario a questo movimento tutto è stato concesso. Questo è evidente a chiunque.

    Sono d'accordo che è andata persa la classe operaia, che a mio avviso, si è persa da sè. E lo dico da operaio. In Italia, soprattutto nel sottoproletario, la sinistra non ha alcun (tranne eccezioni) seguito reale. Seguito che Berlusconi e Grillo invece hanno avuto o hanno.

    Quello che tu dici penso possa calzare, in parte, sulla sinistra che fa capo al PSE.
    Mentre chi oggi non rinnega Lenin ha tutt'altra posizione. Non a caso, il caso Ucraino, mostra come siano i Comunisti a dire no all'Unione Europea, mentre i nazionalisti di Svodoba sostengono, insieme ai neoliberisti nostrani e locali, di firmare gli accordi di UE.
    La distruzione simbolo della statua di Lenin mostra concretamente, in quel contesto, chi sia il cane da guarda del contesto costituito e paladino del capitale internazionale.
    La sovranità nazionale e la critica al "capitale internazionale" sono l'identità di chiunque lavori per una prospettiva socialista, in Italia e ovunque nel mondo.
    Ma capisco che questo possa dar fastidio

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